C’è gioco e gioco: seminario gratuito su ludopatia e gioco d’azzardo

Organizzata dall’Ordine dei giornalisti presso il salone Poccetti dell'Istituto degli Innocenti, in piazza Santissima Annunziata. Nicola Armentano (Presidente Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali): “Le ammende sanzionate trovino allocazione per progettare servizi a difesa delle dipendenze”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2018 13:38
C’è gioco e gioco: seminario gratuito su ludopatia e gioco d’azzardo

Una giornata per capire e comunicare il tema della ludopatia e del gioco d’azzardo rivolta a giornalisti, operatori del settore, politici, ma anche funzionari della Pa e volontari. È l’iniziativa, patrocinata dal Comune di Firenze, organizzata dall’Ordine dei giornalisti presso il salone Poccetti dell'Istituto degli Innocenti, in piazza Santissima Annunziata. Il seminario del ciclo ‘C’è gioco e gioco’ si terrà venerdì 13 luglio dalle 9 alle 13 e assegnerà ai partecipanti giornalisti quattro crediti formativi, ma sarà aperto a tutti coloro che sono in qualche modo coinvolti nella tematica. Due i docenti: Giampiero Moncada, giornalista autore di pubblicazioni in materia e Roberto Mollica, medico e ricercatore, presidente sezione Lombardia della Società italiana tossicodipendenze.

Interverranno Cecilia Del Re, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Firenze; Simona Neri, delegata per la Toscana dell'Anci; Vittorio Di Bernardo, capitano della Guardia di Finanza; Fabio Voller, medico della Asr Toscana. Gli argomenti affrontati riguarderanno i vari aspetti della materia puntando a specificare il contesto giuridico, il contesto sociale, il contesto economico, le fonti informative, le dinamiche della dipendenza, le norme di legge che regolano il cosiddetto ‘gioco pubblico’.

La partecipazione è gratuita.

Il presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano ha presentato una domanda d'attualità, alla quale ha risposto l'assessora al welfare Sara Funaro sulle azioni di contrasto portate avanti dall'amministrazione comunale per la lotta alle ludopatie. “Un problema che incombe sui cittadini. Il provvedimento votato dal Consiglio comunale, portato avanti dall'assessorato al welfare e dalla Società della Salute è molto importante – ha sottolineato il presidente Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano – perché sono aumentate le prese in carico, da parte della ASL, di giocatori patologici”.

“Nel 2017 – ha spiegato l'assessora Funaro – i servizi territoriali hanno seguito 145 persone che sono pari al 24% dell'utenza complessiva a livello dell'Ausl Toscana Centro di cui il 33,1% è costituito da utenti nuovi. Grazie a dei finanziamenti messi a disposizione il Comune di Firenze, con la Società della Salute e l'Ausl Toscana Centro ha messo in piedi due progetti: uno che agiste sulla prevenzione ed il secondo, denominato “switch on” che si basa sull'alternanza scuola-lavoro. I controlli effettuati dalla Polizia municipale sono stati 58 e le violazioni accertate 8”.

“I numeri dimostrano come sia importante trovare delle forme di sicurezza per arginare questo fenomeno. E' incisivo quanto messo in campo dall'amministrazione comunale con questa ordinanza – ha aggiunto il presidente Armentano – e mi piace ricordare il lavoro fatto dal Consiglio comunale che ha voluto inserire l'orario per l'uso dei giochi all'interno del regolamento sugli esercizi commerciali. Questi dati vengono supportati dall'Università che si è messa a disposizione per cooperare con noi.

E' un fatto straordinario perché vuol dire che non siamo soli. Azioni sul tema della ludopatia trovano molti interlocutori sensibili: Asl, Università, Comune insieme a difendere i cittadini, spesso esseri più fragili e soli, come ci dicono i numeri a supporto dell'ordinanza, che entrano nel vortice del problema. Ordinanza che si prende carico della sicurezza dei cittadini e che ha trovato sintonia in alcune sentenze del Consiglio di Stato in merito alla limitazione oraria e che danno ragione ai sindaci.

Ora serve vigilare e controllare e che le ammende sanzionate trovino allocazione per progettare servizi a difesa delle dipendenze così come chiediamo – ha concluso il presidente Armentano – una migliore collaborazione da parte degli esercenti”. 

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