Disabilità in Toscana, ecco cosa fa la Regione per l'assistenza

 All'incontro toscano è intervenuto tutto il mondo della disabilità: pubblico e privato sociale, enti locali, associazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2015 15:59
Disabilità in Toscana, ecco cosa fa la Regione per l'assistenza

Una sorta di cabina regionale, un punto unico in grado di fornire assistenza a tutte le persone disabili e a reperire informazioni su come districarsi nella giungla di provvedimenti ed interventi a loro favore. Lo ha annunciato stamattina, davanti ad un auditorium al completo, la vicepresidente Stefania Saccardi aprendo la Conferenza regionale sulla disabilità che si tiene oggi e domani a Spazio Reale, San Donnino, Campi Bisenzio (Fi). Presente anche il governo, con il direttore generale per l'inclusione e le politiche sociali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Raffaele Tangorra.

"Da più di 10 anni mancava un momento come questo in Toscana – ha detto la vicepresidente – un'occasione per approfondire un tema così importante e trasversale a tanti settori e problematiche spesso affrontate in modo separato l'una dall'altra. Non abbiamo l'ambizione di parlare di tutto ma nell'ultima Finanziaria regionale è stata introdotta la previsione di organizzare un incontro analogo con cadenza annuale, per dare continuità al confronto".

All'entrata di Spazio Reale presenti alcune associazioni hanno distribuito volantini con i quali viene rimproverata alla Regione scarsa attenzione ad uno dei temi più delicati, vita indipendente, senza prevedere uno spazio di discussione all'interno della Conferenza. "Invece – ha risposto Saccardi - ne parleremo perché su vita indipendente la Regione ha deciso di non fermarsi alle parole ma di passare ai fatti dato che con il progetto regionale il nostro impegno è passato dai 2 milioni di euro del 2009 ai 9 attuali. E' giusto approfondirlo ma è altrettanto importante che poi ci siano le risorse per far fronte ai bisogni concreti delle persone".

"Un ringraziamento doveroso – ha poi aggiunto Stefania Saccardi - va al governo, che ha deciso di venire qui, oggi. Ma anche per aver reso strutturale, dopo anni difficili, il Fondo per la non autosufficienza, riportandolo con 400 milioni di euro ai livelli di qualche anno fa. Va detto che anche negli anni in cui il fondo era pressoché inesistente la Toscana ha sempre colmato le necessità con proprie risorse che sono via via aumentate, arrivando nel 2014 a sfiorare i 90 milioni di euro. E sul fronte delle azioni concrete – ha proseguito - vale la pena sottolineare le circa 3500 famiglie che anche nel 2014 (come nel 2013) hanno avuto accesso, con le risorse previste dalla legge 45 di Toscana Solidale, alla misura in favore di coloro che hanno un figlio disabile a carico. Per il 2015 abbiamo deciso di innalzare il limite ISEE per potervi accedere, da 24 mila a 30 mila euro circa, e di estendere il contributo anche a chi ha una persona disabile a carico".

Dopo aver annunciato il lavoro avviato sulla cabina di regia e il grande sforzo in atto per allargare il numero di esperienze in Toscana (attualmente 5) sulle Fondazioni di partecipazioni per il dopo di noi, la vicepresidente ha ringraziato il mondo del volontariato ("senza il quale non saremmo in grado di garantire il livello e la qualità di tanti servizi"), gli uffici regionali ("per aver organizzato un momento di confronto così importante e per il lavoro quotidiano che rende possibile l'erogazione di tanti servizi") e auspicato che da questa due giorni "arrivino tanti spunti interessanti per progetti e interventi futuri in grado di migliorare la vita di tante persone".

Raffaele Tangorra ha spiegato che "la ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone disabili da parte dell'Italia non è rimasta solo sulla carta e uno dei passaggi più importanti è stata la creazione di un osservatorio per monitorarne l'applicazione nei vari ambiti di vita. Attraverso i vari governi che si sono succeduti l'osservatorio ha continuato a lavorare e prodotto una proposta politica con un proprio programma d'azione, approvato dal governo e dai livelli locali, diventato poi DPR.

Alla Conferenza di Bologna di due anni fa, dopo un percorso partecipato con tutti i soggetti del mondo della disabilità, questo atto è stato ratificato. Le azioni concrete arriveranno, i tavoli di lavoro attivati dal ministro Poletti sono attivi e presto saranno presentate proposte". Quindi ha concluso specificando che "su vita indipendente molte regioni non spendevano un centesimo. Adesso abbiamo stanziato 10 mi lioni di euro che quantomeno hanno permesso a molte regioni di avviare i primi progetti.

Il Fondo nazionale sulla non autosufficienza, dopo aver toccato il suo minimo storico, è tornato a 400 milioni. E un altro segnale importante è aver riportato il Fondo nazionale sociale a 300 milioni e di averlo stabilizzato".

 Tanti gli interventi promossi e finanziati dalla Regione per facilitare ed assistere le persone disabili. In occasione della Conferenza regionale è stato realizzato e diffuso un volume, realizzato da Regione, Sds Fiorentina Nord-Ovest e CRID in collaborazione con Anci Toscana e Cesvot, che cerca di fare una panoramica il più esaustiva possibile di tutti i progetti attivati sul territorio. Oltre a quelli condotti da Asl, Sds, Zone distretto e altri soggetti, la sezione finale contiene un quadro con tutti quelli promossi dai vari settori della Regione.

Le aree di intervento strategiche delle politiche regionali riguardano: accessibilità, assistenza, semplificazione accesso, lavoro, progetti di vita (scuola, dopo di noi, ecc.) e vita indipendente. Lo sviluppo di queste priorità avviene attraverso il sostegno all'autonomia personale (abbattimento di barriere fisiche e sensoriali per garantire fruibilità di spazi e servizi) e alla famiglia (coinvolgimento nel progetto di vita del familiare disabile armonizzando tempi di cura e lavoro e sperimentando forme di assistenza durante e dopo di noi), la costruzione di percorsi di autonomia in campo scolastico, formativo e lavorativo e la de-istituzionalizzazione e personalizzazione dei percorsi assistenziali.

Ecco una rapida panoramica agli interventi più significativi.

Due strutture storiche di proprietà della Regione sono la Scuola Nazionale Cani Guida per ciechi di Scandicci e la Stamperia Braille. La prima, che ha iniziato la propria attività negli anni '20 del secolo scorso, ha progressivamente aumentato e mutato la propria attività nel corso degli anni. La sede attuale, Villa Martini in via dei Ciliegi 26 a Scandicci (FI), è stata attribuita alla Scuola alla fine degli anni '50 mentre la proprietà della Scuola è passata alla Regione nel 1979. Compito primario è fornire cani addestrati alla guida di persone non vedenti. La Scuola alleva, seleziona i cuccioli, li addestra e li da in affidamento a famiglie volontarie. Inoltre svolge corsi di orientamento e mobilità, di istruzione all'utilizzo degli animali. Altre attività: Pet Therapy e addestramento di cani d'ausilio per disabili motori.

La Stamperia Braille, fondata nel 1926, fin dalle origini si è occupata della trascrizione in braille di opere scolastiche, letterarie, musicali e riviste, trascritte per bambini e adulti non vedenti. Il trasferimento di proprietà e competenze della Stamperia alla Regione è avvenuto nel 1979. Come per la Scuola l'attività inziale si è progressivamente ampliata attraverso la promozione dei diritti dei disabili visivi, la tutela della loro condizione e del loro inserimento sociale attraverso la produzione di ausili e servizi innovativi di supporto alla loro autonomia in campo culturale, motorio e di integrazione sociale attraverso la produzione di testi, mappe tattili, pannelli, didascalie ecc..

che favoriscano l'accessibilità anche a musei, giardini, luoghi pubblici e di lavoro; realizzazione di libri tattili per bambini con tavole a rilievo, illustrazioni a colori e uso di materiali particolari; collaborazione con le associ azioni di tutela dei disabili visivi, ed in particolare con l'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti (UICI) ma anche con Enti, Università, Comuni, Musei e Fondazioni per la soluzione dei problemi legati all'accessibilità e all'integrazione; produzioni di varia natura come listini prezzi, menù per ristoranti, istruzioni per le compagnie aeree ecc..

su richiesta dei non vedenti o di altri soggetti che producono servizi in generale.

Uno dei modelli che, a partire dagli ultimi anni, si sta affermando nel tentativo di dare una risposta al ‘Dopo di noi', alternativa all'inserimento in Comunità Alloggio o residenze sanitarie per disabili, in grado di coniugare sostenibilità economica e collaborazione tra famiglie, associazioni di disabili ed enti pubblici, è la Fondazione di Partecipazione che nasce con una missione non lucrativa definita all'atto della costituzione ed immodificabile nel tempo. Le Fondazioni di Partecipazione per il Dopo di noi lavorano per assicurare percorsi individualizzati di autonomia dei disabili in modo tale da garantire elevati standard di qualità della vita anche quando la persona non sarà più assistita dai caregiversfamiliari.

La Regione, già col Piano Integrato Sociale Regionale 2002-2004, si è interessata al tema affidando alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa uno studio teso a individuare le forme giuridiche e tecniche più adeguate per la gestione delle Fondazioni di Partecipazione sul Dopo di noi e sostenendo economicamente, in alcuni casi, lo start up progettuale. Attualmente in Toscana esistono 5 esperienze: Fondazione Il Sole Onlus, nata a Grosseto nel 2005 su iniziativa dell'Associazione Grossetana Bambini Portatori di Handicap e del Comitato Provinciale per l'Accesso; Fondazione Dopo di Noi, nata nel 2007 per volontà dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa e Valdarno, insieme alla Asl 11, a due Istituti bancari e a varie associazioni; Fondazione Futura Dopo di Noi, costituita nel 2006 tra il Comune di Siena e l'Associazione di volontariato "Insieme"; Fondazione Nuovi Giorni, nata nel 2010 per iniziativa della Societ&ag rave; della Salute della Zona Fiorentina Sud Est; Fondazione Polis, costituita nel 2011 dalla Società della Salute e dagli 8 Comuni della Zona Fiorentina Nord Ovest.

Anche il PISSR 2012-2015 prevede azioni di sostegno alle Fondazioni.

Insieme a Coni Toscana e Cip Toscana nel 2009 è stato avviato il progetto SportHabile: una rete di Centri SportHabile (ad oggi ce ne sono 69) dove è possibile praticare una o più discipline sportive grazie a strutture accessibili (parcheggi, servizi igienici, spogliatoi, strutture ricreative), attrezzature e ausili adeguati, personale qualificato. Parallelamente sono stati creati sportelli informativi, InformHabile, presso enti e strutture che si occupano di disabilità, per dare informazioni sulle possibilità del territorio ed orientare alla pratica sportiva. Quelli attivi sono 18. Inoltre Cip Toscana in collaborazione con la Scuola dello Sport del CONI Regionale e l'Università degli Studi di Firenze (Facoltà di Scienze Motorie) hanno avviato i Corsi FormHabile, rivolti agli operatori degli sportelli.

Nel 2008, promosso dalla Regione e gestito dalla Sds Fiorentina Nord-Ovest, nasce il CRID, il Centro Regionale di Informazione e Documentazione per l'accessibilità, con lo scopo di sperimentare tutta una serie di attività in materia di accessibilità e di superamento delle barriere. Tra le attività del CRID, che ha la sede presso la Scuola Nazionale Cani Guida per ciechi di Scandicci: raccolta e diffusione di informazioni; counseling, sia a persone con disabilità per la gestione degli spazi domestici che a coloro che gestiscono strutture aperte al pubblico per renderle accessibili; consulenza ai Comuni per la stesura dei PEBA; formazione; coordinamento delle attività sul territorio per individuare strategie e strumenti per una reale diffusione della cultura dell'accessibilità e per l'inclusione delle persone con disabilità.

Il Progetto Regionale Autismo prevede, a partire dal 2008, la realizzazione della rete integrata di servizi per la diagnosi precoce e la cura e, dal 2014, la collaborazione tra istituzioni scolastiche e dell'ambito socio-sanitario per l'inclusione scolastica e azioni integrate per orientamento, formazione e lavoro. La Regione, per la presentazione da parte delle Asl di progetti sperimentali destinati a riqualificare e potenziare gli interventi e garantire risposte assistenziali appropriate ed adeguate ai bisogni ha messo a disposizione 1,4 milioni di euro per il 2014 ed il 2015.

Per il progetto regionale Vita Indipendente, nato per garantire ai disabili gravi l'indipendenza della propria vita, evitando il ricovero nelle residenze assistite, la Regione ha progressivamente aumentato le risorse: dai 2 milioni di euro del 2009 è passato ai 9 del 2014, confermati anche per 2015 e 2016.

Con legge regionale, la 66 del 2008, la Regione ha istituito il fondo regionale per la non autosufficienza, nell'ambito del progetto per l'assistenza continua alla persona non autosufficiente. A partire dal 2008 c'è stato un forte incremento dell'assistenza domiciliare, diretta ed indiretta. Nel 2009, primo anno di assegnazione del fondo, l'incremento percentuale rispetto al 2008 è stato di circa il 70%; negli anni a seguire, a parità di risorse assegnate, l'incremento ha registrato un trend più graduale a conferma della stabilizzazione della presa in carico della popolazione anziana ultrasessantacinquenne e della copertura del bisogno presente sui territori. Dal 2008 al 2014 lo stanziamento regionale è stato di quasi 500 milioni di euro.

Per l'eliminazione delle barriere architettoniche in edifici o spazi pubblici, in seguito a bando del 2013 da 3 milioni di euro, sono stati approvati 85 interventi (interventi di riqualificazione di edifici e spazi; acquisto e messa in opera d'impianti ed attrezzature idonee a favorire l'accessibilità e la fruibilità degli edifici e degli spazi; adeguamento di postazioni di lavoro a seguito di assunzioni protette). Beneficiari: Comuni (in massima parte), Aziende sanitarie, Asp, Province, Unioni di Comuni. Molti interventi prevedono l'abbattimento delle barriere in scuole, musei, edifici comunali, centri storici. Invece per l'abbattimento di barriere architettoniche in alloggi ERP nel 2012 sono stati messi a disposizione 2,1 milioni di euro e attualmente i lavori sono in corso di realizzazione con l'utilizzo di circa un quarto delle risorse.

Dal 2008 vengono erogati ausili ad alta tecnologia, tra i quali puntatori oculari, a persone con gravissime disabilità con l'obiettivo di agevolarne e incentivarne la comunicazione interpersonale e la possibilità di mantenere una soddisfacente vita di relazione anche nelle fasi più acute e invalidanti della patologia. Ogni anno, dal 2008, la Regione mette a disposizione da un minimo di 350 mila ad un massimo di 500 mila euro. Si tratta di importantissimi ausili per la comunicazione interpersonale non compresi attualmente nei LEA.

Per le persone affette da SLA è stata avviata, dal 2009, una sperimentazione di interventi a sostegno della funzione assistenziale domiciliare. Grazie a questo progetto è stata assicurata la presenza quotidiana di un care-giver dedicato, in alternativa al ricovero residenziale o semiresidenziale in struttura sanitaria o sociosanitaria. Alle persone residenti in Toscana in situazione di non autosufficienza, assistite presso il proprio domicilio, viene erogato un assegno di cura mensile di 1.650 euro. Nel 2009 e 2010 la Regione ha stanziato 4 milioni di euro; dal 2011 l'intervento è finanziato con risorse del Fondo Nazionale per la Non autosufficienza. Tutto ciò permette di dare assistenza domiciliare a oltre 180 persone l'anno.

Con il Fondo regionale per l'occupazione dei disabili (18 milioni di euro tra 2009 e 2013) sono stati erogati contributi a 140 disabili nel biennio 2012-2013 ed effettuati (con i benefici della L.68/99) oltre 5600 avviamenti tra il 2010 ed il 2013.

Per l'inclusione di studenti disabili iscritti alle scuole secondarie di secondo grado (trasporto scolastico e assistenza socio educativa ) i contributi regionali erogati a enti locali dal 2012 ad oggi ammontano a 4,5 milioni di euro.

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