ChiantiBanca: si profila un altro Monte dei Paschi?

Claudio Borghi (Lega Nord) chiede la convocazione di Bini Smaghi in Consiglio regionale. Anche la Bcc Valdinievole in crisi. Intanto in Toscana arriva Banca ITB

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2017 22:27
ChiantiBanca: si profila un altro Monte dei Paschi?

Il Portavoce dell’Opposizione in Toscana e responsabile economico della Lega Nord, Claudio Borghi Aquilini, interviene a seguito delle notizie riguardanti Chianti Banca, l’istituto di credito presieduto da Lorenzo Bini Smaghi: “Andrea Bianchi ha lasciato pochi giorni fa la Direzione Generale di Chianti Banca ufficialmente per motivi professionali personali, ma è stato seguito a ruota da cinque consiglieri d’amministrazione dell’istituto. Al netto delle favole che dai palazzi del potere politico-finanziario continuano a raccontarci, la notizia non è del tutto sorprendente se si considera che alcune indiscrezioni di Banca d’Italia sembrano certificare una perdita di 80 milioni di euro per Chianti Banca.” L’affondo di Claudio Borghi arriva al vertice dell’istituto di San Casciano: “Stiamo parlando di una banca cresciuta a dismisura in pochissimo tempo a seguito delle acquisizioni di varie BCC locali e di una parte della rete del Credito Fiorentino di Denis Verdini, che l’hanno portata a essere l’ottava Banca di Credito Cooperativo a livello nazionale.

Poiché in questo Paese si fa presto a santificare fantomatici deus ex machina purché amici dei “Renzi” di turno - a loro volta prediletti dai poteri internazionali che stanno massacrando sistematicamente l’economia reale italiana - ieri in Aula consiliare ho manifestato la volontà perentoria di chiamare urgentemente all’audizione in Consiglio regionale della Toscana il Presidente di Chianti Banca, Lorenzo Bini Smaghi, un signore che qualcuno voleva alla Direzione generale di Bankitalia e che tuttavia pare ben lungi da essere quel risolutore dei problemi finanziari toscani quale molti avevano dipinto. Abbiamo il dovere come opposizione e come rappresentanti degli Elettori - conclude il Consigliere regionale Borghi - di fare il possibile e anche l’impossibile per scongiurare un nuovo Monte dei Paschi, i cui enormi problemi hanno portato molti correntisti a spostare i risparmi proprio in Chianti Banca.

Attendiamo che il Presidente Bini Smaghi si presenti in Aula consiliare regionale a rendere conto ai Cittadini del proprio operato e a descrivere la realtà a tutte le forze politiche, in modo che nessuno possa poi dire “non sapevamo, non c’eravamo”.

Nelle BCC toscane saltano fuori sofferenze per milioni di euro e si corre ai ripari attraverso decine di operazioni di fusione, realizzate a spron battente per assicurare la continuità dell'operatività bancaria. Questo mette al sicuro i depositi dei risparmiatori ma non i livelli occupazionali dei lavoratori, vere vittime del processo di ristrutturazione del settore bancario, come denuncia la UILCA Regionale Toscana. I crediti inesigibili che appesantiscono i bilanci delle banche sono causati dagli affidamenti di grande importo, concessi soltanto dai consigli di amministrazione e non certo dalle filiali che hanno ormai autonomie limitate.Alla BCC di Valdinievole ed alla BCC di San Pietro in Vincio, attive nella provincia pistoiese e destinate a fondersi a breve, arrivano soldi dal Fondo Temporaneo BCC a sostegno delle banche, e come condizione necessaria al salvataggio viene richiesta una riduzione delle buste paga degli impiegati: la UILCA Toscana non ci sta e si è opposta non firmando l'accordo e denunciando il ricatto messo in atto dalle aziende.Per la UILCA Toscana è importante mettere in sicurezza le due banche ma questo non può avvenire a spese dei lavoratori, chiediamo invece che vengano diminuite le retribuzioni dei dirigenti e degli amministratori, unici responsabili delle scelte compiute.

 “Cambiare per continuare a crescere”, questo il tema dell’incontro organizzato da Intesa Sanpaolo, ITB, Federazione Italiana Tabaccai e Logista presso l’auditorium di Banca CR Firenze per presentare alle tabaccherie della Toscana la “nuova” Banca ITB, dopo il perfezionamento a dicembre dell’acquisizione del controllo totalitario da parte di Intesa Sanpaolo. Ha aperto i lavori Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo, a seguire gli interventi di Salvatore Borgese, direttore generale di Banca ITB, Federico Rella, presidente di Terzia SpA e direttore Corporate Affair di Logista Italia SpA, Giovanni Risso, presidente della Federazione Italiana Tabaccai.

In chiusura Concetto Consoli, presidente provinciale FIT Firenze, ha simbolicamente siglato l’accordo, in rappresentanza delle oltre 1.700 tabaccherie convenzionate nella regioneLa suddivisione provinciale delle tabaccherie aderenti è: Arezzo 131, Firenze 333, Grosseto 113, Livorno 216, Lucca 226, Massa 106, Pisa 236, Prato 94, Pistoia 135, Siena 121. Banca ITB, fondata nel 2008, è la prima banca online in Italia che opera nel settore dei sistemi di pagamento ed è dedicata alla rete delle tabaccherie, la più capillare sul territorio nazionale. L’integrazione nel Gruppo Intesa Sanpaolo, con la sua collocazione nell’ambito della Divisione Banca dei Territori, è coerente con le iniziative di crescita indicate nel Piano di Impresa 2014-2017 del Gruppo, in particolare con lo sviluppo della banca multicanale e del modello di Banca 5®, focalizzato su fasce di clientela con un potenziale di sviluppo nell’utilizzo dei servizi bancari, perché permette in particolare di:

- fare leva sull’attuale rete di oltre 22.000 tabaccherie convenzionate con Banca ITB, per l’acquisizione e lo sviluppo di fasce di clientela oggi non servite dal modello di Banca 5®;

- creare una banca rete di prossimità, focalizzata sull’instant banking, complementare - e con minori costi - rispetto all’attuale rete di filiali, che sarà sempre più focalizzata su consulenza e servizi a valore aggiunto.

L’offerta Banca 5® che potrà essere messa a disposizione nelle tabaccherie aderenti, prevede cinque aree di prodotto: conto, carte, assicurazioni, prestiti e servizi. Le principali aree di sinergie derivanti dall’integrazione di Banca ITB sono riconducibili al cross selling di prodotti su clientela già di Intesa Sanpaolo servita nelle tabaccherie, dall’acquisizione di nuovi clienti che si rivolgono al canale delle tabaccherie (bacino potenziale circa 25 milioni di clienti, di cui circa 12 milioni già clienti della rete di punti operativi partner di Banca ITB), dallo sviluppo di nuovi prodotti e servizi dedicati al canale tabaccherie e dalle sinergie di costo generate dalle tabaccherie come punti operativi più leggeri rispetto alle filiali bancarie. Tutta l’attività verrà assistita dalle nuove filiali on line lanciate dalla Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, con personale specializzato nella consulenza a servizio della clientela attraverso canali telefonici e digitali. 

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