Coldiretti svela le fake news sulla tavola, cittadini del web preoccupati

Controlli coordinati per il primato della sicurezza del Made in Italy

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 maggio 2017 14:49
Coldiretti svela le fake news sulla tavola, cittadini del web preoccupati

Tutti connessi, tutti in rete, tutti informati e al tempo stesso tutti preoccupati dell’impatto di quello che mangiano sulla salute anche per effetto delle fake news sulle caratteristiche dei cibi che si moltiplicano in rete e spingono a comportamenti insensati e anche pericolosi. Un cittadino su tre è preoccupato, ecco il dato che emerge dall’indagine Coldiretti/ixe’ presentata in occasione della campagna #stopfakeatavola promossa dalla Coldiretti e dall’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare nell’ambito del corso di formazione, organizzato in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura. Il web si configura sempre più come porto franco delle bufale alimentari con un preoccupante effetto valanga in una situazione in cui, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, il 53% degli italiani lo ha utilizzato almeno qualche volta durante l’anno per raccogliere informazioni sulla qualità dei prodotti alimentari.

“Per noi le fake news sono anche le pubblicità ingannevoli come quelle dell’olio di oliva di grandi marchi che fanno immaginare paesaggi toscani – dice Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana - mentre contiene quello importato dalla Tunisia o ancora il prosciutto nostrano che è fatto con maiali, magari tedeschi che arrivano in Toscana solo come coscie, senza alcuna informazione in etichetta per i consumatori”.

“Per questo siamo impegnati nell’educazione nelle scuole e nell’informazione nei mercati degli agricoltori con il progetto Campagna Amica che consente di ricostruire un rapporto diretto tra chi produce e chi consuma nel segno della trasparenza. Un arricchimento culturale che, con la conoscenza diretta, contribuisce a combattere le fake news, ma anche – continua Marcelli - ad adottare comportamenti di acquisto più informati e consapevoli che aiutano a scegliere i prodotti sugli scaffali anche nelle forme più tradizionali della distribuzione”.

“Campagna Amica con una presenza estesa dalle fattorie ai mercati, dai ristoranti al cibo di strada, dagli agriturismi agli orti urbani è diventata la più vasta rete di vendita diretta degli agricoltori organizzata con proprio marchio. Sono agricoltori che rifiutano l'utilizzo di semi geneticamente modificati (Ogm) e si impegnano a fare qualità a prezzi equi, con prodotti che rappresentano un importante patrimonio materiale e immateriale per tutto il Paese. Nella nostra regione – dice Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Toscana – sono circa 1000 le aziende agricole toscana che hanno scelto di condividere il Progetto Campagna Amica e circa 100 i Mercati settimanali degli agricoltori”.

A differenza di quanto spesso si dice non tutti i prodotti alimentari realizzati nell’Unione europea hanno le stesse caratteristiche poiché in Italia ci sono le regole produttive più rigorose nelle caratteristiche dei prodotti alimentari, dal divieto di produrre pasta con grano tenero a quello di utilizzare la polvere di latte nei formaggi fino al divieto di aggiungere zucchero nel vino che non valgono in altri Paesi dell’Unione europea ma è anche falso che i prodotti venduti dal contadino sono meno controllati poiché tutti gli alimenti in vendita in Italia devono rispettare gli stessi standard sanitari e devono sottoporsi agli stessi controlli, anzi i produttori agricoli aderenti alla rete di Campagna Amica si sottopongono a ulteriori tre livelli di controllo verificati da un ente terzo.

“Occorre garantire un sistema di controlli che migliori una efficacia oggi già alta in Italia – conclude Antonio De Concilio – rendendoli più mirati e con una forte sinergia dei soggetti interessati, al fine di razionalizzare le azioni ispettive sull'intera filiera, senza appesantire le imprese ma senza abbassare l’asticella della qualità offerta ai cittadini”.

LA TOP TEN DELLE FAKE NEWS A TAVOLA

1)IL LATTE FA MALE

La vulgata tra gli internauti vuole che il latte sia dannoso perché è un alimento destinato all’accrescimento di cui solo l’uomo, tra gli animali, si ciba per tutta la vita. In realtà il latte di mucca, capra o pecora rientra da migliaia di anni nella dieta umana, al punto che il genoma si è modificato per consentire anche in età adulta la produzione dell’enzima deputato a scindere il lattosio, lo zucchero del latte. Il filone di pensiero che ritiene opportuno bandire i latticini dall’alimentazione poggia sul China Study, un’indagine epidemiologica svolta a partire dal 1983 in Cina, i cui risultati sono stati ritenuti inattendibili dalla comunità scientifica e dall’’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro.

2)L’ANANAS BRUCIA I GRASSI

Una bufala molto comune secondo la Coldiretti riguarda le presunte proprietà brucia grassi dell’ananas. Un effetto dovuto alla bromelina (contenuta però nel gambo dell’ananas, che nessuno mangia, che comunque favorirebbe la digestione delle proteine e non la neutralizzazione delle calorie e dei grassi) e di alcune ricerche di tanti anni fa (che, nei ratti, avevano evidenziato una leggera azione ipolimezzante di un estratto alcolico dell’ananas) poi smentite dai successivi sviluppi della ricerca scientifica

3)IL KAMUT E UN VARIETA’ ANTICA DI CEREALI CON PROPRIETA’ ESCLUSIVE

Il “grano dei faraoni”, il Kamut, non è altro che un marchio commerciale privato, registrato negli USA, con cui viene venduto il grano della varietà Khorasan (Triticum turgidum spp. turanicum). La varietà Khorasan – precisa la Coldietti - è coltivata anche in Italia e ha caratteristiche particolari che possono essere ritrovate anche nel farro o nella varietà di grano duro italiane come Senatore Cappelli, ma il marchio Kamut è registrato negli USA e viene rilasciato solo per il prodotto coltivato negli USA e Canada.

4)MANGIARE CARNE FA SEMPRE MALE E SE NE PUÒ FARE A MENO

Non esiste nessuno studio che provi che mangiare carne anche a piccole quantità sia dannoso per la salute, secondo la Coldiretti. Al contrario, i vantaggi di una dieta completa che la includa sono scientificamente indiscussi. Se ne può fare a meno solo integrando la sua mancanza con altri prodotti animali, come uova in primis, latte e derivati, e in alcuni casi assumendo integratori di vitamine e minerali. La carne è come una barretta energetica ricca di nutrienti ad alto assorbimento, che fornisce nell’immediato tanti elementi necessari alla crescita, allo sviluppo, al mantenimento, alla difesa e alla riparazione del nostro corpo, che nessun altro alimento da solo è in grado di dare.

5)LE BANANE SONO LE PIU’ RICCHE DI POTASSIO

Le banane non sono sul podio dei prodotti ortofrutticoli freschi più ricchi in potassio e sono anche “appesantite” da un contenuto calorico più elevato rispetto ai prodotti ortofrutticoli nazionali che lo precedono, sulla base delle Tabelle di composizione degli alimenti del Crea-Nutrizione. Al vertice della graduatoria dei prodotti ortofrutticoli freschi ci sono gli spinaci crudi, seguiti dalla rucola e dai cavolini crudi. Le banane, considerate la fonte di potassio per eccellenza, nel confronto con i prodotti ortofrutticoli freschi nazionali, non si piazzano che al nono posto, rimanendo giù dal podio. E tra la frutta fresca - secondo la Coldiretti - spicca la leadership del kiwi.

6)GRASSI VANNO COMPLETAMENTE ELIMINATI DALLA DIETA

I grassi sono nutrienti indispensabili per il nostro corpo ed eliminarli dalla dieta può mettere a rischio la salute. L’importante – afferma la Coldiretti - è non abusarne (possono rappresentare il 25-30% delle calorie giornaliere) e selezionare quelli più buoni e di qualità, come l’olio extravergine d’oliva.

7) CHI È INTOLLERANTE AL LATTOSIO NON DEVE MANGIARE FORMAGGI

La stagionatura prolungata di molti formaggi porta ad una scomparsa del lattosio, o ad un radicale calo. Inoltre, anche gli intolleranti al lattosio in base ai dati di Efsa, sono generalmente in grado di tollerare senza problemi e disagi dosi fino a circa 125 ml di latte al giorno.

8)LO ZUCCHERO DI CANNA NON FA INGRASSARE

Sono in molti a credere che lo zucchero di canna sia più salutare di quello bianco e contenga meno calorie, tanto da essere più indicato per chi è a dieta. In realtà - secondo la Coldiretti - lo zucchero di canna ha le stesse caratteristiche nutrizionali e caloriche di quello bianco raffinato.

9) TUTTI I PRODOTTI ALIMENTARI REALIZZATI NELL’UNIONE EUROPEA RISPETTANO LE STESSE REGOLE

In Italia ci sono le regole produttive più rigorose nelle caratteristiche dei prodotti alimentari, dal divieto di produrre pasta con grano tenero a quello di utilizzare la polvere di latte nei formaggi fino al divieto di aggiungere zucchero nel vino che – precisa la Coldiretti - non valgono in altri Paesi dell’Unione Europea.

10) I PRODOTTI VENDUTI DAL CONTADINO SONO MENO CONTROLLATI

Tutti i prodotti alimentari in vendita in Italia devono rispettare gli stessi standard sanitari e devono sottoporsi agli stessi controlli. Anzi i produttori agricoli aderenti alla rete di Campagna Amica si sottopongono a tre ulteriori livelli di controllo verificati da un Ente terzo. Inoltre l’acquisto diretto dal produttore garantisce maggiore freschezza e l’origine del prodotto del 100% in Italia dove opera il sistema di controlli più capillare.

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