Confconsumatori apre una sede ad Arezzo in attesa del processo penale contro gli ex dirigenti Bpel

Enrico Rossi sulle Bcc: "Riforma sì, ma salvaguardia del ruolo territoriale". Mps, morte David Rossi, Gelli (Pd): “A tre anni di distanza ancora nessuna verità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 marzo 2016 19:24
Confconsumatori apre una sede ad Arezzo in attesa del processo penale contro gli ex dirigenti Bpel

Il processo penale si aprirà al tribunale di Arezzo il prossimo 13 aprile. Alla sbarra in questo primo procedimento, ci saranno Fornasari Giuseppe, Bronchi Luca e Canestri David rispettivamente Presidente, Direttore Generale e Dirigente centrale Pianificazione rischi di Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio con le accuse, per adesso, di aver omesso di comunicare fatti determinanti sulla situazione economica della banca del 2012 e di aver impedito il controllo da parte delle autorità di vigilanza, Banca d'Italia e Consob, traendo così in inganno centinaia di risparmiatori.

La Federazione Toscana della Confconsumatori, dalla prossima settimana, disporrà di uno sportello ad Arezzo. Il recapito per il momento è fissato in Via della Fonte Veneziana 10 presso l’Avv. Antonio Mastrota che, il presidente Regionale Marco Festelli, ha nominato quale referente locale. Il numero di telefono cui i cittadini interessati possono rivolgersi è 0575/080272 cell. 3392894148. Per contatti a mezzo e mail è possibile rivolgersi all’indirizzo toscana@confconsumatori.itPer il momento il punto di assistenza è aperto alla cittadinanza tutti i mercoledì dalle ore 15 alle ore 17,00.

La Confconsumatori ha avviato le prime due cause civili (rappresentando 113 risparmiatori) contro la Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio per il risarcimento dei danni (per circa 3 milioni di euro) conseguente alla violazione degli articoli 21,22,23 TUIF nella fase di vendita delle obbligazioni subordinate della BPEL (azzerate dalla Banca d’Italia). Entro la prossima udienza del 13 aprile l’associazione ha inoltre intenzione di chiedere la costituzione in giudizio, come parti civili, di centinaia di risparmiatori toscani.

 ”In pochi mesi, ai nostri sportelli, si sono rivolti ‎moltissimi cittadini pratesi rimasti vittima della Popolare di Vicenza e dell'Etruria" precisa il presidente provinciale Marco Migliorati. "Per i primi stiamo terminando di esaminare le singole posizioni per poi procedere in Tribunale, per i secondi si apre la possibilità di costituirsi parte civile e con gli avvocati dell'associazione a livello regionale, diamo la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni subiti nel processo penale". Per azionisti e obbligazionisti della Popolare dell’Etruria c’è quindi tempo fino all’inizio di aprile per procedere.

"La crisi si risolve anche e soprattutto facendo ripartire gli investimenti pubblici e anche quelli delle imprese e dei cittadini. In Toscana abbiamo perso dalla fine del 2008 ad oggi qualcosa come oltre 40 miliardi di euro di investimenti. A livello nazionale significano circa 700 miliardi. Se davvero si vuole creare occupazione è indispensabile operare in modo più rapido sul piano degli investimenti pubblici e privati. In caso contrario la ripresa sarà lenta e anche sul piano della crescita di posti di lavoro non avremo risultati soddisfacenti.

Sono convinto che su questo terreno si possa è si debba fare di più". E' quanto affermato ieri dal presidente Enrico Rossi intervenendo al convegno Le banche e il piano Juncker: il ruolo del credito cooperativo, svoltosi al teatro Pietro Mascagni di Chiusi con la partecipazione del vicepresidente della BEI Dario Scannapico, di Pietro Russo della Corte dei Conti europea e di Mara Moretti, presidente della Banca Valdichiana, organizzatrice dell'incontro. Proprio a proposito delle banche di credito cooperativo, Rossi ha sottolineato che "hanno svolto negli anni passati, nel momento della massima stretta creditizia, un ruolo importantissimo in particolare per le piccole medie imprese.

Aggiungo che è giusto riformarle, però attenzione a mantenere la mutualità che rappresenta il valore fondamentale di questa strumenti del credito. E attenzione anche a mantenere l'autonomia nel rapporto con i territori. Le Bcc hanno svolto un ruolo di salvaguardia per le comunità, questo sistema di mutualità è il modo pulito in cui i cittadini si mettono insieme e decidono di condividere gli utili. Un sistema di raccolta del denaro che serve alle famiglie e sostiene le economie dei territori". "Organizzeremo presto un incontro con la Bei, di cui devo sottolineare il ruolo svolto a favore di Livorno grazie ai 91 milioni di euro indirizzati sul porto per aiutare la crescita verso il ruolo europeo che può svolgere – ha aggiunto – grazie allo sviluppo della darsena Europa, ma soprattutto organizzando al meglio la logistica del territorio coordinando il traffico ferroviario e viario per lo scambio di merci e passeggeri.

Noi abbiamo speso tutti i fondi strutturali dimostrando una efficace capacità di spesa, ora la Regione è pronta a cogliere dalla Bei anche i suggerimenti per entrare al meglio nel piano Juncker. E sfruttarne tutte le potenzialità di rilancio degli investimenti a livello territoriale". Il presidente ha poi ringraziato il sindaco di Chiusi Juri Bettolini per l'ottimo lavoro sul piano strutturale "buon esempio a tutela di ambiente e interessi cittadini nell'ambito delle norme a tutela del territorio varate dalla Regione, dimostrando che è possibile lavorare bene nella direzione che abbiamo voluto dare a salvaguardia del territorio, dove è pronto il nuovo ruolo per consorzi riformati.

La ripresa oggi si gioca anche sulla ripresa edilizia, un volano fondato sulla rigenerazione urbana; troppi pezzi di abitato in città grandi e piccole sono da recuperare con effetti benefici sull'insieme dell'economia".

“A tre anni di distanza dalla morte di David Rossi non è ancora stata data una risposta ai parenti e agli amici di cosa possa essere davvero successo quella sera. Serve verità”. E’ quanto dichiarato da Federico Gelli, deputato Pd su David Rossi, l’ex capo area comunicazione della Banca Mps precipitato dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni la sera del 6 marzo 2013. “Ho presentato in passato già due interrogazioni al Ministro della Giustizia e dell’Interno – aggiunge Gelli - senza ottenere alcun riscontro. E’ giusto far luce su questa tragica vicenda cercando di chiarire una volta per tutte i rapporti di lavoro che Rossi avrebbe avuto e a quale titolo con il Ministero dell’Interno secondo quanto fu affermato dalla trasmissione Report che fece riferimento ad un suo ufficio. Ci sono evidentemente ancora molte zone d’ombra sul caso. La famiglia di Rossi non può e non deve aspettare oltre. Serve la verità, qualunque essa sia”.

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