Ecobonus: i grandi gruppi bancari attivi per cessione crediti fiscali

Cospicuo il plafond di Intesa Sanpaolo per EdiliziAcrobatica. La sinergia tra UniCredit e CNA Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2021 19:42
Ecobonus: i grandi gruppi bancari attivi per cessione crediti fiscali

Nonostante il Covid e la situazione di crisi, dal settore edilizio giungono alcuni segnali che fanno ben sperare. Il Superbonus 110% è una straordinaria misura di rilancio che va sfruttata in tutte le sue potenzialità.

Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione di EdiliziAcrobatica un plafond rotativo di 8 milioni di euro, che l’azienda potrà utilizzare per la cessione pro-soluto alla Banca dei crediti fiscali Ecobonus, generati da lavori edili di ristrutturazione che beneficiano delle agevolazioni fiscali introdotte dal “Decreto Rilancio”. Ad oggi, i crediti ceduti e già liquidati, riferiti alla prima tranche di lavori conclusi nel 2020, ammontano a circa 2 milioni di euro.

L’accordo con Intesa Sanpaolo offre a EdiliziAcrobatica il supporto finanziario necessario per affrontare con serenità l’esecuzione dei lavori, dalle fasi di avvio alla loro conclusione, consentendo di ottimizzare le risorse finanziarie, migliorare il cash flow e cogliere al meglio le opportunità offerte dagli incentivi fiscali.

EdiliziAcrobatica, dallo scorso mese di settembre a oggi, ha avviato lavori per un ammontare superiore ai 22 milioni di euro, con interventi che interesseranno 330 immobili residenziali in tutta Italia.

Fondata nel 1994 dal CEO Riccardo Iovino, con direzione generale a Genova e 100 aree operative tra Italia e Francia (di cui 13 in Toscana e una in Umbria), EdiliziAcrobatica è la prima azienda italiana ad aver reso possibili opere edili in esterna senza l’uso di costosi e ingombranti ponteggi, ma attraverso la tecnica - rivoluzionaria nel mondo dell’edilizia - della doppia fune di sicurezza, settore in cui oggi è leader nel nostro Paese. Protagonista di una storia di successo, che le ha consentito di arrivare a quotarsi sul segmento AIM Italia organizzato e gestito da Borsa Italiana (ticker EDAC) e su Euronext Growth (ticker ALEAC), l’azienda si occupa di manutenzioni e ristrutturazioni di palazzi e altre strutture architettoniche e, grazie all’utilizzo della tecnica all’avanguardia che l’ha resa nota in tutta Italia, è in grado di offrire al cliente finale servizi di qualità con standard di eccellenza, con l’abbattimento del costo del ponteggio e una serie di vantaggi intangibili anche durante i lavori: nessun ostacolo alla vista, luce e pulizia, in totale sicurezza.

L’operazione con Intesa Sanpaolo trae spunto dal Decreto Rilancio, che ha previsto anche per il bonus facciate la possibilità di cessione del credito, al posto dell’utilizzo diretto della detrazione del 90%.

Intesa Sanpaolo sta riscontrando un ampio interesse per tutte le soluzioni attivate, fin da agosto 2020, per consentire ai propri clienti di cogliere le opportunità del Decreto, sia da parte delle imprese sia da parte dei privati, che attraverso il servizio offerto dalla Banca possono “monetizzare” i propri crediti senza dover aspettare anni, a vantaggio dell’intero sistema economico, un’opportunità valida anche per tutti quei soggetti che non sono fiscalmente capienti. Tre le modalità con cui la Banca interviene: con la cessione del credito d’imposta; con l’eventuale finanziamento ponte per l’avvio e la gestione dei cantieri oggetto di cessione del credito d’imposta; con il servizio facoltativo di assistenza gratuita di Deloitte, che segue il cliente nell’ottenimento del visto di conformità e nella gestione del cassetto fiscale.

In pochi mesi il Gruppo ha raccolto richieste da parte delle imprese per oltre 13.000 progetti di riqualificazione per un controvalore di 1,8 miliardi di euro, che salgono a 35.000 includendo anche le richieste dirette da parte di privati e condomìni.

Gli interventi edilizi sugli immobili possono contribuire fortemente al rilancio del mercato immobiliare, anche alla luce del fatto che in Italia il 74% degli edifici residenziali è stato costruito prima del 1980. Liguria e Piemonte risultano essere le regioni italiane con la maggior quota di immobili costruiti prima del 1980, rispettivamente 87% e 83%. Genova, dopo Firenze, è la città italiana con la quota più alta di immobili edificati prima del 1980 (97,3%), mentre la città di Torino si colloca al terzo posto, con una quota di immobili storici del 93,2% sul totale (dati elaborati dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo).

UniCredit e CNA Toscana avviano una collaborazione per fornire supporto alle imprese sia nell’ambito del “Superbonus 110%”, introdotto dal Decreto Rilancio, sia relativamente alle misure che disciplinano le detrazioni dal 50 all’85% delle spese spettanti per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, inclusi quelli di riduzione del rischio sismico (Sismabonus) e di riqualificazione energetica degli edifici (Ecobonus).

Con la partnership si prevede anche un ruolo attivo di CNA Toscana per quanto attiene alla fornitura dei servizi di assistenza tecnica e delle asseverazioni previste dalla Legge. Tale intervento diretto di CNA permetterà alle imprese associate che si rivolgeranno ad UniCredit di ottenere una riduzione dei tempi di lavorazione delle richieste avanzate.

Le imprese esecutrici dei lavori di riqualificazione energetica e sismica, intenzionate ad applicare lo sconto in fattura al committente, potranno inoltre rivolgersi alla banca per richiedere la cessione dei futuri crediti, attivando ove necessario una linea di credito dedicata che si chiuderà alla maturazione dei crediti fiscali stessi.

Analogamente, i committenti dei lavori che intendano usufruire del “Superbonus 110%”, siano essi condomini o privati, avranno la possibilità di cedere i crediti fiscali alla banca, attivando ove necessario una linea di credito o un finanziamento dedicati in attesa che tali crediti arrivino a maturazione, nel caso non si applichi lo sconto in fattura da parte dell’azienda che esegue i lavori.

“Con la firma della convenzione - spiega il Presidente di Cna Toscana, Luca Tonini - si conferma nuovamente la collaborazione con UniCredit e la volontà di creare insieme le sinergie per facilitare agli interessati la fruizione dei benefici fiscali attraverso soluzioni finanziarie dedicate.Fondamentale per CNA Toscana, il ruolo della consulenza finanziaria alle imprese consolidato nell’esperienza di una società specializzata, la Finartcna srl, che in questo anno di grandi difficoltà ha permesso alle imprese di sentirsi accompagnate al fine di trovare le migliori soluzioni finanziarie sia per la ricerca della liquidità, sia per trovare le migliori agevolazioni per rilanciare l’imprenditoria che ha dovuto fare investimenti in tecnologia e digitalizzazione ed ora dovrà confrontarsi anche con gli incentivi legati all’ecobonus.

CNA Toscana grazie al ruolo delle società di servizi sul territorio provinciale aiuta a cogliere le opportunità offerte dagli incentivi fiscali al 110% con EcoBonus e SismaBonus attraverso la consulenza sull’applicazione della cessione del credito e lo sconto in fattura, organizzandosi per supportare le imprese e i privati nell’iter istruttorio per ottenere le agevolazioni”.

“Il nostro Gruppo – spiega Andrea Burchi Regional Manager Centro Nord UniCredit, - si è attivato sin da subito per dare alla propria clientela la possibilità di usufruire dei vantaggi legati all’iniziativa governativa del Superbonus. La collaborazione avviata con CNA Toscana consolida il nostro legame con il territorio e risponde all’esigenza di estendere i benefici di tale iniziativa all’ampia platea delle PMI. Si innesca così un circolo virtuoso, sia in termini di ripartenza economica del Paese sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale del patrimonio immobiliare italiano, e siamo orgogliosi di poter dare in questo senso il nostro contributo”.

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