Estorsione in Bar di Firenze, minacce e aggressioni

Sono state eseguite diverse perquisizioni presso alcuni esercizi commerciali riconducibili agli indagati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 2015 14:28
Estorsione in Bar di Firenze, minacce e aggressioni

Donne imprenditrici, titolari di bar/tabacchi a Firenze, vittime di estorsione e truffe. La Polizia di Stato su disposizione della Procura della Repubblica di Firenze esegue 3 ordinanze di custodia cautelare.

Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 3 uomini ritenuti responsabili di estorsione, truffa e lesioni personali nei confronti di imprenditrici fiorentine.

Agli arresti domiciliari, su disposizione del GIP, dr. David Monti, che ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero, dott.ssa Christine von Borries, sono finiti, padre e figlio di 60 e 32 anni, originari della provincia di Salerno, e un 44enne barese, pregiudicato, che operava sotto falsa identità.

La vicenda ha avuto inizio nel dicembre 2013 quando gli indagati si sono accordati con la titolare di un bar/tabacchi in zona Isolotto per costituire una società impegnandosi a rilevare, successivamente, le quote di maggioranza.

Al momento della stipula dell’atto la donna è stata, tuttavia, convinta a sottoscrivere un contratto d’affitto a favore di una prestanome già titolare di un’altra attività rimasta anche lei successivamente truffata.

I problemi per le titolari del bar, madre e figlia, sono cominciati immediatamente.

Infatti, gli indagati non solo non pagavano il canone mensile ma, quotidianamente, prelevavano gli incassi con ripetute minacce e aggressioni nei confronti delle titolari e di un giovane dipendente del bar.

All’interno dell’esercizio, al fine di controllare l’attività delle vittime, era stata imposta la costante presenza di un “guardaspalle” dei due salernitani.

La gravità della situazione costringeva le donne a chiedere la risoluzione del contratto d’affitto, per la quale gli estorsori richiedevano alle malcapitate la somma di 120.000 euro anche per evitare il fallimento.

La Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile, guidata dal dott. Alfonso di Martino, ha puntualmente ricostruito le diverse fasi della complessa vicenda consentendo alla Procura della Repubblica di Firenze di richiedere ed ottenere l’emissione delle misure cautelari. Contestualmente, sempre nel capoluogo fiorentino sono state eseguite diverse perquisizioni presso alcuni esercizi commerciali riconducibili agli indagati. Confesercenti Firenze "Ringrazia la squadra mobile fiorentina per essere intervenuta prontamente, nella giornata di stamani, e aver fatto eseguire tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti che estorcevano denaro a Bar e Tabaccherie del centro cittadino (Bar Marcello in Viale Europa, Bar Cattedrale in Via dell’Oriulo, Bar Centrale in Largo Alinari)". Per Claudio Bianchi, Vice Presidente Confesercenti, “Simili episodi dimostrano come ormai le nostre attività siano sempre più oggetto di “pericolose attenzioni” da parte di gruppi criminali più o meno organizzati e che il tema “sicurezza” sia tutt’altro che secondario nell’agenda politico-amministrativa della città.” “Invitiamo le nostre imprese, qualora dovessero nuovamente ripetersi episodi di questo tipo (o anche di minore gravità) a rivolgersi con fiducia alle forze dell’ordine che, come dimostrato anche in questo caso, sanno muoversi con capacità e determinazione.” “La nostra associazione di categoria”, conclude Bianchi, “rimane comunque a disposizione delle imprese per raccogliere, sul tema sicurezza e legalità, suggerimenti e segnalazioni che possono risultare utili a garantire la sicurezza di chi, quotidianamente, opera nella attività commerciali, turistiche e ricettive della città.

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