Città metropolitane: quale sviluppo?

Incontro con l’assessore Giovanni Bettarini; il direttore CNA Franco Vichi e la vicepresidente Confesercenti metropolitana Cristina Pagani. Nardella e Rossi siglano l'intesa per il funzionamento della Conferenza unificata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2015 22:27
Città metropolitane: quale sviluppo?

La città che cambia, che si allarga, con nuove realtà familiari, sociali, economiche e nuove esigenze in termini di mobilità, infrastrutture, servizi. A questo è dedicato l’incontro “Città metropolitane: quale sviluppo, quale commercio”, organizzato dall’IdV Toscana, in programma martedì 14 aprile presso la sede regionale di via dei Macci 71r. Ospiti dell’iniziativa saranno Giovanni Bettarini, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Firenze; Alessandro Lelli, imprenditore e responsabile nazionale IdV Laboratorio cultura; Franco Vichi, direttore generale CNA Firenze; Cristina Pagani, vicepresidente Confesercenti metropolitana Firenze. Conclude il segretario regionale IdV Giovanni Fittante. Modera il giornalista Pino Miglino.

Il Sindaco metropolitano di Firenze Dario Nardella e il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi hanno firmato venerdì in Palazzo Strozzi Sacrati l'accordo per fissare le regole di funzionamento della Conferenza unificata Regione-Metrocittà, luogo di confronto principale per individuare azioni e progetti per lo sviluppo economico e la dotazione di infrastrutture strategiche del territorio del nuovo ente. Presente all'incontro anche l'assessore regionale alle Riforme istituzionali Vittorio Bugli. La Conferenza è composta dal Presidente della Giunta regionale, che la presiede, dal Vice Presidente della Regione, dall'assessore competente ai rapporti con gli Enti locali, dal Sindaco e dal Vice Sindaco della Città Metropolitana.

Alle riunioni partecipano anche gli assessori regionali e i consiglieri metropolitani delegati per materia, su indicazione rispettivamente delle Presidente della Giunta regionale e del Sindaco della Città, quando le questioni affrontate li coinvolgono direttamente. La Conferenza Regione-Città Metropolitana si riunisce presso la presidenza della Giunta regionale. Le decisioni sono assunte con l'assenso del Presidente della Giunta e del Sindaco metropolitano o dei rispettivi rappresentanti. All'origine dell'intesa il rilievo costituzionale della Città Metropolitana e la legge regionale, approvata a marzo, che disciplina il riordino delle funzioni provinciali in attuazione della Legge Delrio.

Questa legge tra le proprie finalità, si propone di valorizzare la Città metropolitana di Firenze, al fine di rafforzarne il ruolo di ente di governo del territorio metropolitano e di coordinamento dei Comuni che la compongono. Dunque le è riconosciuto un ruolo importante, come compete ad un ente di rilievo costituzionale. All'articolo 5 è prevista l'istituzione della Conferenza Regione - Città Metropolitana, disciplinata dall'intesa siglata stamani. La Città metropolitana e la Regione coopereranno per definire le scelte urbanistiche, quelle delle infrastrutture e il nuovo piano strategico triennale, atto fondamentale del nuovo Ente che si porrà come quadro generale di riferimento per ogni pianificazione. La collaborazione tra Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze, hanno osservato Nardella e Rossi, è stata prese a modello anche da altre Amministrazioni.

"Firenze, i comuni attorno e la Regione non è la prima volta che lavorano assieme. Adesso però questi rapporti vengono formalizzati e non è una novità di poco conto". Spiega così il presidente della Toscana Enrico Rossi la Conferenza Regione-Città metropolitana che da oggi, con l'approvazione dell'intesa, inizia a funzionare. Del lavoro già fatto o che in futuro si potrà fare Rossi fa l'esempio della tranvia che si allungherà fino a Sesto Fiorentino e a Bagno a Ripoli. "Un esempio importante – dice – di governo e condivisione delle scelte".

"Un atto tutt'altro che fumoso ma concreto, un metodo di lavoro fondato sulla collaborazione che viene messo nero su bianco - gli fa eco il sindaco di Firenze (e metropolitano) Dario Nardella – e una pietra definitiva su antichi vizi di campanilismo. Firenze è per la Toscana un valore aggiunto e la Toscana per Firenze".

"I Comuni lo potranno fare " annuisce l'assessore alla presidenza e ai rapporti con gli enti locali della Toscana, Vittorio Bugli. La legge lo permette: quella legge regionale sul riordino delle funzioni delle Province che la Toscana per prima ha approvato nel solco della norma nazionale, come per prima ha dato vita alla Conferenza Regione-Città metropolitana, e che adesso viene presa a modello da altre Regioni. "La Conferenza – prosegue Bugli – sarà il luogo dove la Città metropolitana potrà esprimere il proprio parere su un eventuale modifica del Pit regionale, il piano territoriale, e dove la Regione potrà intervenire nell'elaborazione del piano strategico, l'atto di programmazione che mette insieme urbanistica, mobilità e infrastrutture per lo sviluppo".

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