Consiglio Regionale: insediate le commissioni istituzionali e d’inchiesta

‘Forteto bis’: polemica sulla nomina di Bambagioni. Tommaso Fattori eletto presidente della Europa: “la Regione si faccia capofila della lotta all’austerità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 settembre 2015 22:32
Consiglio Regionale: insediate le commissioni istituzionali e d’inchiesta

Firenze –È stato il presidente del Consiglio, Eugenio Giani, a convocare in sala Gonfalone le commissioni istituzionali e di inchiesta che nel pomeriggio di oggi, mercoledì 9 settembre, si sono insediate procedendo all’elezione dei rispettivi Uffici di presidenza.

Presidente della Commissione istituzionale “per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera”, all’unanimità, è stato eletto Antonio Mazzeo(Pd); vicepresidente Enrico Cantone (M5S), vicepresidente segretario Alessandra Nardini (Pd). Fanno parte della Commissione per la maggioranza, oltre a Mazzeo e Nardini, i consiglieri pd Gianni Anselmi, Stefano Baccelli, Giacomo Bugliani, Francesco Gazzetti, Ilaria Giovannetti, Leonardo Marras, Andrea Pieroni. Quali componenti di minoranza, oltre a Cantone, i consiglieri Tommaso Fattori (Sì Toscana a Sinistra), Irene Galletti (M5S), Giacomo Giannarelli (M5S), Elisa Montemagni (Lega Nord), Roberto Salvini (Lega Nord), Marco Stella (Forza Italia).

Si è insediata a seguire la Commissione d’inchiesta “finalizzata alla individuazione e analisi delle responsabilità politiche e istituzionali relative alla vicenda del Forteto”, composta dai consiglieri Jacopo Alberti (Lega Nord), Paolo Bambagioni (Pd), Giovanni Donzelli (FdI), Stefano Mugnai (FI), Andrea Quartini (M5S) e Paolo Sarti (Sì Toscana a Sinistra). Presidente è stato eletto, a maggioranza, Paolo Bambagioni (Pd), vicepresidente Giovanni Donzelli (FdI), vicepresidente segretario Andrea Quartini (M5S).

Hanno votato contro Mugnai (Forza Italia), Alberti (Lega Nord) e Quartini (M5S). Si è astenuto Sarti (Sì Toscana a Sinistra). «Quale autorevolezza per una Commissione d’inchiesta che indaga sui comportamenti di istituzioni governate quasi del tutto e quasi sempre dal Pd e la cui presidenza è del Pd? Quanto accaduto oggi in Commissione ‘Forteto bis’ da parte della maggioranza altro non è che l’ennesimo atto di arroganza istituzionale»: così il Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai a margine della seduta di insediamento della Commissione regionale d’inchiesta che – su iniziativa dello stesso Mugnai e mandato unanime di tutti i consiglieri di tutti i gruppi – dovrà verificare eventuali responsabilità politiche e istituzionali sulla vicenda Forteto che proprio oggi, tra l’altro, compie un importante passo avanti con il deposito delle motivazioni per la sentenza con cui il tribunale di Firenze ha condannato ‘Il Profeta’ Rodolfo Fiesoli e gli altri vertici della comunità per maltrattamenti e abusi ai danni dei minori lì affidati. «Le motivazioni diffuse poche ore fa – commenta Mugnai – mostrano una evidente coincidenza di contenuti con i raccapriccianti esiti della prima Commissione di inchiesta sugli affidi al Forteto da me presieduta.

Segno che quello dei commissari di ogni schieramento fu in quell’occasione un lavoro autorevole, assolutamente oggettivo. Oggi invece – afferma Mugnai che nel corso della seduta ha proposto il Capogruppo di Fdi Giovanni Donzelli come Vicepresidente dell’organismo – fatta salva la assoluta stima verso il collega Bambagioni che è stato tra i protagonisti di quel lavoro, faticoso sia emotivamente che politicamente, comunque con la sua arroganza il Pd mina in partenza la possibilità di conseguire un risultato altrettanto cristallino e credibile.

Non foss’altro che per quanto recitano proprio le motivazioni della sentenza di condanna che parlano a chiare note di come il sistema pubblico, tra politici e giudici, abbia “mantenuto costantemente aperta una linea di credito illimitata” verso Il Forteto nonostante gli arresti, prima nel 1978 e poi nel 2012, dei vertici della cooperativa e della comunità, garantendo “sovvenzioni e sostegno istituzionale”». La Lega Nord Toscana esprime il totale dissenso in merito alla nomina di Paolo Bambagioni alla Presidenza della Commissione che dovrà indagare sul caso Forteto.

"Siamo assolutamente in disaccordo con questa improvvida decisione-afferma Jacopo Alberti, consigliere regionale e membro della stessa Commissione- poichè è una chiara anomalia che tale delicato ruolo venga gestito dalla maggioranza che governa la Toscana". "Un evidente segnale-prosegue Alberti- di come il Pd voglia affossare tale inchiesta che, viceversa, dovrebbe essere trattata con particolare perizia e celerità, affinchè eventuali responsabilità politiche vengano fatte emergere alla luce del sole".

"Come Lega Nord Toscana- conclude il consigliere Alberti- vigileremo con la massima attenzione e determinazione, non permettendo che, quanto accaduto al Forteto, passi in secondo piano o, addirittura venga nascosto ad arte".

La Commissione di inchiesta “in merito alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e alla Banca Monte dei Paschi di Siena. I rapporti con la Regione Toscana” è composta dai consiglieri Claudio Borghi (Lega Nord), Giovanni Donzelli (FdI), Tommaso Fattori (Sì Toscana a Sinistra), Giacomo Giannarelli (M5S)e Leonardo Marras (Pd). All’unanimità sono stati eletti presidente Giacomo Giannarelli (M5S), vicepresidente Leonardo Marras(Pd), vicepresidente segretario Claudio Borghi (Lega Nord).

La Commissione istituzionale “per le politiche europee e gli affari internazionali” è composta per la maggioranza dai consiglieri pd Massimo Baldi, Fiammetta Capirossi, Elisabetta Meucci, Alessandra Nardini, Enrico Sostegni e Valentina Vadi. E dai consiglieri di minoranza Claudio Borghi (Lega Nord), Tommaso Fattori (Sì Toscana a Sinistra), Irene Galletti (M5S) e Roberto Salvini (Lega Nord). All’unanimità, è stato eletto presidente Tommaso Fattori (Si Toscana a Sinistra), vicepresidente Elisabetta Meucci (Pd), vicepresidente segretario Roberto Salvini (Lega Nord). Il presidente del Consiglio Regionale Giani ha motivato la proposta, che ha messo d’accordo la maggioranza e tutte le opposizioni, anche per la “lunga esperienza in campo europeo” di Fattori, che è stato portavoce del Forum Sociale Europeo, consulente del Consiglio d’Europa a Strasburgo per progetti di coesione sociale e lotta alla povertà e ultimamente ambasciatore per la prima “iniziativa dei cittadini europei” arrivata con successo sul tavolo della Commissione a Bruxelles, sul diritto umano all’acqua. “Occorre sprovincializzare il dibattito politico”, ha dichiarato Fattori, “la Toscana deve ritagliarsi un ruolo politico internazionale e farsi capofila delle regioni europee schierate contro l'austerità, per chiedere un vero piano speciale per gli investimenti e per il lavoro.

Spero che su questo il PD toscano possa fare finalmente un gesto coraggioso per andare nella direzione giusta, dopo anni in cui la Toscana è stata ferma a subire i tagli del governo nazionale e di Bruxelles, accettando le politiche di austerità. Le regioni sono oggi in grado, se unite a livello internazionale, di contare molto”. Conclude Fattori “troppo spesso le assemblee elettive e le commissioni sono svilite o svuotate e i poteri vengono concentrati negli esecutivi. Farò lavorare la commissione, assieme alle colleghe e i colleghi, il più possibile”.

“Fra le prime questioni che affronteremo? Il TTIP, il trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti: la commissione e il consiglio regionale devono essere coinvolti, per opportuno parere, prima di accogliere ed approvare testi e trattati internazionali che potrebbero impattare negativamente sull’economia e l’agricoltura regionale, piuttosto che valorizzarne le opportunità”.

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