Esaote: lunedì presidio e incontro in Regione

Nove licenziati alla Selex di Firenze. Infogroup, integrativo approvato con oltre il 90% dei consensi. Problemi di liquidità per le imprese che lavorano con le pubbliche amministrazioni. A Livorno un convegno sulle misure contenute nella nuova Legge di Stabilità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 febbraio 2015 17:38
Esaote: lunedì presidio e incontro in Regione

Prosegue la mobilitazione per tentare di salvare lo stabilimentofiorentino della Esaote.Lunedì 9 le organizzazioni sindacali incontreranno alle 12l’Assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini “perchiedere che anche la Regione Toscana, insieme al Comune che si ègià impegnato in questo senso, –spiega Flavia Capilli dellaFim-Cisl di Firenze e Prato- faccia pressione per riportare lavertenza al tavolo ministeriale e non su due tavoli separati, perFirenze e Genova, come la Regione Liguria sta tentando di fare.”Durante l’incontro –a cui prenderà parte anche il Segretariogenerale della Cisl territoriale, Roberto Pistonina- i lavoratoriattueranno anche un presidio davanti agli uffici dell’Assessorato,in via Pico della Mirandola.“Vogliamo richiamare l'attenzione di tutte le Istituzioni toscanesulla vertenza Esaote –aggiunge Capilli-.

Vogliamo che si riapra untavolo Ministeriale in cui tornare a discutere del futurodell'azienda e dei suoi lavoratori, ricordando che il centro ricercae sviluppo, che rischia di essere svuotato dall’emorragiaprofessionale innescata dalle scelte aziendali, rimane il cuorepulsante dell'attività biomedicale. La Toscana e Firenze non possonoperdere simili professionalità e un'attività come quella dellaEsaote che ha sempre sostenuto.”Nei giorni scorsi i dipendenti di Infogroup S.c.p.A., l'azienda fiorentina operante nello studio e nella progettazione di software, come nell'erogazione di servizi di information technology rivolti in particolare al Gruppo Intesa Sanpaolo, hanno approvato a grande maggioranza l'Ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale.Licenziati in tronco, dalla mattina alla sera.

Senza un preavviso e da un'azienda che lavora in appalto per Finmeccanica. A subire la situazione sono nove lavoratori di Ma.Ca., che lavoravano in appalto nel settore delle pulizie nello stabilimento di via Barsanti a Firenze, chiuso dopo il trasferimento di tutte le attività della Selex a Campi Bisenzio: "E' molto grave che un grande gruppo industriale a maggioranza pubblica tagli così selvaggiamente l'appalto ad una cooperativa e di conseguenza provochi il licenziamento di queste persone - attaccano il capogruppo di Fratelli d'Italia e candidato a governatore Giovanni Donzelli, insieme ai consiglieri Marina Staccioli e Paolo Marcheschi, che hanno denunciato oggi la vicenda in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato gli stessi lavoratori licenziati - mentre Renzi parla di aumento delle tutele con il Jobs act questo è quello che accade sulla pelle dei lavoratori.

Il presidente del Consiglio è capace soltanto di presentarsi a festeggiamenti come quello che si è svolto proprio qualche mese fa allo stabilimento Selex con un evidente spreco di soldi in cerimoniali, banchetti e regali: con quello che si è speso durante quella occasione si sarebbe potuto pagare lo stipendio per alcuni mesi alle persone licenziate. Non ci possono essere lavoratori di 'Serie B': solo l'amministratore delegato del gruppo, Mauro Moretti, percepisce uno stipendio da 850 mila euro di soldi pubblici", sottolineano gli esponenti di Fratelli d'Italia.

Per moltissime aziende l’estensione del Reverse Charge alle installazioni di impianti e al completamento e demolizione di edifici, prevista dalla Legge di Stabilità insieme al meccanismo dello Split Payment, è fonte di enormi preoccupazioni. A causa di queste misure il fornitore della prestazione non riscuote l’Iva: dall’ente pubblico-debitore nel caso dello “Split Payment”, dai clienti soggetti passivi nel caso del “Reverse Charge”. Obbligando a fatturare senza Iva a debito, si rischia di creare gravissimi problemi di liquidità alle imprese che operano nel settore dell’impiantistica e dell’edilizia e che lavorano con Enti e Amministrazioni pubbliche e con altre aziende.

Per molte imprese artigiane si tratta di quote che arrivano anche al 90% del fatturato. Inoltre, ad oltre un mese dalla entrata in vigore dei due meccanismi, mancano ancora precise indicazioni da parte dell’amministrazione finanziaria e sono ancora tantissimi i dubbi sulla concreta portata applicativa delle disposizioni e sulla loro corretta interpretazione. Commenta il direttore CNA Toscana Saverio Paolieri: “Reverse Charge e Split Payment sono state introdotti per contrastare le evasioni Iva, un proposito che CNA condivide in pieno e senza riserve.

Non è però accettabile che, per combattere pochi evasori, il governo abbia scelto di penalizzare migliaia di imprenditori onesti e corretti i quali, lavorando con gli enti pubblici nell’edilizia, nell’impiantistica, nelle pulizie ed in alcuni comparti della distribuzione organizzata, vedono maturare crediti IVA talmente alti che non è possibile compensare. Reverse charge e split payment impongono infatti una procedura burocratica onerosa e con tempi d’attesa troppo lunghi per il rimborso dei crediti IVA che legittimamente spettano alle imprese.

Questa situazione rischia di far precipitare la già delicatissima situazione finanziaria delle aziende che operano in questi settori e aprire enormi, forse irrisolvibili, crisi di liquidità aziendale. Per questo motivo CNA chiede a Governo e Parlamento di intervenire immediatamente su tali problemi e a questo fine ha sollecitato i parlamentari eletti nella regione”.

Misure urgenti per uscire dalla crisi che sta mettendo in difficoltà molte imprese e impoverendo il tessuto socioeconomico, anche nel territorio livornese, dove continuano a manifestarsi forti problematiche occupazionali. E’ di questo che si parlerà nel convegno organizzato dai Consulenti del lavoro di Livorno presso la Sala Convegni Parco del Mulino, via Nenni 1 Livorno, il prossimo 10 febbraio con orario 14.00 – 19.00. Nell’occasione sarà compiuta un’analisi della Legge di Stabilità 2015, per capire cosa cambierà con essa nel mondo del lavoro, grazie alla collaborazione di Bruno Bravi, consulente del lavoro e pubblicista. Si parlerà dunque di nuove assunzioni, regimi contributivi, sgravi Irap, TFR in busta paga e molte altre novità, così da contribuire a chiarire la nuova normativa e consentire a professionisti e imprese di comprenderne meglio la portata.

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