​Decesso per setticemia alle Scotte, 28 indagati

Mugnai (FI): "Davvero in sala c’era il figlio del direttore generale del policlinico?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2015 15:01
​Decesso per setticemia alle Scotte, 28 indagati

"E’ vero che, come riporta la stampa, in sala operatoria c’era un professionista figlio del direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria di Siena? E quali sono le descrizioni del rischio clinico sul decesso accaduto? Quanti interventi di chirurgia robotica per il trattamento del tumore alla prostata sono stati eseguiti nel 2014 e nel 2015?" con queste tre domande che il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Forza Italia) interviene all’indomani della notizia dei 28 indagati per il decesso per setticemia, avvenuto il 23 ottobre scorso, di un paziente in fase post operatoria.

Sulla vicenda, Mugnai ha appena depositato un’interrogazione a risposta scritta: "A quanto si apprende dalla stampa odierna – scrive nella premessa del suo atto citando i riferimenti per esteso – sul policlinico delle Scotte si sarebbe abbattuta una tegola giudiziaria che vedrebbe coinvolti il Direttore generale, suo figlio medico a convenzione con l’Azienda Ospedaliero-universitaria oltre ad un’altra ventina di indagati per la morte di un sessantottenne in seguito ad intervento con robot e conseguente setticemia, lo scorso 23 ottobre. Letto quanto descritto sulla stampa dell’azione legale presentata dalla famiglia del paziente defunto per questo ennesimo caso di malasanità toscana – prosegue il capogruppo azzurro – si ritiene opportuno verificare le indagini di audit interno svolte dal rischio clinico relativamente al triste accaduto".

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