Policy Dialogue: la qualità della democrazia nel mondo

Federica Mogherini e Romano Prodi a Firenze il 23-25 novembre. Inside American Politics il 13-14 novembre a Villa La Pietra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2014 14:06
Policy Dialogue: la qualità della democrazia nel mondo

Firenze 12 Novembre- Il 13 e il 14 novembre (ore 9.30-17) la La Pietra Dialogues, New York University di Firenze ospiterà i principali protagonisti delle elezioni statunitensi di medio termine a Villa La Pietra (Via Bolognese 120, Firenze). Studiosi, giornalisti statunitensi e professionisti tra cui i campaign manager di Obama e del candidato repubblicano delle elezioni presidenziali del 2012 Mitt Romney, discuteranno sull’esito elettorale e l’impatto che quest’ultimo avrà sui prossimi due anni di mandato del Presidente Obama e sulle prospettive per la corsa alla Casa Bianca nel 2016. La conferenza, trasmessa anche in diretta streaming sul sito www.lapietradialogues.org, sarà in lingua inglese.

Per poter partecipare è necessario scrivere all’indirizzo: lapietra.dialogues@nyu.edu oppure telefonare al numero 055 5007202. La conferenza fa parte delle iniziative de La Pietra Dialogues, New York University. I dibattiti mirano a creare momenti di riflessone su urgenti problematiche politiche che riguardano l’Europa, gli Stati Uniti e le loro relazioni internazionali, invitando esperti in discipline diverse – leader mondiali, politici, intellettuali, accademici, giornalisti e imprenditori- a sedersi allo stesso tavolo e riflettere insieme su questi temi.

Il 23 novembre p.v. Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione Europea per la Politica Estera e la Sicurezza darà il via al Policy Dialogue “La democrazia e i diritti umani sono in declino? Un appello ad agire” con un discorso di apertura sul tema "Il futuro della governance democratica” che si terrà durante la cena inaugurale alla Robert F.

Kennedy International House di Firenze. Romano Prodi, membro del Club de Madrid e ex Presidente del Consiglio dei Ministri italiano interverrà con una riflessione sugli andamenti democratici globali e regionali e il rapporto tra democrazia ed economia. Il Sindaco di Firenze Dario Nardella sarà presente per i saluti istituzionali e per dare il benvenuto ai partecipanti. Il 24 novembrep.v. Vaira Vike-Freiberga, presidente del Club de Madrid e Kerry Kennedy, presidente del RFK Center, apriranno ufficialmente i lavori con un’analisi sulla situazione attuale della democrazia e gli scenari futuri.

Quaranta membri del Club de Madrid provenienti da ogni continente, tra i quali Kjell Magne Bondevik (Norvegia); Felipe Calderón (Messico); Kim Campbell (Canada); Felipe González (Spagna); Ricardo Lagos (Cile); Chandrika Kumaratunga (Sri Lanka); Sadiq Al Mahdi (Sudan); Olusegun Obasanjo (Nigeria);Roza Otunbayeva (Kyrgyzstan) e Jigme Yoser Tingley (Buthan) si uniranno a cento esperti internazionali per lanciare delle idee di riforma e delle proposte concrete per favorire la democrazia in questi momenti di sfida. E’ confermata la partecipazione di esperti di fama internazionale e professionisti come Larry Diamond della Stanford University, Roelf Meyer (ex ministro del Sudafrica nei governi di De Klerk e Mandela, che giocò un ruolo chiave nella transizione verso la democrazia della Repubblica Sudafricana), Beatriz Merino (ex Primo Ministro del Perù); imprenditori e filantropi come Mo Ibrahim e Steve Killelea o membri della Slifka Foundation.

Saranno inoltre rappresentate le istituzioni non-governative e governative (ONU, OCSE, SEGIB, Community of Democracies); associazioni per i diritti umani (Human Rights Watch); rappresentanti della società civile (OXFAM, Partnership for Change), del mondo accademico (Berstelman Stiftung, IDEA, FLACSO, Carnegie Endowment) e del settore privato (Microsoft). La due giorni di incontri non sarà strutturata come una conferenza standard, bensì saranno privilegiati piccoli gruppi di dialogo che serviranno a lanciare il Next Generation Project, un progetto del Club de Madrid della durata di 18 mesi, per dare una risposta ai segnali di declino democratico in tutte le regioni del mondo.

Il programma è strutturato in diverse sessioni plenarie e gruppi di lavoro, suddivisi per ambito regionale, durante i quali membri del Club de Madrid, studiosi e professionisti saranno coinvolti in scambi di idee aperti e dinamici.

Collegamenti
In evidenza