​Fabio Turchi L’America e l’Europa - intervista

Segnata la rotta per il Fiorentino che comprende i due Continenti

Massimo
Massimo Capitani
21 agosto 2017 13:15
​Fabio Turchi L’America e l’Europa - intervista

E niente, dopo qualche giorno di tregua il caldo torna a picchiare duro, in questa estate che non finisce mai. Con Fabio ci troviamo al Bar Lorenzo, in zona p.za della Cure. Un po’ di aria condizionata ed un caffè mi aiuteranno a mettere a fuoco le domande ed il pezzo che ne deriverà.

Ci sediamo al tavolino in compagnia di Paola - la ragazza di Fabio - apro il PC e si inizia:

Nervi saldi: “ho saputo dell’America prima del match di Sequals, ho firmato il contratto con Evander Holyfield il giorno del peso. Ho cercato di non pensarci troppo, di rimanere concentrato su Crenz - l’avversario di Sequals - è importante gestire questi momenti. Anche se - aggiunge - ero conscio dell’importanza di andare in America da imbattuto”.

Qualcosa sul tuo ultimo match: “sono partito piano, sapevo che lui era in possesso di buoni colpi, in particolare il jab sinistro e il montante destro. Dopo aver visto che era piuttosto passivo, ho aumentato, doppiando i colpi, prima al corpo - un suo punto debole - e poi al volto. Così ho trovato presto la soluzione prima del limite. Mi sentivo bene, avrei voluto fare più riprese… comunque è un KO”.

America e dintorni: “l’esordio dovrebbe essere i primi giorni di Ottobre, il contratto parla di 3 incontri l’anno. Probabilmente per il primo mi allenerò in Italia per poi disputarlo in America, in seguito mi piacerebbe allenarmi là. Vedo l’America come una realtà diversa, dove tutto è più grande a partire dagli avversari che affronti, una sorta di selezione naturale per arrivare ad essere campioni ed io sono pronto a giocarmi le mie carte anche là. Penso che combatterò a New York, ho visto che Holyfield organizza a Manhattan o a Brooklyn”.

Il prossimo match in Europa: “sono sfidante ufficiale alla cintura dell’Unione Europea, il campione, Juho Haapoja, disputerà la difesa volontaria il 21 Ottobre. Affronterò il vincente della sfida, probabilmente nel mese di Dicembre. Mi piacerebbe che il match fosse disputato a Firenze al Mandela Forum, in compagnia di Obbadi, Angelo Ardito, Fiordigiglio e Lepei che ora è della scuderia di Loreni”. Sarebbe bello tornare a combattere davanti a fiorentini ed il Mandela sarebbe un impianto perfetto per una serata così.

I pesi Crusier nel mondo:

A settembre si affrontano Usik e Huck mi fai un pronostico.

- Dico Usik, anche se non sarà facile, Huck è malizioso e combatte in casa.

Una battuta per finire:

- Dirai a Holyfield che sei un tifoso di Tyson?

- Ride.

- So che hanno anche fatto pace.

- Lo so, fammi andare là e poi vediamo.

Esco dal locale ed il caldo mi arriva diretto in faccia, ma forse ora lo sento meno, magari mi sto abituando/adattando, con il pensiero che Ottobre ormai è dietro l’angolo.

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