Ex Lupi di Toscana, concorso internazionale per riqualificare la Gonzaga

Il bando sarà pubblicato il 10 ottobre. Contributo di 260mila euro dell’Agenzia del Demanio, oggi la firma della convenzione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 settembre 2016 16:20
Ex Lupi di Toscana, concorso internazionale per riqualificare la Gonzaga

Entra nel vivo il percorso di riqualificazione e valorizzazione della ex caserma Gonzaga Lupi di Toscana dopo il trasferimento dal Ministero della Difesa al Comune. Il sindaco Dario Nardella ha siglato oggi la convenzione con l’Agenzia del Demanio, rappresentata dal direttore generale Roberto Reggi, per selezionare il progetto che darà una nuova ‘missione’ al grande complesso immobiliare al confine tra Firenze e Scandicci.

“Sarà un vero e proprio caso di progettazione urbana – ha detto il sindaco Nardella – Il primo caso a livello nazionale di convenzione tra Comune e Agenzia del Demanio per selezionare il progetto di riqualificazione e valorizzazione di un complesso come la caserma Gonzaga. Elemento centrale della collaborazione è il contributo economico significativo che l’Agenzia del Demanio riconosce al Comune per la selezione del progetto, fino a 260mila euro. Un progetto – ha proseguito il sindaco - che conterrà anche il piano economico e finanziario e interesserà tutta l’area circostante.

Sulla base del progetto costruiremo la nuova missione di questo grande complesso immobiliare. Un percorso partito due anni fa, rispetto al quale abbiamo rispettato tutte le tappe temporali arrivando oggi alla svolta tanto attesa dai cittadini perché significa la riqualificazione di un’intera area e la ricucitura definitiva tra Firenze e Scandicci”.“Con questo concorso entriamo operativamente nella progettazione urbana della caserma e di un contesto molto più ampio – ha detto l’assessore all’Urbanistica Lorenzo Perra - Un bando coordinato con il nuovo codice degli appalti in una procedura solida che prevede nella prima fase la raccolta entro i primi di dicembre di idee progettuali anonime, per poi arrivare alla nomina di una commissione formata da Agenzia del Demanio, ordini professionali di architetti e ingegneri e facoltà di Architettura dell’Università di Firenze.

Si arriverà così a individuare otto soggetti in short list, ai quali saranno fornite ulteriori indicazioni con tutti gli elementi necessari per la progettazione urbana per poi selezionare il vincitore. Il premio per il vincitore e i rimborsi spese per gli altri sette soggetti saranno finanziati attraverso il contributo fondamentale dell’Agenzia del Demanio”.“Abbiamo bisogno di idee forti e innovative che siano capaci di valorizzare immobili di grande pregio come l'ex caserma Gonzaga di Firenze – ha detto Reggi – perché attraverso progetti concreti di recupero e riuso del patrimonio immobiliare pubblico si può generare crescita economica e sociale per l'intero Paese".L'ex caserma Lupi di Toscana ha una superficie di 33mila metri quadrati, ai quali potranno aggiungersi con la perequazione ulteriori 20mila.

L'idea progettuale potrà prevedere la demolizione con ricostruzione dei manufatti esistenti ad eccezione della palazzina Comando notificata come bene culturale e quindi soggetta a restauro. Il masterplan dovrà prevedere, sulla base di quanto contenuto nel regolamento urbanistico, una percentuale di superficie a destinazione residenziale pari almeno al 60% (con una quota prevalente di housing sociale), mentre il restante 40% dovrà riguardare altre destinazioni d’uso, garantendo un adeguato mix funzionale.L’insediamento proposto sull’area di proprietà pubblica dovrà essere funzionalmente autonomo e dotato dei necessari standard, oltre che dei collegamenti con il contesto.

Per realizzare tali collegamenti potrà essere attivata la procedura espropriativa.La procedura di selezione prevede due fasi: una preselezione anonima aperta a tutti attraverso la quale saranno individuati otto progetti che passeranno alla fase successiva; una fase di selezione che richiede un’elaborazione di maggior dettaglio della proposta progettuale (masterplan) corredata della valutazione ambientale e della fattibilità economica e finanziaria. La commissione della fase di preselezione sarà composta da rappresentanti del Comune di Firenze, dell'Agenzia del Demanio, degli ordini professionali e dell’Università di Firenze -Scuola di Architettura.

La giuria della fase di selezione sarà composta da esperti internazionali nei temi di progettazione urbana, architettura del paesaggio e progettazione ambientale ecosostenibile. Al vincitore sarà assegnato un premio di 50mila euro e agli altri sette selezionati un premio di 20mila euro per un totale di 190mila euro. Tutte le informazioni sul concorso saranno disponibili sul sito www.concorsolupiditoscana.comune.fi.it a partire dal 10 ottobre, data di pubblicazione del bando che rimarrà aperto per 60 giorni.Nell'estate 2015 per la Caserma Gonzaga - Lupi di Toscana dopo la maratona dell’ascolto di febbraio il Comune ha lanciato un avviso pubblico per verificare la fattibilità e la sostenibilità economica di un progetto di riqualificazione basato essenzialmente sull’housing sociale e ha fatto richiesta alla Regione di fondi per un’ulteriore fase di coinvolgimento dei cittadini dell’area.

Palazzo Vecchio faceva sapere che "Dopo la ‘maratona dell’ascolto’ il Comune ha lanciato un avviso pubblico per chiedere idee e proposte per capire la fattibilità del progetto di trasformazione ipotizzato, ovvero un progetto che si basa sul 50% della superficie destinato ad housing sociale. All’avviso hanno risposto due privati, Pessina Costruzioni spa e Investire immobiliare sgr spa, con due progetti che mettono insieme una parte adibita a edilizia residenziale riservata alle fasce deboli della società e un’altra a servizi e commerciale, senza dimenticare verde, piste ciclabili, viabilità.

Entrambi gli studi confermano la fattibilità del progetto comunale".Poi un nuovo step partecipativo. Il Comune fa richiesta di finanziamento alla Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione per ottobre - marzo 2016 in cui vengono coinvolti i cittadini dell’area del Quartiere 4 e della zona di San Giusto e Le Bagnese di Scandicci con materiali informativi, laboratori itineranti, focus group, incontri pubblici.

 Il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni a proposito del progetto partecipativo di cui il Quartiere 4 del Comune di Firenze è referente operativo, che sarebbe partito a ottobre 2015 in collaborazione con gli Assessorati all’Urbanistica e al Patrimonio del Comune di Firenze e con il Comune di Scandicci e grazie al sostegno della Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana dichiarava “Sara un percorso intenso, 6 mesi di incontri pubblici, focus groups, video interviste, passeggiate dentro l’area della Caserma.

Coinvolgeremo i cittadini del quartiere, i cittadini di Scandicci e tutti quelli della città metropolitana interessati, per disegnare insieme a loro il futuro, quello che potrà essere un nuovo pezzo ecologico di città, una seconda “Città giardino” dopo l’Isolotto”. Per questo lo abbiamo chiamato “Non Case ma Città 2.0” richiamando il discorso di Giorgio La Pira quando inauguro il villaggio Ina-Casa dell’Isolotto nel 1954. Era nel nostro programma di mandato e in quello del Sindaco Nardella e, come sempre, cerchiamo di mantenere le promesse”.

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