Dalla scuola di Staggia ai Macchiaioli

A Seravezza, dal 5 luglio al 7 settembre, esposte le opere degli artisti che dalla seconda metà dell’Ottocento hanno rinnovato la pittura del paesaggio italiano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2014 17:46
Dalla scuola di Staggia ai Macchiaioli

FIRENZE - Rendere omaggio a quei pittori che, dal 1853 nelle campagne di Staggia (Si), abbandonarono l’approccio “accademico” al paesaggio per una visione più personale, intima e quotidiana della natura che culminerà poi nel movimento dei “macchiaioli”. Questo l’obbiettivo della mostra “Le vie del sole. 

La scuola di Staggia ed il paesaggio in Toscana fra Barbizon e la macchia” curata da Nadia Marchioni e organizzata dalla Fondazione Terre Medicee e dal Comune di Seravezza. Questi artisti, furono definiti informalmente nel 1873 da Telemaco Signorini come “Scuola di Staggia”. 

L’esposizione che si terrà nelle sale del palazzo mediceo di Seravezza, dal 5 luglio al 7 settembre, viene presentata giovedì 3 luglio alle 12, nella saletta Montanelli, a palazzo Panciatichi. All’incontro intervengono il consigliere regionale Eugenio Giani, il sindaco di Seravezza Ettore Neri, il direttore della Fondazione Terre Medicee Franco Carli e la curatrice Nadia Marchioni.

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