Docenti precari protestano a Firenze, in 1600 rischiano il posto

Questo pomeriggio alcune centinaia di docenti precari hanno manifestato davanti all'Ufficio Scolastico Regionale di Firenze in via Mannelli 113

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 giugno 2014 17:59
Docenti precari protestano a Firenze, in 1600 rischiano il posto

 A protestare sono stati gli insegnanti iscritti ai PAS, Percorsi Abilitativi Speciali alle Università toscane di Firenze, Pisa e Siena.Oltre 1600 docenti con almeno 3 anni di anzianità di Servizio nella Scuola Pubblica della Regione Toscana rischiano di perdere il posto di lavoro per i prossimi anni scolastici perché il decreto ministeriale 353/2014 con scadenza il 23 giugno 2014 impedisce loro di aggiornare il proprio punteggio con il titolo abilitante che conseguiranno in data successiva alla scadenza del decreto."Gli atenei toscani, sulla base di un elenco degli aventi diritto reso pubblico dall’Ufficio Scolastico Regionale, solo il 22 febbraio 2014 hanno messo a punto i percorsi abilitanti, con estremo ritardo e con data di fine lezioni ed esami abilitanti entro luglio 2014.

Questo percorso abilitante risulta a queste condizioni essere completamente inutile.Eppure, è stato proprio il Ministero della Pubblica Istruzione a volerlo con DM 81/2013 per coloro che avevano maturato almeno 3 anni di servizio nel ruolo di insegnante sulla stessa classe di concorso e costato 2500 euro a docente per un totale di oltre 4 milioni di euro entrati nelle casse degli atenei universitari toscani.Il decreto ministeriale 353/2014, infatti, prevede che soltanto chi è in possesso dei titoli abilitanti entro la data di scadenza può aggiornare il proprio punteggio e iscriversi alla graduatoria di II fascia, graduatoria da cui verranno assegnate tutte le supplenze annuali per i prossimi anni scolastici.

Chi invece non fosse in possesso di tale requisito entro la suddetta data deve rimanere iscritto nelle graduatorie di III fascia da cui verranno attinti i nominativi per eventuali supplenze rimaste non assegnate con i nominativi presenti in II fascia.Con tale meccanismo messo in piedi dallo stesso Ministero della Pubblica Istruzione, non si riconosce nessun titolo di vantaggio all'anzianità di servizio dei docenti, contravvenendo a quanto già indicato dalle normative Europea 2005/36/CEE e Direttiva CE n.70/99 in cui si riconosce che “l’esperienza professionale intesa quale esercizio effettivo e legittimo della professione, dando vita ad una esperienza professionale di almeno tre anni, è assimilata ad un titolo di formazione”, e “si attribuisce precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato a chi abbia prestato nella stessa azienda attività lavorative per un periodo superiore ai sei mesi”.La denuncia dei docenti toscani inoltre vuol portare alla ribalta una discriminazione territoriale dal momento che gli atenei toscani non riescono a rispettare la scadenza del decreto mentre altri Atenei si sono organizzati in altro modo e abilitano i loro iscritti nel tempo utile per aggiornare le graduatorie e poter ipotecare sicuramente un posto di lavoro, seppur precario, per i prossimi anni scolastici".

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