Campus Vannucci a Pistoia: il vivaismo toscano è internazionale

Nuovo progetto per la formazione di studenti italiani e stranieri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2015 14:44
Campus Vannucci a Pistoia: il vivaismo toscano è internazionale

"Il Pistoia Nursery Campus è il primo luogo in cui educazione, natura, esperienza e tecnologie trovano il perfetto equilibrio per una formazione olistica" spiega Vannino Vannucci che ha fatto gli onori di casa durante una mattinata inaugurale ricca di ospiti, esponenti illustri del Made in Italy.Il vivaio Vannucci è noto soprattutto all'estero per l'esportazione di piante e fiori che offrono lustro all'intero comparto toscano, tra i più forti e longevi al mondo, fatta eccezione per le calamità naturali recentemente abbattutesi sul territorio."Il vivaismo pistoiese - ha detto Vannucci - potrà sicuramente giovare del nostro investimento e del lavoro svolto per creare questo luogo che metteremo a disposizione delle istituzioni locali".

Alla cerimonia presente il vicepresidente del Parlamento Europeo David Sassoli che ha confermato l'interesse europeo per simili progetti formativi rivolti a giovani aspiranti agricoltori, specializzandi in giardinaggio ed architetti paesaggisti.Entusiasta della Cascina restaurata, della serra, la biblioteca, le cucine ed i campi sportivi il sindaco di Pistoia che ha rivolto un ringraziamento all' "imprenditoria illuminata" così come ha detto l'assessore Marco Remaschi aprendo le porte della Regione Toscana ai giovani di tutto il mondo interessati ad investire sul territorio in tewrmini di formazione e di impresa "Non siamo mai stati chiusi in noi stessi, aspettiamo capitali da investire sul territorio e benvengano coloro che vorranno prendere parte ai corsi che si terranno in questo Campus".L'assessore all'agricoltura e foreste della Regione rassicura con i dati alla mano la situazione in Toscana: "La Xylella fastidiosa non è presente in Toscana.

La Regione, attraverso il Servizio Fitosanitario Regionale sta effettuando un'opera di attento e capillare monitoraggio sulla presenza del batterio, e degli insetti che possono portarlo, e i risultati hanno confermato l'assenza totale del batterio. E' in corso – spiega Remaschi - un capillare monitoraggio, realizzato secondo la specifica direttiva Ue (direttiva 789 del 2015) nelle aree considerate a maggiore rischio, come ad esempio le aree vivaistiche, i garden, le vie di grande comunicazione, e tutti i comprensori olivicoli regionali. Nel 2015 sono stati prelevati ed analizzati 2355 campioni da 50 specie vegetali che possono essere interessate all'infezione del batterio, fra le quali l'olivo ma anche l'oleandro, la ginestra, la polygala ecc..

e tutte le analisi effettuate dal laboratorio del Servizio Fitosanitario i hanno dato esito negativo. In particolare sull'olivo sono stati prelevati 1211 campioni ed effettuate 2422 analisi. Il monitoraggio ha interessato anche i cosidetti "insetti vettori", ovvero insetti che sono ritenuti in grando di trasmettere l'eventuale batterio . "Sono stati catturati 850 insetti vettori e anche questi sono stati analizzati per verificarne la eventuale patogenicità. Anche in questo caso – ribadisce Remaschi - tutte le analisi effettuate dal laboratorio del CREA – APB hanno confermato l'assenza del patogeno. Naturalmente – conclude l'assessore regionale – il servizio fitosanitario continua la sua opera di capillare e attento monitoraggio per tenere lontano dalla Toscana, dalla sua olivicoltura e dal suo vivaismo, che sono due settori di grandissima importanza, questo pericoloso patogeno."

Da ex Presidente di Provincia ha portato il saluto di Assessore all'Ambiente anche Federica Fratoni che si è detta soddisfatta per il lavoro svolto simboleggiato dall'innovazione in termini formativi ed educativi sia per quanto riguarda un corretto sfruttamento dell'agricoltura e dell'ambiente che in termini di forza lavoro presente e necessaria sul territorio.Tra gli invitati Stefano Ricci ed i vertici di aziende come Sammontana e Lavazza interessati al concetto del Campus da applicare al brand tradizionale che contraddistingue l'italianità ma si apre al mercato globale. 

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