Chiavi della città all’attore indiano Irrfan Khan

La cerimonia domani alle 20.30 al Cinema Odeon. Alle 17.30 sarà proiettata la prima italiana di ‘M Cream’, commedia su quattro giovani universitari che, grazie alla ricerca di una mitologica tipologia di hashish, rivaluteranno i loro valori e il loro stile di vita

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 dicembre 2014 19:00
Chiavi della città all’attore indiano Irrfan Khan

L’attore indiano Irrfan Khan, ospite d’eccezione del 14° River to River Florence Indian Film Festival, riceverà domani dal sindaco Dario Nardella le Chiavi della città.

La cerimonia si svolgerà alle 20.30 al cinema Odeon dove oggi inizia il Festival, unica rassegna italiana dedicata alla cinematografia indiana, che quest’anno omaggia Irrfan Khan con la prima retrospettiva europea dei suoi film.

Le Chiavi, ovvero la riproduzione fedele delle chiavi delle antiche porte di Firenze, saranno consegnate all’attore indiano sul palco dell’Odeon dal sindaco Dario Nardella e alla presenza di Selvaggia Velo, direttrice artistica del Festival. A seguire sarà proiettato il film ‘Qissa’.

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Il Festival, che si concluderà il 12 dicembre, presenterà oltre 40 film e 3 eventi speciali proponendo tematiche come il ruolo della donna in India, passando per lo sport come elemento di riscatto personale, fino ad arrivare al mondo dell’arte e della musica, tra prime nazionali, europee e mondiali. Molti gli incontri con attori e registi, momenti di approfondimento mattutini e, tra gli eventi collaterali, la rassegna video River to River - OFF, una selezione di opere video di quattro famosi artisti indiani contemporanei, in collaborazione con il Museo Marino Marini e la Galleria Continua - San Gimignano/Beijing/Les Moulins.

Attore pluripremiato e oltre 115 pellicole all’attivo Irrfan Khan è l’interprete indiano maggiormente conosciuto dal pubblico per la sua collaborazione con registi internazionali del calibro di Ang Lee nel film ‘Vita di Pi’ (in cui interpreta Pi da adulto), Danny Boyle in ‘The Millionaire’, Marc Webb in ‘The Amazing Spider-Man’ e Wes Anderson ne ‘Il treno per il Darjeeling’. L’attore, presto nei cinema con ‘Jurassic World’ di Colin Trevorrow (il nuovo capitolo di ‘Jurassic Park’ in uscita nel 2015), sarà omaggiato dal festival con la prima retrospettiva europea dei suoi film, con la proiezione di capolavori quali ‘Qissa’ di Anup Singh, ‘Il destino nel nome’ di Mira Nair e ‘Paan Singh Tomar’ di Tigmanshu Dhulia. In programma anche sette episodi della terza stagione della serie americana ‘Hbo In Treatment’, di cui l’attore è stato protagonista.

All’interno della 50 Giorni di cinema internazionale a Firenze, il Festival è ideato e diretto da Selvaggia Velo, con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India e di FIND - India/Europe Foundation for New Dialogues, e realizzato con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Cinema, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e OAC, e Ufficio Nazionale del Turismo Indiano di Milano.

Dopo Firenze il Festival si sposterà a Roma (13 - 14 dicembre) al Nuovo Cinema Aquila per una due giorni di film e, a febbraio 2015, sarà allo Spazio Oberdan di Milano con il ‘best of’ dell’edizione fiorentina.“Per quanto riguarda Jurassic World - spiega Irrfan Khan - il regista Colin Trevorrow, mi ha mandato la sceneggiatura dicendomi che dovevo interpretare io il ruolo di Mr. Masrani. Ho accettato perché il ruolo mi è piaciuto molto, ha una grande vivacità. Il personaggio che interpreto, è un magnate proprietario del parco, ha un suo modo di concepire l’entertainment, il divertimento, ha degli aspetti brillanti che mi hanno molto appassionato”.

“A volte è semplicemente la storia che ti prende così tanto che vuoi partecipare alla sua narrazione - spiega Khan - non c’è mai un intento di trasmettere un messaggio sociale particolare. Il messaggio c’è sempre, in me: è la storia del film che deve tirarlo fuori. Tu come attore reagisci alla storia del film e il concetto è quello di condividere quello che è dentro di te con il pubblico”

L’attore, ospite del 14° River to River Florence Indian Film Festival è a Firenze per presentare, domani 7 dicembre alle ore 20.30 (cinema Odeon di Firenze), la prima italiana di Qissa di Anup Singh, primo film del suo omaggio, ambientato nell’India postcoloniale racconta la storia di una bambina cresciuta come fosse un maschio dal padre e data in sposo ad una ragazza. Il festival presenterà inoltre a prima italiana di Paan Singh Tomar di Tigmanshu Dhulia (lunedì 8 dicembre, ore 17) e Il destino nel nome di Mira Nair (venerdì 12 dicembre, ore 16.30). In programma anche sette episodi della terza stagione della serie americana Hbo In Treatment, di cui l’attore è stato protagonista.

“Sono estremamente onorato di trovarmi in questo paese perché l’Italia - spiega Irrfan Khan - è la culla dei grandi maestri del cinema, da Pasolini a Rossellini, conosciamo tutti i grandi registi italiani che hanno certamente formato e plasmato il cinema di tutto il mondo, con un’influenza ben oltre i confini nazionali”

“Uno dei film a cui tengo maggiormente è Paan Sing Tomar che rivela come sta cambiando il cinema indiano e quale altra direzione stia iniziando a prendere. Quissa, invece, pur essendo di un regista indiano, ha comunque un linguaggio più europeo, che può attirare anche un pubblico più vasto e più universale, e può connettere con linguaggi non strettamente indiani. Parlando con Selvaggia Velo (ndr, direttrice del Festival) - prosegue l’attore - quello che abbiamo cercato di fare è inserire tanti diversi ‘colori’ in questa retrospettiva, in modo che risultasse un quadro variegato del mio lavoro di attore”

“Per quanto riguarda In treatment, la serie della HBO in cui ho recitato, devo dire che è stata un’esperienza molto importante e difficile - racconta Khan - è stato molto doloroso rimanere in quel ruolo per tre mesi circa. Anche il modo in cui era girato ti metteva alla prova, se sbagliavi una battuta non c’era modo di rimediare, ma si doveva rigirare tutta una scena che comprendeva magari 10 pagine di dialoghi. Lo chiamerei forse un lavoro di teatro - prosegue l’attore - anche molto intimo, perché gli elementi cinema e musica esistevano ma restavano in secondo piano”.Sarà Qissa di Anup Singh, pellicola appassionante sulla discriminazione delle donne in India, a inaugurare domenica 7 dicembre, alle ore 20.30 presso il Cinema Odeon, la prima retrospettiva europea dedicata alla star indiana Irrfan Khan dal il 14° River to River Florence Indian Film Festival (Piazza Strozzi 1).

Attore pluripremiato e con oltre 115 pellicole all’attivo, Irrfan Khan sarà presto nei cinema con Jurassic World di Colin Trevorrow (il nuovo capitolo di Jurassic Park in uscita a giugno 2015). Conosciuto dal pubblico per la sua collaborazione con registi internazionali del calibro di Ang Lee nel film Vita di Pi (in cui interpreta Pi da adulto), Danny Boyle in The Millionaire, Marc Webb in The Amazing Spider-Man e Wes Anderson ne Il treno per il Darjeeling, all’attore sarà consegnata l’onorificenza ‘Le chiavi della città’ dal sindaco di Firenze Dario Nardella.

Irrfan Khan incontrerà il pubblico dopo la proiezione del film.

Il secondo giorno di festival inizia alle ore 14.30 (cinema Odeon) con la prima proiezione delle Online Stories, ovvero la società dell’India contemporanea raccontata attraverso internet e i suoi social dalla generazione di “registi 2.0”. In programma Hank and Asha di James E. Duff, film sull’amore ai tempi di internet nella storia d’amiciziatra una ragazza indiana, che studia a Praga, e un solitario newyorkese, in cui due estranei cercano una connessione profonda in un mondo iper-connesso. Come evento collaterale, la mattina, alle ore 11.30, si terrà l’incontro Online Stories. Come i social media e le nuove tecnologie stanno cambiando l’India. Interverranno Troy Nachtigall, esperto di social media e professore presso l’Istituto Europeo di Design e Marco Restelli, indologo dell’Università Statale di Milano e giornalista (cinema Odeon - ingresso libero).

Alle ore 16.00 seguirà la proiezione di cinque cortometraggi in prima italiana, che raccontano storie di vita quotidiana: 6 Cup Chai di Laila Khan, Dreamworks di Vishal Vittal, Hechki di Kartik Singh e My Dear Americans di Arpita Kumar, The Frame di Samvida Nanda. A fine proiezione i registi Laila Khan e Kartik Singh incontreranno il pubblico.

Alle ore 17.30 la prima italiana della commedia M Cream di Agneya Singh, apre il concorso dei lungometraggi. M Cream racconta la storia di formazione di quattro studenti universitari che, grazie alla ricerca di una mitologica tipologia di hashish, rivaluteranno i loro valori e il loro stile di vita. Il filmè un’ode allo spirito della rivoluzione, che esplora i conflitti della contemporaneità attraverso la ribellione giovanile, in una sintesi socio-politica dei nostri giorni.

Alle ore 20.30, sarà proiettato Qissa del regista Anup Singh (presente in sala con l’attore Irrfan Khan), il primo dei tre film dell’omaggio a Irrfan Khan, ambientato nell’India postcoloniale racconta la storia di una bambina cresciuta come fosse un maschio dal padre e data in sposo ad una ragazza.

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