Esaote: incontro al Ministero dello Sviluppo economico

I sindacati: "Si riapre confronto, ora discutere del piano industriale". Rossi: "Importante mantenere aperto il dialogo". Nardella e Doria: “Verificheremo se l’apertura di oggi da parte dei vertici dell’azienda è effettiva oppure no. Disapproviamo che l’azienda non abbia voluto incontrare i Comuni”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2014 21:47
Esaote: incontro al Ministero dello Sviluppo economico

Era convocato per oggi al Ministero dello Sviluppo economico l’incontro tra il Ministero, i presidenti della Regione Toscana e della Regione Liguria, Enrico Rossi e Claudio Burlando, i vertici di Esaote, i rappresentanti dei lavoratori e gli amministratori dei Comuni di Firenze e Genova per discutere del futuro dell’azienda e della difficile vicenda apertasi con l’annuncio degli esuberi da parte della proprietà. L’azienda ha però chiesto di incontrare solo il Ministero e i presidenti di Regione e non i sindacati e gli assessori al lavoro del Comune di Firenze e di Genova, Federico Gianassi e Francesco Oddone, anch’essi presenti a Roma.Le OO.SS.

hanno così commentato: “E' importante essere riusciti a prendere tempo per una discussione vera sul piano industriale dell'azienda, che ha chiesto di “riflettere”, ma rimane per noi fondamentale salvaguardare le missioni industriali e di ricerca dei siti di Genova e Firenze, salvaguardando il collaudo e la ricerca nei rispettivi stabilimenti. Che non si utilizzi, però, questo tempo per discutere esclusivamente di ammortizzatori sociali. Non è quello, per noi, tema all'ordine del giorno.

Il Ministero afferma che l'azienda ha dichiarato di non voler procedere, in questo periodo di confronto, con ulteriori atti unilaterali. Vogliamo stigmatizzare la scelta dell'azienda di non incontrare i due Comuni e la Provincia. In ogni caso, oggi le Regioni hanno sposato le nostre proposte per il piano industriale, e questo ci sembra un passo avanti fondamentale per portare avanti al meglio il confronto, che si articolerà in incontri sindacali sul territorio per concludersi con una convocazione plenaria presso il Ministero verso metà Settembre”.

L’Azienda ha confermato la volontà di rafforzare l’attività dei due siti, che verranno riorganizzati in un’ottica di maggior specializzazione per migliorare l’efficacia dell’attività di ricerca ed ottenere un necessario recupero di efficienza, a fronte dell’attuale situazione caratterizzata da una significativa dispersione di risorse. Il piano industriale identifica le specifiche missioni tecnologiche e industriali. A Firenze, la ricerca manterrà un ruolo strategico focalizzandosi sullo sviluppo, l’industrializzazione e la produzione delle sonde e sulla progettazione legata all’elaborazione del segnale ecografico, oggi sempre più determinanti per l’innovazione competitiva delle apparecchiature ecografiche.

Al potenziamento del sito toscano, verranno destinati importanti investimenti sia per la ricerca che per l’ampliamento della capacità produttiva. L’esternalizzazione della produzione, riparazione e ripristino delle risonanze magnetiche e dei sistemi ultrasuoni e della relativa gestione del magazzino ricambi sarà affidata ad un partner industriale italiano, che abbia competenze distintive a livello internazionale e che confermi la volontà di localizzare le attività a Genova. Nel corso dell’incontro tenutosi con i due Presidenti della Regione, Esaote ha, infine, ribadito il totale impegno a gestire con una politica attiva del lavoro le problematiche occupazionali per limitare al massimo l’impatto sociale derivante dal piano di riorganizzazione.

Il piano prevede diverse possibilità di reimpiego del personale, tra cui trasferimenti tra le attuali sedi territoriali e mobilità interna tra le diverse funzioni anche su posizioni non equivalenti a quelle già ricoperte all’interno e all’esterno dell’azienda con il sostegno di attività di outplacement-ricollocamento, percorsi formativi e di addestramento tecnico. Nel periodo di tempo necessario per rendere operative e concrete queste opportunità di reimpiego, verrà fatto ricorso alla CIGS per 12 mesi per un numero massimo di 120 dipendenti; il ricorso a tale ammortizzatore sociale è propedeutico alla gestione di un’articolata politica attiva del lavoro. Fermo restando l’urgenza di attuare il piano industriale predisposto sia a Genova che a Firenze, di cui sono stati già avviati i primi interventi, Esaote si è resa disponibile ad un ulteriore incontro in sede ministeriale, indicativamente nella prima decade del mese di settembre."È una trattativa difficile, ma è importante aver mantenuto aperto il dialogo.

Il nostro obiettivo è preciso: sviluppare l'occupazione e la ricerca a Firenze". È questo il commento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine dell'incontro che si è svolto oggi pomeriggio al Ministero dell'Economia con i lavoratori e le rappresentanze sindacali prima e poi con i vertici aziendali dell'Esaote. "L'apertura al confronto a distanza, tra azienda, lavoratori e organizzazioni sindacali - prosegue Rossi - è un'opportunità da utilizzare per verificare possibilità e reali volontà dell'azienda.

Il confronto si svilupperà su due tavoli, uno con i sindacati e l'altro con le istituzioni. Si tratta di approfondire le varie questioni aperte fra cui quelle legate al ricorso alla cassa integrazione, al mantenimento delle attività, alla salvaguardia dell'occupazione in modo da arrestare il clima di impoverimento che si respira in questo momento all'interno dell'azienda".

A fine incontro i presidenti di Regione e il dirigente del Ministero hanno riferito a gli assessori comunali e ai rappresentanti dei lavoratori l’esito della discussione, comunicando che Esaote ha manifestato qualche apertura e la disponibilità a rivedersi al Ministero all’inizio di settembre. In ogni caso, il tavolo istituzionale proseguirà sotto la regia delle Regioni e vi parteciperanno in prima linea i Comuni di Firenze e Genova. “Disapproviamo il fatto che l’azienda non abbia voluto incontrare i Comuni ma solo i presidenti di Regione”, hanno dichiarato i sindaci di Firenze e Genova, Dario Nardella e Marco Doria.

Che hanno aggiunto: “Valutiamo positivamente il coinvolgimento del Governo sulla questione Esaote e il tavolo ministeriale e verificheremo se l’apertura di oggi da parte dei vertici dell’azienda è effettiva oppure no. Per noi comunque è imprescindibile il mantenimento dei siti di Firenze e Genova”. “Esaote è una realtà molto importante non solo per Firenze e Genova ma per l’intero Paese e non può essere dispersa per nessun motivo - hanno concluso Nardella e Doria -. Il piano industriale presentato dall’azienda è irricevibile, presenta troppe lacune e non progetta un vero rilancio dell’azienda.

Nonostante questo non abbiamo preclusioni a lavorare insieme alla proprietà, sulla base delle osservazioni dei sindacati, per proteggere e valorizzare le eccellenze professionali nelle due sedi di Firenze e Genova”.

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