Buco della Asl di Massa: Rossi archiviato, si cercano responsabili

Richiesta di archiviazione per il presidente Rossi nell’indagine riguardante il bilancio dell’ex Asl di Massa Carrara

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2016 17:04
Buco della Asl di Massa: Rossi archiviato, si cercano responsabili

"Voglio esprimere soddisfazione, personale e a nome del gruppo consiliare, per la richiesta di archiviazione riguardo le indagini che hanno riguardato il presidente Enrico Rossi sulla vicenda della ex Asl di Massa Carrara. Andiamo quindi verso il netto chiarimento di un caso in cui qualcuno voleva trasformare l’accusatore in accusato. Rossi, com’è noto, è stato colui che ha denunciato le irregolarità e bene ha fatto il presidente a ricordare che, a suo tempo, la Regione Toscana, prima e unica nel panorama nazionale, aveva deciso di istituire la certificazione dei bilanci delle aziende sanitarie.

Abbiamo, come sempre, riposto piena fiducia nell’operato della magistratura, come adesso attendiamo l’esito finale della richiesta di archiviazione" così Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Consiglio regionale."Quattro anni di indagini, 500 milioni di soldi pubblici spariti e nessun responsabile penale. C'è poco da esultare: al di là delle responsabilità giudiziarie personali del governatore Rossi quella del buco della Asl di Massa è una delle pagine più brutte della storia di una Toscana umiliata da questa vicenda.

Il sistema di questa regione ha fatto quadrato ed ha resistito ancora una volta" così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Giovanni Donzelli.

"Nessuno può rammaricarsi quando una persona viene giudicata non colpevole, e vedremo se per Rossi sarà così - sottolinea Donzelli - quel che è certo è che il sistema toscano e suoi interpreti politici della sinistra, Rossi in primis, per anni hanno sbandierato un buongoverno fasullo, costruendo la propria carriera politica sui bilanci taroccati della sanità. Di qualcuno la responsabilità di quello che è successo, ripagato interamente con i soldi dei cittadini, dovrà pur essere - conclude Donzelli - continueremo a lavorare, come abbiamo sempre fatto, per far sì che la verità venga alla luce".

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