Due nuove passerelle sul Fosso Macinante

 Collegano piazza Gui con le Cascine. Nasce un’unica area verde

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2016 15:47
Due nuove passerelle sul Fosso Macinante

Due nuove passerelle sul Fosso Macinante Collegano piazza Gui con le Cascine. Nasce un’unica area verde

Due passerelle sul fosso Macinante per collegare il parco delle Cascine con il giardino di piazza Vittorio Gui, al Teatro dell’Opera, e realizzare un'unica area verde. Ad inaugurarle, questa mattina, il sindaco Dario Nardella e l’assessore all’ambiente Alessia Bettini.È stata aperta al pubblico anche quella parte del parco rimasta inaccessibile per la realizzazione dell’emissario fognario in riva destra, che corre all’interno del Macinante.

Le sue caratteristiche sono analoghe all’area inaugurata due anni fa: parterre in prato scanditi dai percorsi longitudinali e trasversali del parco in ghiaia colorata e pietra. Oltre al restauro della fontana sono state anche piantate alcune palme.«Finalmente la piazza Gui si ricongiunge con il parco delle Cascine – ha sottolineato il sindaco – grazie ad un investimento di 2milioni di euro abbiamo completato i lavori per la fognatura che servirà sia a pulire il fosso Macinante che a raccogliere le acque reflue del viale Fratelli Rosselli.

Un intervento che metterà in sicurezza l’intera area in caso di nubifragi e creerà un unico spazio verde. I lavori del secondo lotto termineranno invece a primavera e alla fine il Macinante sarà completamente pulito».«La custodia dell’area, oltre il fosso Macinante - ha aggiunto il sindaco – sarà garantita dai gestori del ‘Fosso Bandito’ che ‘adotteranno’ questo spazio. Si tratta di un altro passo per la riqualificazione del parco delle Cascine: laddove c’erano prostituzione e degrado abbiamo recuperato la bellezza del parco con fontane, alberi e panchine».

La recinzione in lamiera forata che corre lungo il Macinante contiene i nomi dei grandi compositori fiorentini del Novecento (da Dalla Piccola a Berio) selezionati con l’apporto della Fondazione Maggio Musicale.L’accesso in prossimità della Stazione Leopolda è caratterizzato da una schermatura di acciaio e da qui si giunge ad un parcheggio riservato, separato dal percorso centrale con un filare continuo di frassini, specie vegetali particolarmente resistenti all’inquinamento. Tra questo ed il giardino si snoda una pensilina metallica funzionale per garantire l’accesso pedonale anche in condizioni metereologiche non favorevoli.

La trama delle lastre di copertura in vetro colorato, alternate in quattro tonalità dal verde scuro al celeste, evoca ancora una volta la musica e la naturalità del progetto: le quattro stagioni dell’anno si sovrappongono ritmate da note di vetro bianco. La pensilina è invece ‘accompagnata’ da un filare di frassini a foglia colorata. L’illuminazione, proposta in tecnologia led con duplice tipologia (una analoga a quelle dell’edificio lungo i percorsi e l’altra in pali di legno quadrato per le aree a verde centrali) è studiata per garantire la fruizione notturna dello spazio in sicurezza evitando al contempo l’inquinamento luminoso del contesto urbano.Il progetto architettonico è stato curato da un team di tecnici del Comune, coordinati da Giacomo Parenti (responsabile del procedimento) e Giorgio Caselli (progettista e direttore dei lavori) mentre l’intervento, del costo complessivo di 5 milioni di euro, è stato curato dall’A.T.I.

Sac-Igit, ancora impegnata nel completamento del Teatro dell’Opera. 

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