Bolkestein: è ancora caos, i bandi vanno rinviati? 

Messa in discussione l’Intesa raggiunta nel luglio 2012, che garantiva il rinnovo delle concessioni su area pubblica e la tutela del posto di lavoro per migliaia di aziende

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2016 17:19
Bolkestein: è ancora caos, i bandi vanno rinviati? 

La Toscana è la regione del centro nord con la più elevata densità di esercizi ambulanti rispetto alla popolazione residente: un giro d’affari di oltre un miliardo di euro, 700 mercati, quasi 11mila esercizi (4200 solo a Firenze) e più di 13mila addetti.

Con un parere formalmente inviato il 15 dicembre al Ministero dello Sviluppo Economico, alla Conferenza Unificata Stato Regioni ed alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Autorità Garante della Concorrenza e dei Mercati ha formalmente contestato i criteri e le procedure con i quali i Comuni stanno procedendo nell’applicazione della Direttiva Bolkestein.

Con questo atto del Garante per la Concorrenza si mette a rischio il futuro di decine di migliaia di famiglie italiane; - afferma Maurizio Innocenti Presidente Anva Confesercenti - non condividiamo tale atto, nè nel merito né nel metodo; poiché non si può, con colpevole superficialità, intervenire su un accordo raggiunto con grande difficoltà, e che salvaguardava il posto di lavoro di oltre 200.000 aziendeLa decisione del Garante per la Concorrenza assume maggiore gravità, se consideriamo che l’Intesa è stata firmata oltre quattro anni fa; e che oggi centinaia di comuni hanno già attivato le procedure per il rinnovo garantito delle concessioniCi siamo già attivati nei confronti della Conferenza delle Regioni, dell’Anci e del Governo affinché si garantisca l’occupazione alle aziende ambulanti interessate, e questo può accadere solo con la conferma in toto dell’Intesa; - continua Innocenti - che resta l’unico strumento di garanzia per le imprese su area pubblicaSe questo obiettivo non fosse raggiunto, metteremo la categoria in stato di agitazione; e annunciamo fin da ora che l’8 maggio 2017 ogni ambulante concessionario monterà comunque nel proprio posteggi.

Non possiamo, infatti, permettere che l’applicazione di una Direttiva, che abbiamo sempre contrastato e contestato, divenga un problema sociale per il nostro Paese. I fautori della contestazione all’Intesa, che in questi mesi hanno cercato in ogni modo di farla saltare ed hanno contribuito all’intervento del Garante per la Concorrenza, rischiano di ottenere quanto cercato; - conclude Maurizio Innocenti - ma noi non permetteremo che questo avvenga e continueremo nella nostra battaglia ovvero ‘la tutela e salvaguardia del posto di lavoro’.

 Marco Cigni, Segretario Fivag-Felsa Cisl di Firenze in merito alla situazione del commercio ambulante dopo l’ultima sentenza sulla Direttiva Bolkestein dell’Autorità sulla concorrenza dichiara “L'Autorità garante della concorrenza e dei mercati ha dato parere contrario ai criteri stabiliti dell'intesa Stato-Regioni creando un situazione destabilizzante per la categoria degli ambulanti e di confusione tra i comuni.

Molti di lavoro infatti hanno già pubblicato i bandi, in modo caotico e diverso l'uno dall'altro. La Fivag-Felsa Cisl a maggior ragione e con forza porta avanti la sua linea: immediato rinvio dei bandi al 2020 per poter sfilare la categoria dalle conseguenze nefaste di questa inutile Direttiva”."Rinviare al 2020 l'applicazione della Bolkestein per gli ambulanti, con l'obiettivo di arrivare a un'uniformità dei bandi e soprattutto delle scadenze che attualmente sono diversificate dal 2017 al 2020" chiede invece il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), a seguito del parere dell'Autorità Garante per la concorrenza e il mercato.

"Chiediamo - è la posizione di Stella - che nei bandi comunali vengano mantenuti i requisiti di anzianità ed esperienza pregressa. Noi siamo categoricamente contrari a rimettere a bando tutte le concessioni, con la prospettiva che fondi di investimento e multinazionali arrivino a Firenze e in Toscana a fare shopping di banchi e chioschi. Ne va del destino di migliaia di famiglie".

 Un giro d’affari di oltre un miliardo di euro, 700 mercati, quasi 11mila esercizi (4200 solo a Firenze) e più di 13mila addetti. “Un mondo che crea ricchezza e occupazione, ma che rischia di essere travolto dalla direttiva europea Bolkestein - sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale -. Il vero punto della questione è che serve un deciso intervento politico a livello nazionale, che permetta all'Italia di legiferare come in Spagna e Portogallo, dove ad esempio le concessioni per gli stabilimenti balneari sono state prorogate per 75 anni. Occorre un intervento simile anche per banchi, fiere e mercati”.

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