Dario Nardella: volete libera piazza dei Ciompi, o largo Annigoni?

Il sindaco di Firenze alla maratona dell'ascolto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 maggio 2016 21:42
Dario Nardella: volete libera piazza dei Ciompi, o largo Annigoni?

(DIRE) Firenze, 24 mag. - Una piazza "effetto giardino" che ospiti un mercato dei fiori una volta a settimana o una volta ogni due settimane; oppure libera, lastricata in pietra e arredata da alcuni e "leggeri" elementi arborei; altrimenti il ritorno degli antiquari, lo storico mercatino delle Pulci. Sono le tre opzioni che il sindaco di Firenze Dario Nardella ha elencato in occasione della maratona dell''ascolto organizzata per discutere con la cittadinanza sul futuro di piazza dei Ciompi.

La terza, la via classica, passerebbe dai vecchi accordi: bando pubblico e l''impegno degli ambulanti a pagarsi le strutture oggi demolite per via dell''amianto. Sulle prime due ipotesi, invece, il primo cittadino ha subito chiarito che servira'' il gioco dell''incastro, ovvero che gli ambulanti digeriscano piazza Annigoni, che da soluzione temporanea cosi'' si farebbe nuova casa. Anche perche'' spiega Nardella, largo Annigoni "ha gia'' una destinazione mercatale" ed ha da giocare una carta in piu'': un''intesa tra Comune e Camera di commercio che li'' finanzierebbero la realizzazione della gran parte del mercato, alleggerendo e di molto l''investimento degli antiquari.

Detto questo delle tre, la scelta della piazza giardino, pare quella piu'' in linea con il ''gusto'' di Palazzo Vecchio.

Il progetto, firmato da un architetto omonimo della piazza, Guido Ciompi, ha gia'' raccolto 600 firme: "Non esprimo gradimenti- confessa il sindaco-, anche se l''opzione sta in piedi: 600 cittadini sono un numero importante, per questo la cosa va presa con la massima considerazione". Certo, continua, non mancano le incognite: "L''ipotesi va approfondita dal punto di vista tecnico, la piazza dovra'' mantenere un minimo di vocazione mercatale e il mercato delle Pulci dovra'' spostarsi in piazza Annigoni". Detto questo, pero'', il sindaco rimanda al verdetto dei residenti convocati per la maratona dell''ascolto, a cui fa una promessa solenne: "Questa roba dello street food dentro piazza dei Ciompi non esiste. Ci metto la faccia, filmatemi, cosi'' se non mantengo la parola potrete offendermi. Inoltre non sono previste concessioni per nuovi dehors. Avete la mia parola".

"Pregare e'' un sacrosanto diritto. Essere costretti a farlo nel marciapiede pero'' puo'' creare problemi di convivenza con il resto di piazza dei Ciompi". Per questo il sindaco Dario Nardella la prossima settimana incontrera'' Izzedin Elzir, imam di Firenze e presidente dell''Ucoii. In questa fase di riqualificazione dello slargo e'' necessario, spiega il primo cittadino durante la maratona dell''ascolto incentrata sull''area dei Ciompi, "trovare una soluzione provvisoria".

Quello di piazza dei Ciompi "e'' il mercatino delle pulci piu'' antico d''Italia. Chiediamo all''amministrazione di mantenere gli impegni presi con gli antiquari". Ovvero "riqualificare la piazza" per poi "farci tornare le botteghe storiche". A dirlo e'' Marco Stella, coordinatore di Forza Italia Firenze e vicepresidente del Consiglio regionale toscano. Anche perche'' il "senso di responsabilita'' degli operatori, che si sono dichiarati disponibili a contribuire economicamente alla riqualificazione del mercato".

Quegli stessi commerciati, prosegue Stella, "a cui e'' stato detto che una volta finita la bonifica delle strutture, sarebbero potuti tornare ai Ciompi; ora si parla di piazza Annigoni come sistemazione definitiva: non e'' serio fare promesse e poi non mantenerle". Lo slargo, infatti, "non puo'' diventare l''ennesima ''mangiatoia'', ma deve mantenere il suo profilo e la sua identita''". Allargando il discorso alla delicata situazione che sta vivendo il commercio ambulante in citta'', con Palazzo Vecchio deciso a formulare entro l''estate il nuovo bando per le nuove concessioni, il forzista attacca il sindaco Dario Nardella: "Invece di fare decaloghi dovrebbe schierarsi dalla parte degli ambulanti e contro la direttiva Bolkestein, che rischia di rovinare un comparto che produce ricchezza e posti di lavoro per migliaia di famiglie".

(Dig/ Dire)

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