Canone: Rai vuole sapere chi compra la TV, il giudice dice no

Il Presidente Aduc: "Al peggio non ci sono mai limiti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2016 18:06
Canone: Rai vuole sapere chi compra la TV, il giudice dice no

Lo Stato cerca di ottenere l'elenco dei compratori direttamente dai rivenditori di elettrodomestici. Sarebbe più facile, persino dell'intercettare il presunto legame tra il possesso di un apparecchio televisivo e la sottoscrizione di un contratto per la fornitura di energia elettrica, ma la giustizia risponde picche.Una Sentenza della Corte di Cassazione ha dato torto alla Rai che cercava, dopo due precedenti sentenze dissonanti, di farsi dare dai rivenditori di apparecchi televisivi l'elenco degli acquirenti, anche se una Legge ha cancellato la norma che, in passato, avrebbe consentito questo.

"La Cassazione e' stata chiara: non si possono interpretare al contrario le norme che non lo consentono. Ci stupisce che la Rai zitta, zitta abbia in questi anni portato avanti anche questa sponda di quella che loro chiamano lotta all'evasione fiscale. E' evidente che alla Rai sono machiavellici, cioé che il fine giustifica i mezzi: il fine nobile - la lotta all'evasione - val tanto che per affermarlo si può anche fare strage di legalià e interpretare le leggi al contrario. Proprio il contrario di quello che ci insegnano a scuola e che e' alla base dei principi di uno democrazia e di uno Stato moderno e liberale come il nostro dice di essere. Al peggio non ci sono mai limiti.

Aspettiamoci di tutto dopo la bolletta della luce e questo increscioso tentativo".Sul nuovo metodo di riscossione del Canone Rai nella bolletta elettrica le associazioni dei Consumatori non hanno alzato la voce in egual misura, su tutte continua ad ergersi quella di Aduc che più volte ha tuonato contro il sistema ideato per scovare gli evasori.

"Un sistema pessimo - continua a definirlo Vincenzo Donvito - tant'e che li abbiamo anche denunciati alla Procura della Repubblica. Metodo predisposto, visto anche da quali mani viene gestito, a fare strage di legalità. Ad oggi ci sono disposizioni e normative che devono ancora essere approvate perché la macchina possa funzionare come dovrebbe. Ne abbiamo dette e scritte di “cotte e di crude” in materia e non finiremo" garantisce Donvito. 

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