Campi Bisenzio: nonostante l’accordo sulla Cassa integrazione resta la preoccupazione per la vertenza Malo

ABB di Terranuova: incontro in Regione tra istituzioni e sindacati. Rinnovi delle rappresentanze dei lavoratori in Valdarno e Valdisieve. La Filcams Cgil Firenze scrive alle aziende di ristorazione. Del Sordo nuovo segretario generale Fns Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2017 08:29
Campi Bisenzio: nonostante l’accordo sulla Cassa integrazione resta la preoccupazione per la vertenza Malo

FIRENZE– Il recente accordo di cassa integrazione alla Malo non ha placato la preoccupazione dei lavoratori e dei sindacati per il futuro dell’azienda di cashmere. È ancora molto alta la paura, visto che l’azienda ha sì sottoscritto impegni importanti nell’accordo sindacale e nella richiesta di concordato presentata in tribunale, ma ad oggi sono soltanto sulla carta e devono iniziare a concretizzarsi. I tempi sono stretti: sono trascorsi 9 mesi da quando Filctem Cgil e Femca Cisl Firenze hanno denunciato il grave stato di crisi: "Negli ultimi giorni abbiamo appreso dalla stampa dell’interesse crescente di una cordata di imprenditori guidata da Luciano Donatelli, presidente della società di consulenza LD Consulting -intervengono Filctem Cgil e Femca Cisl Firenze- leggiamo addirittura che sarebbero avvenuti contatti con i sindacati, che dobbiamo smentire.

In ogni caso vogliamo valutare positivamente e prendere come una disponibilità ad aprire un confronto, che ci auguriamo finalmente chiaro. La sede dove incontrarci è facilmente individuabile: il tavolo istituzionale con Regione Toscana e Emilia Romagna, è il luogo più idoneo dove avviare un confronto, sappia Donatelli che abbiamo un interesse sconfinato a conoscere i suoi piani. Quello che è certo, qualsiasi sarà il piano per salvare l’azienda, è che dovrà essere messa in campo una ricapitalizzazione in tempi brevi.

L’attuale proprietà e chiunque intenda prendere impegni per il salvataggio della Malo sappia che i lavoratori e le Rappresentanze Sindacali tutte si aspettano fatti concreti e non false promesse".

L'ABB di Terranuova Bracciolini è una realtà strategica del manifatturiero del Valdarno, sia per i suoi numeri che per la qualità del prodotto. Ciò rende assolutamente necessario affrontare momenti di difficoltà salvaguardando il suo prezioso patrimonio di competenze e puntando su prospettive di crescita. E' stata concorde la valutazione di istituzioni e organizzazioni sindacali all'incontro che è stato convocato venerdì in Palazzo Strozzi Sacrati dal consigliere del presidente Enrico Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, ed al quale hanno partecipato il vicesindaco di Terranuova, Mauro Di Ponte, e i rappresentanti dei lavoratori. I sindacati hanno espresso la loro preoccupazione per l'annuncio da parte di ABB di procedere a 35 esuberi, tra personale impiegatizio e di supporto alla produzione, come risposta alle attuali difficoltà di presenza sui mercati, contraddicendo, hanno sottolineato accordi presi precedentemente con le organizzazioni sindacali. Simoncini ha condiviso le preoccupazioni dei lavoratori, sottolineando che il carattere di vera e propria eccellenza della ABB spinge alla ricerca di soluzione alternative, anche alla luce degli stessi importanti investimenti che il gruppo ha realizzato sullo stabilimento valdarnese. Nei prossimi giorni, ha detto Simoncini, la Regione convocherà l'azienda per un confronto sulle scelte e le prospettive industriali.

La proposta che verrà rivolta ad ABB, ha preannunciato, sarà quella di valutare il ritiro della richiesta degli esuberi, facendo invece ricorso ad altri strumenti – dai contratti di solidarietà alla cassa integrazione – per affrontare in modo socialmente sostenibile il momento di difficoltà. Simoncini ha anche auspicato che in confronto con i lavoratori e i sindacati sia il più aperto possibile, garantendo il massimo impegno della Regione per favorirlo.

Dopo l'importante accordo a “Qualità&Servizi” (ristorazione scolastica nella Piana fiorentina) per la reintroduzione dell’Articolo 18 superando il Jobs Act, la Filcams Cgil Firenze ha inviato martedì una lettera a tutte le aziende del settore della ristorazione delle scuole e ai comuni fiorentini per provare ad estendere le stesse condizioni. La Filcams Cgil Firenze pensa infatti che si possa fare impresa garantendo i diritti come il reintegro al lavoro dopo un licenziamento illegittimo.

Nelle scorse settimane si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle RSU, gli organismi collettivi rappresentativi dei lavoratori, in nove aziende dell'area Valdarno - Valdisieve. Circa 700 lavoratori chiamati ad esprimere la preferenza tra i colleghi che si sono candidati nelle liste presentate dalle associazioni sindacali. Di questi hanno partecipato al voto in 592 e la Fiom ha ottenuto la maggioranza in 8 aziende su 9. In Valdarno si è votato alla Bitimec di Reggello, dove la Fiom ha preso il 100% dei consensi eleggendo 3 delegati su 3; alla Ciesse e alla Betamotor di Rignano sull'Arno le nostre liste hanno raccolto rispettivamente il 62% ed il 77% dei voti ed eletto 2 su 3 delegati per ciascuna azienda.

Nel comune di Figline e Incisa Valdarno sono stati confermati 2 delegati su 5 in Bekaert con il 35% dei consensi espressi, mentre alla Bertolotti la nostra lista ha visto un forte aumento del consenso che è arrivato al 90% lasciando al terzo delegato Fiom il posto finora espresso dalla Fim Cisl. In Rescar infine i lavoratori hanno confermato la totale fiducia riposta nella Fiom con il 100% dei consensi e confermando quindi la Rsu composta da 3 delegati Fiom. Stesso risultato si è registrato in Valdisieve.

Si è votato infatti alla Framar-Tmt di San Godenzo e alla Steab di Rufina, due realtà dove la Fiom è l'unico sindacato presente e pertanto alla nostre liste sono andati il 100% dei voti che nel primo caso hanno confermato 3 delegati mentre alla Steab, che non aveva una rappresentanza, è stata costituita una nuova Rsu.

Per Iuri Campofiloni della Segreteria della Fiom Cgil di Firenze e responsabile della zona “è un risultato importante che vede rafforzata la presenza della Fiom con quattro delegati in più su di un territorio dove siamo presenti in quasi tutte le aziende e nella maggior parte di queste come unico sindacato. Ringrazio chi ha riposto in noi la fiducia e anche i lavoratori che hanno scelto di mettersi al servizio degli altri come delegati perché questo è ancora un compito nobile.

Tengo a ricordare che si tratta di un esercizio di democrazia vero e che spesso i nostri delegati hanno più consenso di quei politici impegnati ad attaccarci sui media, visto che in una rappresentanza sindacale si è eletti solo se si è scelti e se a votare sono almeno il 50% più uno dei dipendenti e chi è eletto dal giorno seguente continua a lavorare a fianco dei suoi elettori. Da domani continueremo la campagna di rinnovi e intanto questi dati andranno ad aggiungersi ai complessivi che vedono la Fiom di Firenze avere l'82% dei voti espressi nella provincia.”

Massimiliano Del Sordo è il nuovo segretario generale della Fns Toscana, la federazione dei lavoratori della sicurezza. Del Sordo proviene dal Comando provinciale vigili del fuoco di Firenze. Sarà affiancato in segreteria da Paolo Rauccio della polizia penitenziaria di Firenze e da Gianni Mola, del Comando vigili del fuoco di Massa Carrara.Ad eleggere la nuova Segreteria è stato il Consiglio regionale della Fns Toscana, alla presenza del segretario generale nazionale della categoriaPompeo Mannone e del segretario generale aggiunto della Cisl Toscana Ciro Recce.Del Sordo succede come segretario generale a Fabrizio Ciuffini, che è stato eletto a far parte della Segreteria nazionale Fns e dunque ha lasciato l’incarico in Toscana, in ossequi al divieto di cumulare incarichi da parte dei dirigenti sindacali Cisl.A Del Sordo, Rauccio e Mola la responsabilità della Fns-Cisl Toscana, nata nel 2009 per organizzare le tutele di lavoratori e lavoratrici in uniforme dei Corpi dello Stato sindacalizzati.

Li attendono sfide importanti quali l’imminente rinnovo dei contratti di lavoro, scaduti da circa 9 anni, un adeguamento delle dotazioni organiche che sono spesso sottodimensionate numericamente nella nostra regione, il rinnovamento di mezzi e strumenti ormai inadeguati, un riequilibrio del sistema pensionistico per l’avvio della previdenza integrativa, oltre all’equiparazione economica dei trattamenti stipendiali nei diversi Corpi dello Stato.

In evidenza