Dopo L’esteta radicale, Del Vecchio Editore pubblica Un anno dai francesi

Un altro capolavoro di Fouad Laroui. Incontri con l'autore il 24 e il 26 marzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 marzo 2015 14:37
Dopo L’esteta radicale, Del Vecchio Editore pubblica Un anno dai francesi

Dopo L’esteta radicale (2011), DelVecchioEditore pubblica Un anno dai francesi (2010) un altro capolavoro di Fouad Laroui, scrittore marocchino pluripremiato: ha ricevuto, tra gli altri, il Premio Goncourt de la nouvelle nel 2013 e nel 2014 il Grand Prix Jean-Giono e la Grande Médaille de la francophonie de l'Académie française.

La prossima uscita dell’edizione italiana del libro - nelle librerie dal 29 aprile 2015 - sarà l’occasione di una serie di incontri dell’autore con il pubblico e gli studenti, centrati sia sulla letteratura che sull’attualità sociopolitica, di cui Laroui è un esperto conoscitore e commentatore. Martedì 24 marzo ore 12 L'ESTETA RADICALE (DEL VECCHIO, 2013), incontro con gli studenti del corso di Storia del Medio Oriente di Alberto Tonini all’Università di Firenze (Via delle Pandette, 21).

Martedì 24 marzo ore 18.00 L'ESTETA RADICALE (DEL VECCHIO, 2013) e UN ANNO DAI FRANCESI (DEL VECCHIO, 2015) incontro con il pubblico nell’ambito della Settimana della Francofonia, all’Institut français Firenze (piazza Ognissanti, 2). Giovedì 26 Marzo ore 21.00 ISLAM E CONTEMPORANEITÀ-VOCI A CONFRONTO, dibattito aperto con Fouad Laroui (scrittore),Izzeddin Elzir (presidente Unione Comunità Islamiche d’Italia) e Franco Cardini (storico e saggista), all’Auditorium della Camera di Commercio di Prato (via del Romito 71).

Nato nel 1958 a Oujda da una famiglia originaria di El Jadida, Fouad Laroui vive ad Amsterdam. Dopo gli studi secondari al Lycée Lyautey di Casablanca, è ammesso alla École nationale des ponts et chaussées, la scuola urbanistica nazionale francese, dove si laurea in ingegneria. Dopo un’esperienza lavorativa in una fabbrica di fosfati a Khouribga, in Marocco, si trasferisce nel Regno Unito, per vivere alcuni anni a Cambridge e a York. Ottiene un dottorato in scienze economiche e si stabilisce ad Amsterdam, dove inizia a insegnare econometria all’università, e, in seguito, scienze ambientali.

Parallelamente si dedica alla scrittura, dando alle stampe romanzi, racconti, poesie e testi di riflessione sulla situazione linguistica marocchina. Ha pubblicato in Francia (dall’editore Julliard), tra altri Les Dents du topographe, De quel amour blessé, Méfiez-vous des parachutistes, Tu n'as rien compris à Hassan II, Le Jour ou Malika ne s'est pas mariée, Une année chez les Français (sur la liste du prix Goncourt 2010). Il suo saggio De l'islamisme, une réfutation personnelle du totalitarisme religieux è stato pubblicato da Robert Laffont.

È anche cronista letterario del settimanale «Jeune Afrique», della rivista «Économia» e della radio marocchina Médi 1.

Approfondimenti

L'ESTETA RADICALE

A Casablanca, al Café de l'Univers, un gruppo di giovani conversa, discute, rumoreggia fra un caffé e l’altro; espone opinioni, fatti, idee. Sono ragazzi integrati che studiano e lavorano, eppure Jaafar e Ahmed ( e altre migliaia di ragazzi) stanno colmando una distanza che è ancora un terreno minato, coltivato dall’imprudenza o dall’uso scellerato del linguaggio. Perché se è vero, come dicono questi ragazzi seduti al bar che "la linguistica non ha mai ucciso nessuno" è pur vero che la convivenza e la pietà passano attraverso la traduzione e la comprensione.

UN ANNO DAI FRANCESI

Quando il piccolo Mehdi Khatib si presenta al liceo Lyautey di Casablanca con due tacchini, tutti capiscono che viene da un altro pianeta: da Beni Mellal, nelle montagne del Medio Atlante, dove il suo maestro è riuscito a fargli ottenere una borsa di studio per la città. Nel luglio 1969, gli americani hanno camminato sulla Luna, nel settembre dello stesso anno Mehdi è atterrato tra i francesi.

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