Elezioni Amministrative a Firenze: ecco gli otto sfidanti per un posto da sindaco

E' giunta l'ora: ​Amato, Bennati, Grassi, Nardella, Scaletti, Scatizzi, Stella, Totaro, chi comanderà Firenze?

Antonio
Antonio Lenoci
04 aprile 2014 20:48
Elezioni Amministrative a Firenze: ecco gli otto sfidanti per un posto da sindaco

 Otto candidati si contenderanno il posto di sindaco a Firenze. L'ufficio sarà quello di Giorgio La Pira, ma anche quello di Matteo Renzi, dove si è chattato e twittato con il mondo. Riunioni infinite, nomi che restavano sulla punta della lingua ed altri un po' più giù direttamente sullo stomaco. Finalmente ci siamo. 

Matteo Renzi dichiarava con convinzione di candidarsi al secondo mandato, tutti ci hanno creduto e sono rimasti fermi. La nomina a Palazzo Chigi senza elezioni ha colto Firenze di sorpresa. La politica fiorentina è impazzita, sono saltati tutti gli schemi. A nulla sono valse le raccomandazioni di unità, giunte a cadenza regolare. "Compagni facciamo squadra" si è detto (poco) e si è scritto (di più), ma nessuno ha ascoltato. Il Pd ha resistito anche dopo la richiesta di non proporre candidature di alto livello alternative a quella caldamente suggerita dallo stesso Renzi che ha richiamato a Firenze il deputato Dario Nardella per la legittima successione.

Lo Presti è stato uno spiritoso tentativo, Iacopo Ghelli invece, che forse non aveva letto bene le istruzioni, con la medaglia d'argento delle Primarie pretende un seggio in Palazzo Vecchio. Il resto della sinistra, quella che studia, parla e si confronta, non delude le aspettative e si spacca presentando tre candidature diverse: Sel e Rifondazione scelgono con trattenuto entusiasmo, Tommaso Grassi, la sinistra alternativa presenta Laura Bennati facendo attenzione a non farla figurare troppo come leader e Cristina Scaletti finisce ai nastri di partenza con la rincorsa prodotta dall'inattesa defenestrazione attuata da Enrico Rossi che in Regione ha scombinato le carte perché "me lo ha chiesto Matteo". L''implosione del Pdl appare sempre più come un processo irreversibile: Forza Italia dopo aver chiesto assi a chiunque e da chiunque aver ricevuto il due di picche si arrende e propone il nome di Marco Stella che era sul tavolo fin dal primo giorno.

Fratelli d’Italia dopo aver fatto, all'ultimo tuffo e con enorme sacrificio di uomini e di mezzi, delle Primarie interne sceglie il candidato Achille Totaro che da mesi si era proposto senza chiedere il permesso esponendo uno striscione a Le Cure in stile occupazione. Ncd pensa e ripensa ha scritto nero su bianco l’alleanza con Udc e ha giocato la carta della ConfArtigianato con Gianna Scatizzi. Il Movimento 5 Stelle si affida all'esame di maturità con materie scelte dalla commissione giudicante ed altre a piacere del candidato: Miriam Amato non ha niente di politico, ma è proprio su questo che si basa la teoria di Grillo e Casaleggio.

L’ex sindaco ed oggi premier Renzi che fonda la sua politica riformista su un’idea di alternanza bipolare all’americana lascia Firenze esattamente come l’aveva trovata prima del 2009, divisa in una miriade di partiti e liste civiche.

Abbiamo chiesto al collega Duccio TronciChi comanderà Firenze?

"Potremmo titolare "Tutti contro Nardella", vero grande favorito, prodotto anche di una pesante frammentazione a destra e a sinistra. Un'opera d'arte di divisione che pero' apre la corsa alla vera partita, oggi come non mai dall'esito per niente scontato: chi andra' all'eventuale ballottaggio contro l'uomo indicato dal premier Renzi? Ci provera' Marco Stella, baluardo della sola Forza Italia, che rischia pero' di essere ricordato come l'ennesimo "candidato a perdere" del centrodestra.

Ma non e' detto che a giocarsi il titolo di sindaco sia un berlusconiano della prima ora. Lo sogna Cristina Scaletti, che come candidata civica punta a raccogliere il malcontento Pd: espressione di una politica di cambiamento attira simpatie non solo nel centrosinistra. Pronta ad insinuarsi nelle maglie degli schieramenti la candidata a 5 Stelle Miriam Amato, anche se alle amministrative i grillini si sono dimostrati piu' deboli che in altre consultazioni. Tommaso Grassi, invece, si sottoporra' al giudizio dei cittadini come antirenziano puro, dopo 5 anni di ferma opposizione a Palazzo Vecchio, pronto a catalizzare il voto di sinistra. Il vero risultato clamoroso sarebbe riuscire ad espugnare il fortino di una citta' da decenni amministrata dal centrosinistra, chiunque sia il vincitore.

Un potere granitico, che scalfito, potrebbe produrre un vero sconquasso. Non sara' certo facile, ma i margini ci sono perche' il deficit di democrazia, che c'e' anche a Firenze, e' notevole e percepito con fastidio dai cittadini. Nardella, neanche lui avrebbe voluto giocare questa partita, preferendo la comoda e tranquilla poltrona romana. Ma Renzi ha voluto cosi'. Non e' simpatico, e' calato dall'alto ma rappresenta la continuita' con il potere renziano. Un punto di forza notevole all'ombra di Palazzo Chigi.

Con grande probabilita' sara' ancora il sistema Renzi a comandare Firenze. Ma se Nardella sara' costretto al ballottaggio con una percentuale inferiore al 45 per cento, e magari contrapposto ad una donna, il risultato potrebbe anche essere una sorpresa" (Chi comanda Firenze è il libro di Duccio Tronci acquistabile in formato Ebook)

I candidati:

MIRIAM AMATO per Movimento 5 Stelle. Nata a Catanzaro, perito aziendale, due esami dalla laurea in psicologia, sposata e due bambini. Scelta attraverso una selezione interna che ha tenuto conto delle competenze e della frequentazione di assemblee e meetup. Tra le priorità: no alla Tav, si all’acqua pubblica, basta ai cassonetti interrati e si alla raccolta differenziata porta a porta. Non ha un programma già definito perché “il programma lo scrivono i cittadini” e propone per questo consultazioni online 30 giorni prima di presentare gli atti amministrativi alla città. 

LAURA BENNATI per Una Città in Comune. 35 anni, impiegata in un call center. Dopo la fuoriuscita dal progetto avviato con Alba, perUnaltracittà e Azione Civile, ha deciso di correre da sola con “una lista di sinistra e dal basso”. Le sue battaglie, quella contro il sottoattraversamento Tav e a favore dell'acqua pubblica e dei servizi pubblici essenziali, della raccolta dei rifiuti porta a porta e un'economia basata sul riuso e il riciclo.

TOMMASO GRASSI per Sinistra Ecologia e libertà e Rifondazione Comunista. 28 anni, fiorentino, è Consigliere comunale di Firenze dal giugno 2009. Nel precedente mandato è stato Consigliere del Quartiere 5 – Rifredi, Novoli e Piagge. Nel luglio 2011 entra a far parte del gruppo consiliare misto in Comune di Firenze. Dal gennaio 2012, ha deciso di aderire al partito di Sinistra Ecologia e Libertà e attualmente è il capogruppo del gruppo misto - SEL in Consiglio comunale. Animalista e vegano, da sempre attento alle tematiche ambientaliste. Tra i più fervidi oppositori del sindaco Renzi, soprattutto su Società partecipate e privatizzazioni. Tra le sue proposte, quella di una tassazione progressiva che azzeri le tasse comunali per i redditi inferiori a 28.000€ prelevando su quelli superiori a 75.000€.

DARIO NARDELLA per il Partito Democratico. Nasce a Torre del Greco (Napoli) il 20 novembre 1975, si trasferisce a Firenze nel 1989.Due figli, un diploma in Violino, una laurea a pieni voti in giurisprudenza e un dottorato di ricerca in diritto pubblico e diritto dell’ambiente. Attualmente docente universitario in Legislazione dei beni culturali. Nell’ultimo governo Prodi (2006-2008), è stato consigliere giuridico del Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti. Nel 2004 entra in Consiglio Comunale di Firenze e rieletto nel 2009, entra nella giunta Renzi con deleghe allo Sviluppo economico e Sport, viene nominato vicesindaco. Nel febbraio 2013 viene eletto alla Camera dei Deputati. Il 17 febbraio 2014 il sindaco Matteo Renzi, dopo aver ricevuto dal Capo dello Stato l’incarico di formare il nuovo Governo, nel suo ultimo atto da Sindaco lo nomina Vicesindaco “reggente” di Firenze fino alle elezioni di Maggio 2014.

CRISTINA SCALETTI per Firenze ci Sono. Nasce il 14 luglio 1968, per questo si dice “figlia di una doppia rivoluzione”. Di padre italiano e madre francese. Un passato da atleta, specialista nel salto in alto. Due figli e una laurea in Medicina con specializzazione in immunologia e allergologia. Poi il dottorato e il ruolo di ricercatrice universitaria.La sua carriera politica inizia nel 2009 nella Giunta Renzi, nominata assessore all’Ambiente in quota Idv. L’anno seguente entra in Consiglio regionale come assessore alla cultura, commercio e turismo. Nel 2013 lascia l’Idv ed entra nel Centro Democratico di Bruno Tabacci. Esce dal consiglio regionale toscano a febbraio 2014 dopo l’ultimo rimpasto di Giunta.

GIANNA SCATIZZI per Nuovo Centro Destra. Nasce a Sesto Fiorentino, ma per lavoro risiede da anni a Firenze, A Firenze, infatti, ha sede una delle sue due imprese (settore grafica pubblicitaria), a Sesto l’altra (produzione di integratori alimentari fitoterapici per adulti e bambini).Ha una laurea in Chimica e tre figli. E’ stata consigliere comunale a Sesto Fiorentino e Responsabile PMI Toscana per Alleanza Nazionale.Nel 2008 è stata nominata Presidente di “Donne Impresa Firenze”, il movimento femminile di Confartigianato, l’anno dopo diventa Presidente di Confartigianato e viene riconfermata nel 2013. E' presidente di Artex.

MARCO STELLA per Forza Italia. Classe 1971, una laurea in Scienze Politiche. Per lavoro si occupa di marketing e pubblicità.Nel 1999 viene eletto consigliere di quartiere in Forza Italia, nel 2004 entra a Palazzo Vecchio sempre con Forza Italia e viene rieletto nel 2009 tra le fila del Pdl. Oggi è capogruppo di Forza Italia. Dall'Aula fiorentina attacca l'Amministrazione su Degrado e Movida, è uno dei primi a chiedere maggiori controlli nelle piazze. Al fianco degli ambulanti nella riqualificazione di San Lorenzo.

ACHILLE TOTARO per Fratelli d’Italia. Nasce il 24 settembre 1965 a Firenze, da genitori pugliesi. Due volte consigliere comunale a Firenze, nel 1995 e nel 1999 e due volte consigliere regionale in Toscana, nel 2000 e nel 2005 con Alleanza Nazionale. Nel 2006 è stato eletto al Senato della Repubblica con AN e nel 2008 viene riconfermato a Palazzo Madama, stavolta con il Popolo della Libertà che lascerà nel 2012 per aderire a Fratelli d’Italia - Centrodestra Nazionale. Nel 2013 viene rieletto alla Camera dei Deputati.Il 29 marzo 2011 ha co-firmato un disegno di riforma costituzionale per abolire la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana, che vieta "la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista".

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