Festeggiati i primi 180 anni della casa editrice Giunti

Ricardo Franco Levi alla Città dei lettori: “Il libro è la prima industria culturale del Paese”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 agosto 2021 17:22
Festeggiati i primi 180 anni della casa editrice Giunti
ph C. Andolcetti

“Il libro è la prima industria culturale italiana, più della televisione; è vivo e ha futuro”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Ricardo Franco Levi intervenendo ieri sera a Villa Bardini alla giornata inaugurale della quarta edizione del Festival La città dei Lettori. “Oggi festeggiamo – ha aggiunto - i 180 anni della Giunti: una perla del mondo del libro italiano. Guardiamo con fiducia al futuro sapendo che ci sono realtà come la casa editrice fiorentina”.

I festeggiamenti per i 180 anni della casa editrice Giunti hanno segnato il via della kermesse ideata e curata dall’Associazione Wimbledon APS, con la direzione di Gabriele Ametrano, la collaborazione e il contributo di Fondazione CR Firenze e di Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, il contributo di Estate Fiorentina 2021 del Comune di Firenze e il supporto di Unicoop Firenze, di IED Firenze - Istituto Europeo di Design e Cesvot.

“In questi anni il mercato del libro è cambiato in maniera radicale – ha aggiunto Martino Montanarini, amministratore delegato di Giunti Editore - La nostra casa editrice – ha proseguito - è stata fondata nel 1841 e, dopo 180 anni, continuiamo a essere stampatori editori e librai come è stato alle origini e a prenderci cura di tutti gli aspetti del libro. Questo dimostra la grande resilienza di questa forma di trasmissione del sapere”.

Presente alla prima serata delle kermesse dedicata al libro e alla letteratura anche Sergio Giunti, presidente dell’omonima casa editrice. “Negli ultimi 180 anni – ha raccontato - sono tanti gli avvenimenti e i personaggi che hanno fatto la nostra storia. La stessa casa editrice ha vissuto le pesanti conseguenze delle leggi raziali e ha anche attraversato la tragedia dell’alluvione di Firenze, quando, in un giorno l’acqua dell'Arno portò via gran parte di quello che avevamo. Ci siamo risollevati, comunque, sempre migliorando. Negli ultimi 67 anni della mia vita ho fatto l’editore, il mestiere più bello, almeno a mio sentire. Un lavoro che ci ha dato la possibilità di esprimere e realizzare quello che desideravamo nel contesto della cultura italiana”.

Tanti gli appuntamenti del festival in programma fino al 29 agosto a Villa Bardini, “un luogo – ha sottolineato il Direttore generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori - che è una finestra sulla bellezza e sulla storia. Celebriamo un compleanno di una importantissima industria, che non vuol dire solo posti di lavoro, ma realtà dove si produce conoscenza e cultura. 

La casa editrice Giunti è un vanto per questa città, il mio augurio è che possa continuare la sua preziosa attività per altri 180 anni e oltre”.

A portare il saluto della città l’assessore al Bilancio del Comune di Firenze Federico Gianassi: “Il festival – ha detto - ha il merito di aver saputo promuovere i libri e la lettura in modo originale e innovativo. L’attenzione e la promozione del libro e della letteratura sono una fiamma che deve essere alimentata come questa manifestazione sta facendo. Anche per questo esprimiamo il nostro apprezzamento a tale iniziativa che si inserisce nel calendario dell’Estate Fiorentina.

Quest’anno, inoltre, la rassegna è anche l'occasione di festeggiare un anniversario importante, quello della Casa editrice Giunti, che rappresenta le vocazioni culturali ed economiche della nostra città”. Sulla Terrazza di Villa Bardini anche Igor Zanti, direttore IED Firenze: “Da quando sono direttore dell’Istituto – ha dichiarato - abbiamo scelto di supportare il festival, perché c’è una importante connessione fra la letteratura e i giovani, che vanno sempre più incoraggiati ad avvicinarsi al mondo del libro.

In questa edizione la manifestazione è cresciuta in modo esponenziale, siamo onorati di far parte dello sviluppo di questa rassegna”.

“Siamo felice di vedere che anche quest’anno il pubblico ha scelto il libro – ha concluso i saluti istituzionali Gabriele Ametrano, direttore del festival – Veniamo da due anni difficili e i libri hanno rappresentato una salvezza in questo periodo. Leggere è un’evasione, per questo il motto di questa edizione è ‘Leggere cambia tutto’, perché leggere ci apre a nuovi orizzonti, storie e riflessioni. Sarà un’edizione all’insegna della rinascita culturale.”

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