EU Parliamentary Elections 2014: European (Dis)Integration?

Alla NYU di Firenze dibattito, domani 29 aprile. Oggi presentato il libro delleurodeputato uscente Leonardo Domenici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 aprile 2014 21:40
EU Parliamentary Elections 2014: European (Dis)Integration?

Firenze, 28 aprile 2014 – Avrà luogo martedi' 29 aprile alle ore 11:00 a Villa La Pietra (via Bolognese 120, Firenze) la conferenza "EU Parliamentary Elections 2014: European (Dis)Integration?" che La Pietra Dialogues NYU Florence organizza in vista delle prossime elezioni europee.

Accademici e studenti discuteranno delle attuali dinamiche politiche europee, dei risultati attesi e del loro impatto sul futuro dell'Unione Europea. Per maggiori informazioni potete consultare il nostro sito web www.lapietradialogues.org. Per partecipare e’ necessario prenotarsi telefonando al numero 055 5007 202 oppure inviando una mail a lapietra.dialogues@nyu.edu.

Leonardo Domenici, europarlamentare nella VII Legislatura e candidato alle elezioni europee del 25 maggio per la lista del Partito Democratico – PSE nella Circoscrizione Italia Centrale, stamani ha presentato - alla presenza di Dario Parrini, segretario PD Toscana, di Fabio Incatasciato, segretario PD Metropolitano, e di Federico Gianassi, segretario PD Firenze - “La nostra Europa… non è la loro”, il libro con cui ha ripercorso l’attività svolta negli ultimi cinque anni tra Bruxelles e Strasburgo. I documenti raccolti in questo volume, infatti, vogliono essere testimonianza concreta del lavoro svolto durante la settima legislatura (2009-2014) dal Parlamento Europeo e, in particolare, dal Gruppo dei Socialisti & Democraticisui gravi problemi provati dalla crisi economico-finanziaria scatenatasi negli USA nel 2008. “Come parlamentare europeo e membro del Gruppo S&D, ho lavorato in questi cinque anni sulla riforma del sistema bancario e finanziario, nella Commissione Affari economico-monetari”, ha dichiarato Domenici all’interno dei locali della "Fondazione R.

Kennedy" di Firenze, sede della presentazione. “Mi sono battuto per la tassa sulle transazioni finanziarie allo scopo di contrastare le attività speculative. Sono stato relatore per il regolamento delle agenzie di rating, per la lotta ai paradisi fiscali, per le norme che offrono più trasparenza e vigilanza sui prodotti finanziari (i derivati). L'obiettivo è riportare il mondo della finanza al servizio dell'economia reale, delle persone e delle imprese e impedire che assomigli sempre di più a un gigantesco gioco d'azzardo, che premia pochi e rovina molti”. Cambiare è possibile”, conclude Leonardo Domenici.

Dobbiamo affrontare una campagna elettorale non facile, dobbiamo dare un messaggio di cambiamento per questa Europa. In particolare, per quanto mi riguarda, mi impegnerò partendo dal lavoro fatto finora: dal nuovo regolamento per le agenzie di rating alla riforma del sistema bancario, dalla buona governance in materia fiscale alla tassa sulle transazioni finanziarie”. Sulla stessa linea il segretario regionale del PD, Dario Parrini: "Noi, come Partito Democratico, dobbiamo condannare un'Europa che è stata a forte trazione conservatrice; basti pensare che lo scorso anno il rapporto di forza tra partiti conservatori e progressisti al Governo era di 19 a 9.

I nostri tre candidati intanto stanno facendo un grande lavoro sul territorio: posso dire che in queste elezioni votare toscano significa dare un voto che va a una terna di personalità di spessore." Fabio Incatasciato, segretario metropolitano del PD, ha aggiunto: "Da molti anni Firenze ha un proprio rappresentante al Parlamento Europeo, è importante che queste tre candidature possano essere confermate dagli elettori.

Domenici, oltre a essere stato il nostro candidato uscente che ha vissuto realmente gli effetti della crisi con la sua attività, rappresenta la storia di questa città in Europa". Federico Gianassi, segretario PD Firenze, ha confermato "l'impegno a portare i tre rappresentanti toscani in Europa. Vogliamo dire la nostra a livello internazionale, l'Europa che abbiamo visto in questi anni non ci è piaciuta".

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