Demolizioni navali in Toscana, la prima doveva essere Costa Concordia

Il relitto spiaggiatosi all'Isola del Giglio è stato completamente demolito a Genova

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 settembre 2016 16:48
Demolizioni navali in Toscana, la prima doveva essere Costa Concordia

Saranno mostrate domani ai toscani le immagini dello stato dell'area e il rendering del nuovo polo nazionale destinato a far crescere un'area in grave crisi economica.Sembra un brutto scherzo del destino ma proprio all'indomani del definitivo smantellamento della Concordia, Piombino, che avrebbe dovuto accogliere e smantellare la nave capitanata da Francesco Schettino, avvia le procedure per poter diventare un polo per la demolizione.Nel giugno 2014 l'ipotesi che Piombino potesse occuparsi del relitto naufragato più famoso della cronaca contemporanea"Per la demolizione del relitto o si prende in considerazione anche Piombino o tutta la Toscana si metterà di traverso" tuonava Enrico Rossi. Il presidente toscano batteva i pugni sul tavolo "Molti i commenti festosi e le descrizioni preventive sulla sorta di spettacolo che dovrebbe svolgersi a Genova con il relitto della Costa Concordia, dimenticando persino che si è trattato di una tragedia.

Noi in Toscana non possiamo dimenticarlo, e prima di tutto non possono il volontariato e la gente del Giglio che ha prestato i primi soccorsi ai naufraghi in quella notte del 13 gennaio 2012. Quanto al fatto poi che la destinazione debba essere per forza Genova, allo stato delle cose appare solo un desiderio: deve essere chiaro che noi non consentiremo a nessuno di mettere a rischio l'ambiente marino con operazioni che non garantiscano il massimo della sicurezza".

Diceva ancora Rossi nell'estate del 2014 "Andare a Genova implica un viaggio lungo diversi giorni; la nave dovrà passare per tutto il Mar Tirreno e attraversare il Santuario dei cetacei rimanendo al largo senza possibilità di riparo in alcun porto, qualora dovessero cambiare le condizioni meteorologiche. La nave verrebbe attraccata ad una banchina a Voltri con il fondale intorno a 20 metri, dove verrebbero eseguite buona parte delle opere di smantellamento. Se questo fosse vero, ma non abbiamo ancora le carte, mi domando per quale pregiudizio o per quali interessi non si voglia prendere in considerazione l'ipotesi di Piombino".

Il presidente toscano evidenziava il fatto che "A settembre Piombino sarà pronta, potrà essere in condizioni migliori di Genova Voltri e avrà una banchina a cui attraccare la nave con un fondale di 20 metri, dove potranno essere eseguite le stesse opere di demolizione. Ma la differenza tra Genova e Piombino è sostanziale: Piombino è molto più vicina al Giglio di circa un quarto e i rischi ambientali verrebbero ridotti di altrettanto.

A queste obiezioni dovrà essere data una risposta seria".I toscani avrebbero poi seguito in diretta televisiva ed assieme al resto del mondo, il viaggio della Concordia verso Genova. Intanto la Toscana soffre una crisi nera. L'assessore al lavoro Cristina Grieco, insieme al consigliere del presidente Gianfranco Simoncini, ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di Piombino che hanno chiesto rassicurazioni sulla copertura del contribuito previsto ad integrazione del reddito dei lavoratori che aderiscono ai contratti di solidarietà relativamente ad accordi siglati entro il 5 di agosto 2015.

L'assessore Grieco ha riconfermato l'impegno preso dal presidente Rossi, ricordando che la giunta ha già presentato la proposta di delibera della variazione di bilancio con la quale poi si renderanno disponibili le risorse per la riapertura del bando, prevista entro il mese di ottobre. L'erogazione dell'integrazione da parte della Regione avverrà nei primi mesi del 2017. Il contributo, ha spiegato l'assessore, varrà per i lavoratori di tutte le imprese del sistema produttivo toscano che ne hanno diritto, trovandosi in analoghe situazioni.Domani nella Sala Pegaso di Palazzo Sacrati Strozzi in piazza Duomo a Firenze, la firma dell'atto di concessione da parte dell'Autorità portuale delle aree del nuovo porto di Piombino alla Pim (Piombino industrie marittime), primo e decisivo atto che permetterà la realizzazione di un polo dedicato alla demolizione, al refitting e alla costruzione di navi.

L'atto sarà firmato dal commissario straordinario dell'Autorità portuale di Piombino e dal presidente di Pim, Piero Neri, alla presenza del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che è anche coordinatore degli accordi di programma per l'area di crisi complessa di Piombino e commissario per i lavori di ammodernamento del porto. Saranno presenti tra gli altri il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani, e l'amministratore delegato di Pim, Ferdinando Garrè.

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