Dissesto e rischio idrogeologico: domani Protezione civile e Ordine dei geologi in piazza della Repubblica

Francesco Ceccarelli: «È importante saperci convivere per evitare non solo tragedie dolorose, ma anche costi di ricostruzione e post-intervento oramai non più sostenibili». Il sindaco Dario Nardella: «Si tratta di una iniziativa importante per diffondere nella popolazione la conoscenza delle norme minime di comportamento da adottare in caso di evento avverso. Per questo invito i cittadini a fermarsi presso lo stand della Protezione Civile». Il parco dell'Albereta e quello dell’Anconella riaprono parzialmente. Fratoni e Ciuoffo al Governo: "Deroga ai vincoli di bilancio per gli interventi di messa in sicurezza"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 settembre 2015 15:49
Dissesto e rischio idrogeologico: domani Protezione civile e Ordine dei geologi in piazza della Repubblica

La prevenzione inizia dalla conoscenza. E questo vale anche per il rischio idrogeologico. È il questo lo spirito dell'evento nazionale “Georischi, li (ri)conosco, mi difendo” che domani farà tappa anche a Firenze. Dalle 10 alle 18, in piazza della Repubblica, il Comune insieme all’Ordine dei Geologi e la Protezione civile comunale saranno incontreranno i cittadini per una iniziativa di comunicazione sul dissesto idrogeologico. Particolare attenzione sarà dedicata alla conoscenza della pericolosità geomorfologica, idraulica e sismica di un territorio.

Si parlerà anche di importanza della geologia nelle attività umane e del piano di Protezione civile di Firenze oltre che avere la possibilità di visitare una mostra di strumenti innovativi per lo studio ed il monitoraggio. L'obiettivo, oltre a quello di promuovere la figura del geologo, è quello di stimolare l'interesse di ogni cittadino e di ogni comunità verso i rischi geologici e di conseguenza verso i temi dell'autoprotezione e rispondere a dubbi come sapere se la casa dove si abita o la strada che si percorre per andare a lavoro siano sicuri, quali siano i rischi geologici a cui è esposto il territorio dove si vive o se il Comune ha un piano di protezione civile e quindi quale comportamenti un cittadino deve tenere in caso di calamità.

“Si tratta di una iniziativa importante – sottolinea il sindaco Dario Nardella – per diffondere nella popolazione la conoscenza delle norme minime di comportamento da adottare in caso di evento avverso. Per questo invito i cittadini a fermarsi presso lo stand della Protezione Civile del Comune dove è anche possibile iscriversi al sistema di allertamento telefonico Firenze Alert System".“La Toscana – spiega Francesco Ceccarelli responsabile della protezione civile dell'Ordine dei Geologi – è una terra geologicamente giovane dove le forze della natura intervengono a plasmare e modificare il territorio, sono fenomeni naturali ma che si manifestano con terremoti, frane ed alluvioni. Imparare a conoscerli vuol dire prevenirli e saperci convivere per evitare non solo tragedie dolorose ma anche costi di ricostruzione e post-intervento oramai non più sostenibili”.

Terminati i lavori per la messa in sicurezza riaprono, anche se parzialmente, il parco dell’Albereta e quello dell’Anconella. Lo stabilisce un'apposita ordinanza firmata ieri dalla vicesindaca Cristina Giachi. Nel primo l’area accessibile è quella che va da piazza Ravenna fino a tutto il viale asfaltato e corrispondente alla Societá Bocciofila, alla Societá Albereta 2000 e agli impianti sportivi. Al parco dell'Anconella tornano fruibili l'ingresso, gli spogliatoi e il campo di calcio regolamentare della Societá Firenze Sud.La ripresa e lo svolgento, si sottolinea nell'ordinanza, «avverrá sulla base delle indicazioni e prescrizioni dei competenti uffici della direzione servizi tecnici» del Comune.

La difesa dal rischio idrogeologico della zona industriale apuana era il punto all'ordine del giorno dell'incontro che si è svolto ieri presso la presidenza della Regione Toscana in attuazione del protocollo di intesa sottoscritto il 22 maggio scorso dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dagli enti locali, preliminare alla definizione dell'accordo di programma complessivo per il rilancio dell'area industriale apuana. All'incontro, il primo dopo l'avvio della procedura attuativa del protocollo risalente al 30 luglio scorso, hanno partecipato Mauro Grassi, capostruttura di missione di Palazzo Chigi "Italia sicura", il consigliere del presidente Rossi Gianfranco Simoncini, il sindaco di Massa Alessandro Volpi e di Carrara Angelo Zubbani, rappresentanti della Provincia e funzionari regionali. "L'incontro - ha sottolineato Gianfranco Simoncini - ha permesso di fare il punto sul lavoro dei rispettivi enti per mettere in sicurezza l'area industriale apuana, anche in vista delle scelte nazionali che si stanno prendendo a difesa del territorio da rischio idrogeologico.

Sulla base degli orientamenti emersi potremo sollecitare l'inserimento di impegni precisi nell'accordo di programma". All'incontro di ieri seguirà a ruota un altro appuntamento, già in programma il 9 settembre prossimo presso il ministero dell'ambiente con il sottosegretario Silvia Velo, per affrontare il tema delle bonifiche ambientali dell'area industriale apuana. Subito dopo sarà riconvocato presso il Ministero dello sviluppo economico il tavolo generale.

La Regione Toscana si attrezza per affrontare i problemi legati ai danni provocati dagli eventi calamitosi. Lo fa rendendo accessibili una serie di strumenti finanziari che potranno venire incontro a chi ha subito il colpo inferto da calamità naturali, fenomeni che si stanno manifestando anche nella nostra regione con più frequenza e rilevanza."I cambiamenti climatici ci sono, sono inequivocabili, e tutti dovremo farci i conti, le istituzioni per prime e i cittadini – ha detto l'assessore all'ambiente e alla protezione civile Federica Fratoni -.

Per questo, a favore dei privati e delle imprese colpite da eventi meteo straordinari abbiamo pensato di mettere in atto un pacchetto di misure che richiedono tempi e modalità di intervento più agili e flessibili. Questa decisione arriva contestualmente alla richiesta che rivolgiamo al Governo di una deroga ai vincoli di bilancio che stanno bloccando interventi strategici per la messa in sicurezza già progettati ma dormienti. Va detto che dei 400 milioni di opere che fino al 2010 erano fermi, ad oggi grazie all'intervento di impulso della Regione, 200 milioni sono stati spesi.

Per gli altri 200 milioni, alcuni dei quali riguardano opere in territori colpiti anche dagli ultimi eventi, per una parte abbiamo già attivato le pr ocedure di stimolo e velocizzazione, per un'altra parte, benché le opere abbiano già progetti definitivi o comunque un iter avviato, questo è impossibile perché bloccati dai vincoli di bilancio europei. Chiediamo pertanto al Governo che intervenga con una deroga che ci permetta di concludere interventi già finanziati fondamentali per la messa in sicurezza dei nostri territori"."Sentiamo la responsabilità di essere a fianco delle famiglie e delle imprese e consapevoli delle difficoltà in cui vengono gettate dopo eventi meteo come quelli che si sono ripetuti nei mesi scorsi, tenendo conto della nostra disponibilità di bilancio – ha spiegato l'assessore alle attività produttive e al credito Stefano Ciuoffo – abbiamo cercato di mettere a disposizione una serie di strumenti, una sorta di cassetta degli attrezzi, capaci di rispondere all'emergenza, agevolare il ritorno alla normalità e il ripristino delle strutture colpite da calamità naturali.

Istituendo un fondo di circa 5 milioni di euro, per cominciare, garanzie per accedere a finanziamenti bancari finalizzate alla liquidità o investimenti aziendali, microcredito, garanzie per le imprese agricole o partite Iva ed altro ancora, cerchiamo di dare sostegno concreto a chi è rimasto danneggiato. In parallelo, avvertiamo la fa tica che il sistema soffre per portare a compimento opere già finanziate per il riassetto del territorio. Per questo - conclude - dobbiamo recuperare le inefficienze che hanno determinato ritardi inaccettabili e faremo il possibile per ritrovare quella capacità di spesa utile alla realizzazione di opere indispensabili per prevenire danni da dissesto idrogeologico".

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