Covid-19, Nardella: “Cauto ottimismo ma non abbassiamo la guardia"

Il sindaco di Firenze: "Se siamo arrivati a questo punto è perché siamo stati rigorosi e attenti". Oggi la Conferenza permanente sulla sanità dell’area fiorentina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 novembre 2020 18:33
Covid-19, Nardella: “Cauto ottimismo ma non abbassiamo la guardia

“I dati dei contagi nell’area metropolitana fiorentina oggi ci permettono di essere cautamente ottimisti ma attenzione, non dobbiamo abbassare la guardia: se siamo arrivati a questo punto è perché siamo stati rigorosi e attenti e dobbiamo ringraziare la Asl Toscana Centro, l’azienda ospedaliera di Careggi e l’Univesità di Firene per il grando sforzo in termini di risorse umane e organizzative”. Così il sindaco Dario Nardella, al termine della seconda riunione della Conferenza permanente sulla sanità dell’area fiorentina.

Alla conferenza hanno preso parte oltre al sindaco Dario Nardella il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, il direttore generale Asl Paolo Morello Marchese, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Careggi Rocco Damone e la dottoressa Paola Barbacci per l’Azienda Ospedaliera-Universitaria Meyer il prorettore area medico-sanitaria dell’Università di Firenze Fabio Marra, oltre al coordinatore, il consigliere speciale Nicola Armentano.

“Il presidente Giani ci ha fornito importanti rassicurazioni sul fronte del trasporto pubblico locale, confermandoci che sarà attento alle esigenze del comune capoluogo e della città metropolitana dove si concentrerebbero gran parte dei problemi degli studenti in caso di riapertura delle scuole superiori”, ha detto poi il sindaco.

Un altro tema che è stato affrontato è quello relativo ai positivi asintomatici. Una circolare del Ministero della Salute ha disposto che le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di da almeno una settimana, possono interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. “Abbiamo ricevuto però da diversi mondi, ad esempio quello dello sport, diverse segnalazioni su questo aspetto su cui restano dei punti da chiarire, soprattutto per quanto riguarda il rientro al lavoro, in particolare in situazioni a rischio.

– fa presente Nicola Armentano – Sarebbe necessario individuare la modalità migliore per mettere in sicurezza cittadini, lavoratori e datori di lavoro, nello sport come nei più svariati settori, trascorsi questi 21 giorni, dando risposte chiare e omogenee sulla questione”. “Abbiamo posto anche il tema del personale infermieristico sul quale la Regione ha preso importanti provvedimenti e abbiamo apprezzato la disponibilità manifestata dal professor Marra a aumentare l’offerta formativa per aumentare a sua volta le figure a disposizione– prosegue Armentano - Importante lo sforzo fatto sul tracciamento.

Grazie infine a medici, infermieri e a tutti coloro che sono in campo per fronteggiare l’emergenza”.

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