CPA-FI SUD: a rischio il destino dello storico centro popolare di Firenze

L'invito di sgombero rivolto al Sindaco dal Consiglio Comunale. La reazione dell'Assemblea degli occupanti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 marzo 2018 23:50
CPA-FI SUD: a rischio il destino dello storico centro popolare di Firenze

È di lunedì l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Firenze della risoluzione presentata da Forza Italia e Fratelli d’Italia che chiede lo sgombero del CPA-FI SUD. All'origine le parole di Barbara Balzerani, ospite dell’iniziativa organizzata sabato 17 marzo allo spazio di via Villamagna, che hanno spinto i consiglieri comunali della destra per chiedere la “liberazione” dell’immobile. Il gruppo consiliare del Pd ha votato la mozione presentata da Forza Italia e Fratelli d'Italia. In particolare durante la presentazione del romanzo della ex terrorista rossa, hanno suscitato grande stupore alcune sue parole dette a conclusione della serata.

"Scegliendo di dare seguito agli inviti della destra il Sindaco Nardella si prenderebbe la responsabilità politica di mettere in discussione tutto questo -riabatte Assemblea del CPA Fi-Sud- un'esperienza sganciata dalle logiche di mercato e di guadagno dove gli attivisti dopo le 8 ore di lavoro quotidiano o le ore di studio si prestano gratuitamente all'organizzazione delle varie iniziative che rilanciamo sin da ora: la presentazione del libro di Gianfranco Manfredi il 23 marzo, la giornata di Festa della Palestra popolare del 24 marzo, le manifestazioni in solidarietà con la resistenza kurda dei prossimi giorni, il 25 aprile della Firenze Antifascista in Santo Spirito e la Tre giorni di musica popolare. Il Cpa fi-sud evidentemente rappresenta un'esperienza scomoda, una voce fuori dal coro che la destra e il gruppo consiliare del pd vorrebbero mettere a tacere nonostante i 29 anni di storia e le migliaia di persone che hanno frequentato e frequentano il Centro Popolare: dalla mensa serale quotidiana, alle mille iniziative di solidarietà internazionale e di sostegno ai lavoratori, alle lotte contro la speculazione e per la difesa dei nostri territori.

Cinema, teatro, palestra popolare con decine e decine di atleti tra boxe, karate e minibasket, Ciclofficina Popolare, Mediateca e sale prove per i gruppi, centro di documentazione e libreria, sala concerti oltre alla costante presenza della Comunità Cingalese.".

Il Partito dei CARC esprime piena solidarietà ai compagni e alle compagne del CPA-FI Sud e invita tutte le forze politiche cittadine, i sindacati e l’associazionismo di base a fare altrettanto: "Perché stare con il CPA significa stare con la classe operaia e le masse popolari di questo territorio! Stare con il CPA significa schierarsi a favore di una realtà che promuove il protagonismo delle masse popolari, l’attivismo di tanti giovani che questa società condannerebbe a essere esuberi, significa stare con una realtà che tiene alta la bandiera del movimento comunista, popolare e antifascista e che aggrega sotto quella bandiera la parte sana e attiva di questa città".

“Apprendiamo con soddisfazione-afferma Jacopo Alberti, Consigliere regionale della Lega-la notizia che l’amministrazione comunale di Firenze, abbia finalmente deciso di sgomberare un immobile sito in Via Villamagna.” “A tal proposito-precisa il Consigliere-nel dicembre scorso, avevo presentato una specifica interrogazione in merito, in cui chiedevo di riconvertire la stessa struttura in un idoneo presidio sanitario.” “La risposta avuta, tanto per cambiare, in puro stile burocratichese -sottolinea Alberti-pone in evidenza come il tutto sia stato costruito in prossimità dell’argine dell’Arno e quindi potenzialmente a rischio esondazione, con tutte le conseguenze del caso.” “Ma come-precisa l’esponente leghista-prima c’era una scuola e tutto andava bene; ora che si propone di collocare un punto sanitario, ci si accorge della vicinanza col fiume cittadino?” “Insomma-conclude sarcasticamente Jacopo Alberti- visto lo sgombero, almeno quelli del centro sociale non rischieranno più di andare a mollo…”

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