Crisi in Casa, affittasi stanza in mancanza del lavoro

Una vera e propria opportunità con cui arrotondare le entrate economiche a fine mese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2014 15:12
Crisi in Casa, affittasi stanza in mancanza del lavoro

Richieste in arrivo per Expo 2015. Chi arriverà in Italia, chi si sposterà di città in città ha già iniziato a cercare nel web una sistemazione adatta. Affittare una camera del proprio immobile in città come Milano, Roma, Firenze e Venezia, può diventare un vero e proprio business per famiglie, single e persone non più giovanissime che possono arrotondare le entrate economiche a fine mese.

I proprietari però non lo sanno, oppure hanno paura e ci sono ancora molti dubbi su come mettere a disposizione dei viaggiatori gli spazi di casa propria.BedyCasa, www.bedycasa.it, la piattaforma on line che permette a viaggiatori ed ospitanti di tutto il mondo di essere messi in relazione, dà qualche consiglio utile per farlo nel modo corretto.

Se il lavoro non c’è, affitto il mio alloggio! Tra chi è senza un’occupazione, chi guadagna troppo poco, e anche chi, avanti con l’età, cerca di integrare la pensione, è d'uso diventare ospitante mettendo a disposizione una camera.

In una città come Roma o Milano, in media un ospitante può riuscire a guadagnare 1250 euro all’anno; alcuni riescono ad arrotondare anche fino a 500 euro nette al mese.

“Se si ha una camera libera in casa perché non renderla disponibile mettendola in affitto a viaggiatori di passaggio, a studenti, a turisti, fare nuovi incontri, aumentando allo stesso tempo il proprio potere d’acquisto?”  -commenta Chiara Del Vecchio, country manager di BedyCasa - “Per esempio, per il Salone del Mobile di aprile, stiamo già da tempo ricevendo richieste di prenotazioni”.

La percentuale di coloro che sceglieranno di mettere in affitto una porzione del proprio immobile nei prossimi mesi crescerà del 50% rispetto allo scorso anno: “Stiamo assistendo, in particolar modo in Italia, ad una considerevole crescita degli annunci inseriti sul nostro portale - continua Chiara Del Vecchio - ogni anno il numero di nuovi iscritti raddoppia: dallo scorso anno ad oggi, le prenotazioni sono aumentate del 75%, l’offerta degli alloggi del 28%, gli iscritti del 145%”.

Dubbi su garanzie, contratti e sicurezza. “Riguardo agli aspetti fiscali relativi alle locazioni brevi, se ad affittare l'immobile, in genere ammobiliato, è una persona fisica, non è necessario aprire la partita Iva” - spiega Elena Marchetti, dottoressa commercialista titolare dello Studio Marchetti di Milano - “per gli affitti di breve periodo, cioè di durata complessiva nell’anno non superiore a 30 giorni, non c’è l’obbligo di registrazione in termine fisso, e ai fini della tassazione il locatore indica gli importi percepiti a titolo di canone di locazione (con esclusione quindi dei rimborsi per altre spese, ad esempio per le utenze) nella sua dichiarazione dei redditi. E' possibile valutare, qualora ne ricorrano le condizioni, la convenienza di tassare tali redditi mediante l'applicazione della cedolare secca”.

Quali sono i criteri per mettere in affitto uno o più camere di casa propria? "Proporre una parte della propria abitazione come alloggio temporaneo per il viaggiatore. Non avere precedente penali e civili. Assicurarsi che l’alloggio si trovi in una zona sicura. Offrire una o più camere ben tenute, pulite e confortevoli. Assicurarsi che il proprio alloggio sia conforme alle norme di sicurezza (in materia di incendi) e di igiene. Includere la colazione. Ammobiliare la zona riservata al viaggiatore. Osservare le regole basilari di cortesia per il proprio ospite. Ogni prenotazione da diritto a chi prende in affitto la camera di ottenere una ricevuta da parte dell’ospitante".

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