​Ex Province: funzioni e servizi, mancano sempre i soldi

 Biagiotti: "Più risorse ai Comuni per personale, funzioni e Unioni"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 febbraio 2015 15:54
​Ex Province: funzioni e servizi, mancano sempre i soldi

Cambia tutto. Razionalizzazione, riorganizzazione, equa distribuzione delle competenze ed ottimizzazione dei servizi: eliminati sprechi e semplificate le procedure, resta solo un problema. Uno, non trascurabile. Mancano ancora e sempre i soldi. “Innanzi tutto voglio sottolineare che insieme alla Regione abbiamo svolto un intenso lavoro per arrivare al mantenimento dei posti di lavoro per tutto il personale delle Province: e questo è un risultato fondamentale, condiviso con tutti i sindacati.

Certo in questo momento di transizione ci sono molte criticità, ma la strada è tracciata e quella dobbiamo perseguire tutti” queste la parole della presidente di Anci Toscana Sara Biagiotti sulla proposta di legge regionale per il riordino delle funzioni provinciali, al centro del Consiglio regionale dell’Associazione dei Comuni toscani che si è tenuto oggi all’Auditorium Monti de La Nazione. Con Sara Biagiotti il vicepresidente Sergio Chienni e l’assessore regionale Vittorio Bugli, intervenuti davanti a una platea di sindaci ed amministratori.

L’assemblea dell’Anci ha condiviso il documento finale, incentrato su alcuni punti fondamentali, che in particolare riguardano: la garanzia che sia le per funzioni conferite agli enti locali dalle Province (turismo, sport, terzo settore, forestazione) sia per il personale (120 lavoratori) sia prevista la necessaria copertura finanziaria; che siano previsti la semplificazione delle procedure e l’incremento delle risorse per le Unioni di Comuni e le gestioni associate dei piccoli Comuni; che siano rafforzate le funzioni da mantenere alla Città metropolitana.

“In questo momento di emergenza – ha detto ancora Sara Biagiotti – abbiamo chiesto al governo di garantire le risorse necessarie per garantire l’applicazione della legge Del Rio. Noi come Comuni abbiamo sempre fatto la nostra parte per la riduzione della spesa e per la razionalizzazione; ora credo sia necessario che i sacrifici siano ripartiti e che si riorganizzi anche la macchina dello Stato centrale, così da arrivare ad ulteriori e importanti risparmi da poter redistribuire”.

L'assemblea ha anche ribadito la posizione Anci riguardo la riforma dell’ordinamento regionale sanitario, confermando la necessità di inserire nella nuova legge strumenti di governo congiunto, per recuperare la funzione dei territori e garantire ai sindaci un ruolo nella governance del sistema.Tornare indietr? Ripensarci? Nonostante l'emergenza e le molte criticità dunque "la strada è tracciata e quella dobbiamo perseguire tutti".

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