Demanio idrico: rateizzazione del pagamento oneri e canoni

Valter Tamburini Presidente CNA Toscana: “Un provvedimento importante per le imprese, soprattutto le piccole, messe in forte difficoltà dagli aumenti spropositati dei canoni”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 dicembre 2016 12:28
Demanio idrico: rateizzazione del pagamento oneri e canoni

 Dopo il documento inviato alla Regione da CNA Toscana unitamente alle altre organizzazioni economiche con la quale si chiedeva per gli oneri sulle concessioni e i canoni del demanio idrico una revisione complessiva del sistema tariffario, una rateizzazione e proroga dei pagamenti, questa mattina, nel corso di un incontro con gli assessori regionali Vittorio Bugli e Federica Fratoni è stato raggiunto un accordo che prevede:

- i canoni del demanio idrico (sia pozzi che beni demaniali) in scadenza al 31/12/2016 vengono rateizzati in due tranche: 50% al 31/12/2016 e l’altro rimanente 50% al 30/04/2017

- posticipo al 28/02/2017 (invece che al 31/12/2016) della possibilità da parte delle imprese di chiedere le riduzioni (25%) previste dalla norma per il canone 2017

- conferma di quanto già stabilito in precedenza per gli ormeggiatori che hanno un utilizzo stagionale delle concessioni (rateizzazione dei canoni 2016 e 2017 in 5 anni)

- impegno da parte della Regione a riaprire nei primi mesi del 2017 il tavolo di concertazione con le categorie economiche sulla normativa regionale per il demanio idrico e in particolare per una revisione dei canoni 2017.

Non viene invece rateizzata l’imposta sulle concessioni, poiché non è previsto dalla legislazione regionale e pertanto le imposte sulle concessioni dovranno essere versate entro il 31/12/2016 nelle misure previste dalla legge, vale a dire il 50% nel 2016 e il 25% nel 2017 per i canoni su beni demaniali e ormeggi e del 10% sui prelievi di acque da pozzi.

Commenta il Presidente CNA Toscana, Valter Tamburini: “La rateizzazione è un provvedimento importante per le imprese, soprattutto le piccole, messe in forte difficoltà dagli aumenti spropositati dei canoni. L’impatto sulle imprese di questo inaspettato pagamento sarebbe stato molto pesante”.

I canoni infatti per molte attività sono aumentati in maniera considerevole, anche raddoppiati e quadruplicati, passando per qualche piccola attività come ad esempio una tintolavanderia da poco meno di mille euro a oltre tremila euro!

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