Fabio Turchi VS Dario Balmaceda intervista

Il match del 2 Febbraio, ma anche l’America ed uno scorcio di futuro per il “massimo fiorentino”

Massimo
Massimo Capitani
24 gennaio 2018 11:08
Fabio Turchi VS Dario Balmaceda intervista
foto: Monica Caleffi

America e dintorni: “In America il pugile è messo al centro dell’attenzione sotto tutti i punti di vista, albergo, palestra… per spostarmi avevo un autista italo americano, e poi come italiano mi hanno accolto benissimo, in palestra - la struttura di Peter Manfredo Senior - mi hanno chiesto del Calcio storico Fiorentino, pensa che un organizzatore ha mostrato le immagini di una partita ad Holyfield e lui ha commentato, you are crazy in Florence”.

Parlami di Evander Holyfied: “E’ una persona molto umile e rispettosa nonostante tutto quello che ha fatto. È stato bello conoscerlo e vederlo assistere ai miei allenamenti e al match e vedersi accendere in lui la luce quando gli ricordavo delle vecchie battaglie”.

È già fissato il tuo ritorno in America?: “Sembrerebbe nei mesi di Aprile/Maggio”

Allenamento e sparring: “Venendo dal match americano la preparazione è stata più una rifinitura a cui si sono aggiunte le sedute di guanti. Ho fatto diverse riprese con Ciriani, devo dire che è un pugile di carattere, l’ho pizzicato sotto con due montanti ed ha reagito bene. Sono stato a Cecina nella palestra di Khalid, dove ho lavorato con Schiavolin e Cappelli, esperienza interessante incontrare due pugili prestati dalle MMA, hanno traiettorie diverse di colpi ed anche nei clinch sono differenti.

A Parma, nella palestra del compianto Maestro Zennoni, ho fatto una bella seduta con il pugile Roberto Secola, ottima esplosività e tecnica. Ora mi aspetta qualche seduta in velocità”.

Parlami del tuo avversario: “Non nascondo che avrei preferito combattere con Jur per un titolo nuovo - il titolo dell’Unione Europea - ma comunque per me sono tutti incontri che affronto come fossero campionati del mondo. Di Balmaceda non ho visto molto, nel match con Groves è stato sulla difensiva affidandosi a larghi ganci sinistri, poi ho guardato poco altro. Io però sono concentrato a fare bene, chiunque sia il mio avversario, inoltre combatto a casa mia, al Mandela, un motivo in più per fare bene”.

Futuro prossimo: “Mi ha accennato qualcosa Loreni, ma credo che non mi abbia detto molto per non distrarmi e farmi rimanere concentrato sul match del 2 Febbraio. Beh, comunque è probabile che ci sia un interessamento della sigla WBC per partecipare ad un’eliminatoria mondiale”.

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