Canone Rai: tra l'evasione e la nuova bolletta elettrica

Resta aperto il dibattito in attesa della prima scadenza prevista per luglio 2016

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2016 15:22
Canone Rai: tra l'evasione e la nuova bolletta elettrica

Per il 2016 nessun italiano ha pagato ancora un euro, il Canone Rai si pagherà a partire da luglio. Nonostante lo slittamento restano tante le perplessità riguardo al sistema di riscossione. I consumatori che da anni si battono per l'abrogazione del Canone nato negli anni '30 arrivando a santificare le reti private che si alimentano di pubblicità venduta sul libero mercato, sono oggi i più sconcertati.L'evasione nazionale stimata di questa imposta sul possesso di un apparecchio televisivo o "atto a ricevere.." in alcune regioni ha raggiunto e superato il 50%.

La novità introdotta dal governo ha l'intenzione di ridurre drasticamente l'evasione e semplificare il pagamento"Colpisce come, in base ai dati confermati dal Corecom Piemonte, - spiega oggi Aduc - e alla recente riforma sul metodo di riscossione (tramite bolletta elettrica inviata a tutti gli utenti di un qualunque contratto domestico), il presidente dell' organismo territoriale regionale dell'Agcom (Autorita' Garante nelle Comunicazioni) affermi che l'imposta sia diventata di fatto non evadibile.

Così come colpiscono le percentuali fornite".

Prima della riforma sul metodo di riscossione, cosa accadeva? "L'Erario/Rai partiva dal presupposto che un qualunque nucleo famigliare anagrafico, per il fatto stesso di esistere, era possessore di un apparecchio tv e quindo soggetto d'imposta" sottolinea l'Associazione. Dopo la riforma o Legge di Stabilità. "Il parallelo esistenza/possesso tv si è esteso maggiormente: i contratti della luce sono molti, ma proprio molti di più dei nuclei famigliari anagrafici.

Quindi, secondo la loro logica, gli evasori sono aumentati in modo esponenziale. E quindi arriviamo al nostro 37% sul territorio nazionale. Dov'è il tragico, dal punto di vita politico ed istituzionale? Che questi sono i dati su cui si basa una politica fiscale che conta -come dicono loro- di recuperare circa 400 milioni di euro di evasione".I dubbi dei consumatori. "Così come già era assurdo e falso per i nuclei famigliari anagrafici, a maggior ragione è per la bolletta della luce.

E pur se dicono nelle loro pubblicità che oggi pagare il canone è facile, come accendere una lampadina, non bisogna essere Einstein per capire che ad ogni lampadina (ma anche a due, tre, quattro, etc.) non corrisponde un apparecchio tv. Ma questo all'Erario/Rai non interessa: partono dal presupposto che l'italiano medio è un evasore fiscale, figuriamoci se non lo considerano tale per l'informazione di Stato".Nel 2016 tra computer, tablet, smartphone e altri supporti è possibile vedere tutto quello che c'è sull'apparecchio televisivo.

"Non conta, per loro conta la legge del 1938 (Regno d'Italia, capo del Governo Benito Mussolini) a cui si riferiscono per questa loro politica di drenaggio fiscale e individuazione dei presunti milioni di evasori" commenta l'Associazione che da anni promuove petizione per l'abrogazione del canone.Secondo Aduc "il metodo che hanno scelto sarà molto infelice, perché porrà molti più problemi di quanti ne hanno avuto fino ad oggi e, a differenza di quanto vanno a dire in audizione alla Camera, gli evasori fiscali continueranno ad esserci e, forse, anche ad aumentare, sopratutto per tutte le implicazioni che la riscossione dell'imposta tramite bolletta renderà più complicate e risolvibili con meno facilità.

Dicono che stanno approntando una modulistica che risolverà tutto e che verrà inviata con la bolletta elettrica. Ne vedremo, per l'appunto, delle belle, anche perchè non ci risulta che ai ministeri abbiano fatto tesoro di metodi di gestione amministrativa di Paesi in cui errori ed approssimazioni sono rarità e non, come da noi, consuetudine".

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