Chiuso alle visite per gruppi il Corridoio Vasariano

Ma gli operatori turistici contestano la decisione della Direzione delle Gallerie degli Uffizi. Nove da Firenze ha raccolto l'opinione del tour operator Florencetown

Nicola
Nicola Novelli
11 luglio 2016 23:44
Chiuso alle visite per gruppi il Corridoio Vasariano

Da oggi la Direzione delle Gallerie degli Uffizi ha sospeso le visite per gruppi nel Corridoio Vasariano. La decisione è stata disposta dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco a seguito di un esposto sulle condizioni di sicurezza attuali dell’ambiente, presentato nei mesi scorsi alla Prefettura, e al conseguente sopralluogo degli stessi Vigili del Fuoco. "Le temperature eccezionalmente alte di questi giorni, che oltrepassano i limiti regolamentari per visitatori e custodi, rendono comunque inagibile l’ambiente e confermano la giustezza della scelta di rimuovere le opere pittoriche dal suo interno a causa delle condizioni climatiche non favorevoli per la loro conservazione" si legge in un documento dell'Ufficio Comunicazione Opera Laboratori Fiorentini d’intesa con il Direttore delle Gallerie degli Uffizi.

Di tutt'altro avviso l'opinione su quanto avvenuto oggi degli operatori che da anni offrono al mercato mondiale del turismo la visita guidata al Vasariano. “Si sa che a luglio da sempre a Firenze fa molto caldo e che uno spazio costruito secoli fa non ha tutte le caratteristiche che oggi vengono chieste per aprire alle visite, ma questo non ha mai scoraggiato migliaia di turisti che hanno continuato a prenotare le visite al Corridoio, considerata una esperienza unica ed emozionante -interviene Pier Carlo TestaPresidente Fiavet Toscana- Con la chiusura, comunicata da un giorno all'altro e senza possibilità di riprogrammare una data alternativa nell'arco della stagione, i tour organizer contano a migliaia le cancellazioni forzate e valutano in decine di migliaia di euro il danno subito.

E decine i posti di lavoro degli addetti al settore messi in pericolo. Ma il danno enorme è prima di tutto per l'intera città, che si vede privata della possibilità di offrire un luogo fra i più affascinanti ed originali. Una sconfitta per chi vorrebbe ottimizzare la fruizione delle grandi bellezze che tutto il mondo vuole venire a vedere". Fiavet Toscana chiede che si trovino le soluzioni adeguate nel rispetto delle diverse categorie professionali coinvolte per una riapertura in tempi rapidi e certi.

Fiavet Toscana ha offerto alla direzione degli Uffizi la piena disponibilità per trovare la soluzione tecnica concretamente realizzabile per riaprire le porte del Corridoio alle visite al più presto possibile.

Nove da Firenze ne ha parlato con il tour operator Florencetown, che lavora sull’accesso al Corridoio alla clientela individuale dal 2007, organizzando visite per turisti di tutto il mondo che sino ad allora non avevano la possibilità di vedere questo gioiello nascosto dell’arte italiana: “Anni a fare promozione in tutto il mondo, per creare la consapevolezza di questa meravigliosa possibilità, perché prima a Firenze di noi si diceva: il vasariano è chiuso, non lo si può vedere se non con le scuole o le banche!".

Sino a ieri, Florencetown portava circa 10.000 turisti ogni anno nel corridoio. ”Abbiamo creato un indotto occupazionale di oltre 10 persone dedicate tra marketing prenotazione, accompagnamenti e guide e avendo aperto la via a tanti altri bravi colleghi operatori che oggi, alla stessa stregua, offrono le possibilità di visita a tante altre migliaia di persone ogni anno” risponde Luca Perfetto, cofondatore e CEO del tour operator.

Poi l’arrivo di Eike Schmidt. “La comprensione del gruppo di operatori e la nostra offerta di collaborazione a un progetto di sviluppo consapevole che tenesse conto delle esigenze di tutti ha raccolto tante promesse. Ma l’entusiasmo nell’essere ascoltati e nell’intraprendere finalmente un percorso condiviso con le istituzioni, oggi è improvvisamente crollato”.

Qual'è la vostra opinione sull’improvvisa chiusura del Corridoio Vasariano per motivi legati alla sicurezza e al clima?

“Non é ancora passato un anno da quando Schmidt é entrato alla guida delle Gallerie degli Uffizi ed è presto per cogliere i risultati dei grandi progetti, ma è abbastanza per tirare delle conclusioni quantomeno sulla sua lungimiranza. Non c'é della fiorentinitá in questa affermazione, quanto la constatazione della mancanza di una strategia, fondamentale per offrire ad una delle perle museali della nostra città la possibilità di diventare qualcosa di simile alle grandi strutture omologhe europee. Siamo sicuri che questo era l'intento con cui anche il premier Matteo Renzi benedì la nomina del nuovo direttore. Chissà oggi come commenterà i fatti e come si comporterà: almeno un cinguettio ce lo aspetteremmo”.

Il direttore Eike Schmidt in primavera aveva deciso di chiudere il corridoio Vasariano a partire da settembre per completare il progetto dei grandi Uffizi e dell’unico plesso museale Uffizi+Pitti nel quale il Vasariano avrebbe funto da collegamento.

“Gli venne fatto notare -anche grazie all'intervento delle associazioni rappresentative degli operatori del settore- che non era ragionevole imporre una chiusura che anticipasse il termine della stagione turistica (cioè fine ottobre), perché questo avrebbe danneggiato tutti coloro che già avevano venduto le visite. Forse il direttore non lo sapeva, ma i privati di settore lavorano, programmano e vendono l'anno prima per l'anno dopo, impegnando risorse e assumendo personale per poter erogare i loro servizi. Vi immaginate dover dire a migliaia di persone già in possesso da tempo del loro biglietto: scusateci, ci siamo sbagliati: vi abbiamo venduto il biglietto per il Corridoio Vasariano ma non ve lo possiamo far vedere?”

Adesso il direttore delle Gallerie degli Uffizi ha deciso di chiuderlo.

“Diremo ai nostri clienti: se tornate tra un po' di anni -di preciso non sappiamo dirvi quanti, del resto in Italia si inizia ma non si sa quando si finisce- vedrete qualcosa di più bello sicuramente. In primavera si riuscì ad ottenere la proroga della chiusura del Vasariano a novembre di questo anno. Almeno -facendo uno sforzo di ottimismo- la stagione sarebbe stata salva”.

Voi quando avete saputo della decisione?

“Da poche ore, quando il Direttore degli Uffizi ci ha fatto recapitare una comunicazione in base alla quale oggi possiamo dire due cose: primo non é vero che i tedeschi mancano di ironia e sarcasmo; secondo non c'è alcun cambiamento nella gestione del museo, se non nel segno di un peggioramento”.

La decisione viene definita urgente, si dice che a seguito di un esposto alla prefettura sulle condizioni di sicurezza del Vasariano.

“Noi non sappiamo pressoché nulla: si annuncia a seguito del sopralluogo fatto dai Vigili del Fuoco il Corridoio Vasariano sarà chiuso a partire da domani. La chiosa a questa inaspettata comunicazione, mentre potrebbe suggerire un'ironia inattesa del Direttore, rischia di sembrare una presa di giro: dura lex, sed lex”.

Perché non siete stati avvertiti né dell'esposto né del sopralluogo?

“Visto che alla base dell'esposto c'erano ragioni di sicurezza -risponde Luca Perfetto, amministratore del tour operator Florencetown- era doveroso avvertirci per renderci consapevoli di un eventuale pericolo e per favorire la nostra responsabilità professionale nei confronti dei turisti, visto che sono da dieci anni accompagniamo visitatori attraverso il percorso. Dobbiamo pensare che sinora c’è andata bene? Cosa sarebbe successo se effettivamente fosse avvenuto un inconveniente in un museo non a norma durante tutto questo lasso di tempo. Credo che Schmidt e le precedenti gestioni manageriali debbano delle spiegazioni oltre che agli operatori anche a chi tutela i diritti del consumatore. A quali rischi sono stati esposti gli ignari visitatori?”

Di fronte ad un obbligo imposto dai vigili del fuoco cosa poteva fare Schmidt?

“Perché allora è stato preso un impegno con noi e gli altri operatori di settore -la chiusura del Vasariano a inizio novembre- se il Direttore era a conoscenza di questa segnalazione e dei rilievi cui avrebbe dato seguito? Gli amministratori pubblici non prendono impegni che non possono mantenere”.

La lettera si conclude con la precisazione che: le temperature eccezionalmente alte di questi giorni oltrepassano i limiti regolamentari per visitatori e custodi, e indipendentemente dalle disposizioni dei Vigili del Fuoco rendono in Corridoio Vasariano comunque inagibile.

“Eike, che forse ha qualche trascorso anche come addetto meteo, ci dice in sostanza che a prescindere dall'esposto e dai rilievi, ha deciso che il corridoio sia inagibile da oggi ed in concomitanza con la chiusura imposta dai vigili: che coincidenza! Troppo caldo per i turisti e per i custodi. Un caldo africano, anzi vasariano. Perché i turisti si sa, sono un po' masochisti. Viaggiano con la bella stagione questi mattacchioni. E certo nel corridoio non si raggiungono temperature indecorose”.

Ha l'obbligo di tutelare i custodi dal troppo caldo.

“Sono una categoria da tutelare, come i Panda. In fondo per una notula da € 88,00 per 50 minuti di servizio, non ci si può aspettare troppe gocce di sudore. Chissà se l'ad di Ferrovie Italiane impedirà ai pendolari di salire sui treni per andare a lavoro per il troppo caldo. E chissà se nelle altre capitali europee di trovano precedenti di questa premura, spinta da ragioni meteorologiche. Eppure l’acropoli di Atene anche alle una del pomeriggio dei mesi più caldi pullula di turisti e di custodi, per i quali dubitiamo fortemente che 88 euro sia la paga oraria”.

Secondo voi il Direttore non si rende conto delle conseguenze di questa decisione?

“Gli operatori di settore avranno un danno economico enorme e percorreranno ogni via utile per far valere i diritti calpestati e per provare a salvare l’indotto di posti di lavoro che le visite finora confermate avevano generato”.

Intendete fare causa contro lo Stato?

“Se prometti qualcosa che poi non mantieni -da che monto è mondo- dovrai accollarti i danni emergenti. Come si suol dire chi rompe paga ed i cocci sono suoi. Ci auguriamo che lo Stato attivi da subito le procedure d’emergenza per tutelare chi, giocoforza, si ritroverà senza impiego e provvedere a rimborsi in tutto il mondo”.

Ma le lamentele dei clienti di tutto il mondo si riverseranno sugli operatori.

“Sì, ma il danno di reputazione peggiore sarà per Firenze, proprio alla vigilia della prima mondiale dell’attesissimo film di Dan Brown Inferno, in cui Professor Langdon corre attraverso il corridoio senza troppo badare alle uscite di sicurezza, o alla temperatura. Forse anche lui -come altri esperti d’arte- non si era reso conto delle condizioni in cui versava il corridoio, altrimenti avrebbe preso una via alternativa e fatto lo slalom tra i venditori abusivi proprio sul Pontevecchio.

Tom Hanks in un’intervista durante un programma USA di prima serata si è detto basito dalla quantità di venditori abusivi che popolano le piazze e le strade italiane. Ci sarà da spiegare a lui e a tutti i turisti il perché si sia cosi ligi verso le norme ambientali e invece si permetta ai bagarini di colonizzare il piazzale degli Uffizi, o vendere cianfrusaglie non autorizzate proprio sotto il Vasariano. Del perché si danneggi chi lavora onestamente all’interno dei musei, accompagnando turismo di altissimo livello e si permetta a chi evade o peggio chi non esiste di fare ciò che vuole proprio li, a un passo.

Questo onestamente facciamo fatica a capirlo. Il signor Eike ha dimostrato oggi non solo di essere un tedesco dotato di inaspettata ironia, ma anche un opinabile gestore del patrimonio artistico italiano, e un uomo poco lungimirante. Una vicenda da cui si evince come chi è in posizione di comando spesso si possa permettere poca considerazione del lavoro altrui e tanto impeto nel disporre e decidere in autonomia. Perché ricordiamolo: nessuno si è opposto al nuovo progetto dei Grandi Uffizi, o ai cambiamenti in atto.

Tutti ci siamo messi a disposizione fornendo le nostre –mai richieste e meno ascoltate– professionalità, chiedendo però il rispetto di quanto fatto fino ad oggi”.

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