Dopo il diploma: aiuto non so scegliere!

Come scegliere la giusta facoltà. Come usare i consigli degli altri per capire meglio la propria posizione

Paola
Paola Marangio
04 giugno 2021 08:35
Dopo il diploma: aiuto non so scegliere!

Ho 18 anni tra poco finirò la scuola e ho intenzione di iniziare l’università. Sono molto indecisa: ce la farò? Sceglierò la facoltà giusta? Continuo ad oscillare tra varie opzioni e non decido mai, tutti i miei amici sono certi della loro scelta. 

Mi fa piacere rispondere al tuo quesito perché dà voce a tanti tuoi coetanei che stanno vivendo la tua stessa situazione (e mi sembra strano che nessuno di questi sia tra i tuoi amici che ti sembrano tutti super decisi!)

La scelta dell’università è una scelta particolare perché è molto varia e proietta verso una vita lavorativa futura che alla tua età è solo fantasticata perché ancora lontana e posta alla fine di un percorso che vedi pieno di ostacoli. I metodi per scegliere un precorso universitario (sorvolando i mille test attitudinali che avrai già esplorato) sono principalmente di due tipologie:

  • Hai già chiaro cosa vorresti fare da grande e quindi “scegli il lavoro”
  • Ti piace studiare un tipo di materie e quindi “scegli il percorso”

Approfondimenti

Entrambe le opzioni non salvano dalla (normale) ansia della scelta. Sarò in grado di fare il medico? Riuscirò a fare l’avvocato? Riuscirò a mantenermi se mi laureo in filosofia? Che lavoro potrò fare con una laurea in scienze della comunicazione?  Non ci si basa sull’assenza di ansia, chi è predisposto a rimuginare sulle scelte lo farà anche questo caso e aspettare di essere folgorati da una opzione piuttosto che un’altra come capita ad altri non è una buona strategia.

Il momento della scelta è molto personale ed intimo e spesso i genitori dei ragazzi della tua età tendono ad invadere gli spazi oppure al contrario ad astenersi totalmente dall’esprimere il proprio parere per non influenzare.  Se ti trovi in un di questi casi sarebbe utile che i confini attorno a te fossero chiari ma non rigidi. Ecco cosa intendo: se i tuoi genitori continuano a spingerti verso una scelta chiedi loro di non toccare più l’argomento per qualche settimana e prova ad ascoltarti un po’ (chiedi aiuto ad un professionista dell’orientamento se non ti riesce).

Se invece i tuoi genitori sono iper-rispettosi e quindi non hai idea di cosa pensino in merito alla tua scelta perché non fanno altro che ripetere “la scelta è tua, a noi va bene qualsiasi cosa tu voglia fare”, hai il problema opposto. In questo caso chiedi loro di esprimersi, ti aiuterà a chiarirti le idee: non si tratta di seguire o meno un consiglio ma piuttosto di utilizzare la posizione dell’altro per comprendere meglio la propria.  Quando gli altri si definiscono per primi ci aiutano a sentire noi stessi perché ci forniscono un punto di partenza che potremo accogliere o allontanarcene ma ugualmente ci facilita nel difficile compito di capire qual è la nostra decisione.

Ad ogni modo, fai un bel respiro e ricorda che seppur importante, la scelta dell’università non è irrevocabile! Se ti renderai conto di aver sbagliato sarai in tempo a cambiare rotta.

La psicologa risponde — rubrica a cura di Paola Marangio

Paola
Paola Marangio

Psicologa, psicoterapeuta e mediatrice familiare. Referente del sito PsicologiaFirenze.it. Membro dello staff clinico e didattico dell’Istituto di Terapia Familiare di Siena, ha lavorato nell’equipe del Centro di Terapia Familiare della ASL 10 di Firenze e si è occupata delle valutazioni psico-ambientali delle commissioni medico legali INPS. Collabora con la cooperativa sociale Matrix onlus in ambito della disabilità e psichiatria. Per inviare quesiti scrivere a: marangio@psicologiafirenze.it

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