Comunicazione del sindaco Dario Nardella lunedì sul Maggio Musicale Fiorentino

Razzanelli (FI): "Per il PD non si può parlare di Islam in Consiglio comunale"‏‎

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 novembre 2014 17:46
Comunicazione del sindaco Dario Nardella lunedì sul Maggio Musicale Fiorentino

Sarà il Maggio Musicale Fiorentino l’argomento principale del prossimo consiglio comunale. La seduta, come di consueto a partire dalle 14,30 nel Salone de’Dugento, si aprirà con le comunicazioni e le domande di attualità da parte dei consiglieri. A seguire, a prendere la parola per la comunicazione sul Maggio Musicale Fiorentino sarà il sindaco Dario Nardella. Nessuna delibera al voto, a chiudere l’ordine dei lavori della seduta saranno dunque le numerose interrogazioni (ben 20, di cui una presentata da consiglieri PD e 19 dalle opposizioni) e tre mozioni."Bocciata la mia richiesta di proiettare lunedì un documentario coi numeri della presenza islamica in Occidente.

Ma a due passi da noi c’è una guerra di Religione e chiudere gli occhi è da irresponsabili”. "Alla fine è prevalsa la volontà del PD che in conferenza di capigruppo ha preferito bocciare le mia richiesta di proiettare in consiglio comunale un documentario realizzato da una tv tedesca che analizza i dati della presenza islamica in Europa e il conseguente influsso sulla nostra cultura. Ma silenziare un dibattito su questo tema significa chiudere gli occhi davanti a ciò che sta accadendo nel mondo, minacciato dall'Isis e da altri fondamentalisti fanatici, con un allerta massimo per possibili attentati anche nel nostro Paese, con Papa Francesco come obiettivo di questi criminali che hanno come unico scopo di distruggere la nostra civiltà".

Questa la dichiarazione del consigliere di Forza Italia Mario Razzanelli. "Da anni assistiamo a politiche buoniste nei confronti dell’immigrazione – ha aggiunto l'esponente di Forza Italia – che esasperano i disagi, non li risolvono. Noi crediamo che ormai sia giunta l'ora di adottare soluzioni diverse. Innanzitutto, questa gente va aiutata nei loro paesi. Ciò che accade oggi a Tor Sapienza a Roma, come in tutti gli altri ghetti creati in Italia è tutto fuorché civile. La verità è che non abbiamo posti di lavoro da dare agli immigrati, diamo loro assistenza ma questo non basta ovviamente, perché non siamo in grado di dar loro opportunità di crescita, immersi come siamo nella crisi economica.

E defiscalizzare la busta paga alle coppie che hanno più figli come avviene in Francia e Germania. Sull’immigrazione islamica in particolare è ora che si faccia una riflessione più seria che riparta ad esempio dagli scritti e dalle esperienza di guerra di Oriana Fallaci che molto aveva previsto di quello che sta accadendo oggi. Il silenzio, al contrario, il nostro o quello dell’Imam di Firenze dinanzi alle decapitazioni e agli omicidi efferati è il contrario dell’integrazione e alimenta sospetti e paure”.

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