Bilancio di previsione 2018, il sindaco Nardella: “Nessun aumento di tasse ai fiorentini e maggiori servizi”

Voto favorevole da parte di Art. 1 - Mdp. Maria Federica Giuliani (Presidente Commissione cultura e sport): “Firenze si conferma prima in cultura e tempo libero”. Nicola Armentano (Presidente Commissione politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali): “Rispetto della legalità ma anche un occhio attento agli anziani ed alle classi più disagiate”. Fabrizio Ricci (Presidente della Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità): “Un bilancio che punta sulle infrastrutture ma che non dimentica il sociale”. Amato (AL): “Il mantra del sindaco è la tramvia, il mio è la casa, ma l'amministrazione non è in grado di rispondere all'emergenza abitativa”. Angelo Bassi (Capogruppo PD): “Un bilancio che garantisce le risorse tra quanto realizzato in termini di infrastrutture e la sua gestione”. Forza Italia: "Non basta far tornare i conti. Le grandi scelte per la città continuano a mancare". Grassi: “Non investe nel proprio personale, esternalizza e peggiora le condizioni di chi lavora". Trombi (Firenze Riparte a Sinistra): “Fatto il compitino in un periodo storico in cui c’è bisogno di scelte radicali”. Arianna Xekalos (M5S): “No alle continue esternalizzazioni, alla svendita di Villa di Rusciano”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 dicembre 2017 17:52
Bilancio di previsione 2018, il sindaco Nardella: “Nessun aumento di tasse ai fiorentini e maggiori servizi”

“È un bilancio a costo zero per i fiorentini perché nel 2018 non ci sarà nessun aumento di imposte, tariffe, tributi e canoni a carico dei cittadini e manteniamo il record nazionale dell’Irpef più bassa d’Italia. Siamo di fronte ad un bilancio che non è fatto solo di numeri, dentro c’è un’idea precisa di città che punta a migliorare trasporti, viabilità e coesione sociale”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella intervenendo in Consiglio comunale per la presentazione del bilancio di previsione 2018. Anche nel 2018 a Firenze infatti non si pagherà la Tasi e i fiorentini continueranno a risparmiare 42 milioni di euro.

Nessun aumento neppure per la Tari, la cui tariffa sarà invariata ed uguale al 2017 e al 2016, mentre verranno confermati tutti gli sgravi Tari previsti lungo i cantieri della tramvia finché le linee 2 e 3 saranno operative. Invariate e fra le più basse d’Italia anche le aliquote dell’addizionale Irpef, ferme allo 0% sotto i 25 mila euro di reddito e allo 0,2% sopra i 25 mila euro di reddito. Senza nessun aumento anche tutte le altre tariffe, come mense, asili nido, cimiteri, conferma della gratuità delle scuole dell’infanzia e invariate tutte le aliquote Imu, con il mantenimento di tutte le agevolazioni già presenti.

Scattano invece nuove agevolazioni Imu (che sarà ridotta al minimo) per immobili abusivamente occupati. La Cosap (che ha un gettito complessivo di 31,6 milioni di euro) non solo resta invariata ma anzi da gennaio scatteranno anche le nuove agevolazioni previste per le edicole. Grazie a questa politica, oggi fare famiglia a Firenze significa spendere in media meno 401,61 euro all’anno rispetto alle altre città. “Dopo molti anni approviamo il bilancio prima della fine dell’anno solare, obiettivo al quale teniamo particolarmente perché mette in condizione l’amministrazione di avere certezze circa gli investimenti, le spese correnti e mette nelle condizioni gli uffici di cominciare a lavorare da subito alla programmazione dei servizi - ha affermato il sindaco -.

Inoltre, la legge di stabilità che è stata approvata pochi giorni fa in Parlamento migliorerà ulteriormente il quadro per Firenze e quindi già a partire dall’inizio dell’anno prossimo potremmo già fare un assestamento di bilancio che ci consentirà di avere ulteriori risorse e ci concentreremo particolarmente sul tema del sociale”.

Nel bilancio 2018 importante è infatti il capitolo dedicato agli investimenti, che supereranno i 422 milioni di euro, di cui ben 19.200.000 euro per scuola e istruzione, oltre 4 milioni per impianti sportivi, 329 milioni e mezzo per il trasporto pubblico, oltre 14 milioni di euro per strade, marciapiedi e piste ciclabili, 11.155.000 euro per i beni culturali, 2 milioni e mezzo per il verde pubblico, 12 milioni e mezzo per l’edilizia residenziale pubblica, quasi 8 milioni per le biblioteche e 4 milioni per la sicurezza.

“Dal 2016, grazie all’eliminazione del patto di stabilità voluta dal governo Renzi - ha aggiunto il sindaco - abbiamo sbloccato su Firenze oltre 1 miliardo di euro di investimenti che hanno fatto ripartire la macchina delle gare pubbliche e consentito, ad esempio, di realizzare le due linee tramviarie”. “Gli investimenti continueranno - ha continuato Nardella - anche con nuove linee tramviarie e ci concentreremo molto sulla viabilità.

Nel 2018, infatti, intensificheremo al massimo la guerra alle buche, realizzeremo 37 km di marciapiedi, 69 km di nuove strade e 22,5 km di piste ciclabili”. Il sindaco ha però precisato che al centro dell’azione amministrativa ci saranno le persone: “In bilancio è previsto un maggiore importo di spesa su sicurezza, scuola, welfare e sociale”. Per quanto riguarda poi gli introiti “questo è un bilancio più che positivo grazie all’imposta di soggiorno che aumenta, e che pagano i turisti - ha spiegato il sindaco -, e alla lotta all’evasione, su cui anche nel 2018 sarà massimo il nostro impegno, perché è giusto pagare meno e pagare tutti secondo le proprie disponibilità”.

Nel 2017, a fronte di una previsione di recupero dall’evasione di 8 milioni di euro, il recupero effettivo è arrivato a 16 milioni, nel 2018 il Comune conta invece di recuperare 12 milioni. Infine il capitolo multe: il gettito previsto nel 2018 sarà di 66 milioni di euro, un aumento di 8 milioni rispetto a quanto incassato quest’anno per l’arrivo di 24 nuove telecamere a protezione delle corsie preferenziali (dopo un accordo con Ataf e Taxi per migliorare il trasporto pubblico). “Sveliamo una bufala: il bilancio non viene finanziato con le multe ai fiorentini.

Dati alla mano - ha concluso Nardella - dimostriamo, infatti, che l’85% delle multe da violazione della Ztl, da autovelox o porte telematiche arriva dai non residenti e da stranieri. Questo dimostra che i nostri cittadini conoscono la città e rispettano in gran parte le regole. Detto questo, chi sbaglia paga. Questo è un principio che vale per tutti, non certo per ripianare i buchi di bilancio, anche perché non ne abbiamo, ma per far vivere la città in modo più corretto”.

Al termine di una seduta lunga due giorni il Consiglio comunale ha approvato la delibera 763 documenti di programmazione 2018/2020 con 21 voti favorevoli (Partito Democratico e Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista) e 8 contrari (Forza Italia, Firenze Riparte a Sinistra, Movimento 5 Stelle, Fratelli d'Italia, Alternativa Libera).

Queste le dichiarazioni dei consiglieri del gruppo Articolo 1-MdP Alessio Rossi e Stefania Collesei: "Condividiamo la visione sul futuro della città, e nello specifico molti gli aspetti che trovano il nostro apprezzamento primo fra tutti il massiccio investimento, ¾ del piano degli investimenti sono infatti destinati al sistema della mobilità nel suo complesso, dal sistema tramviario, con le linee 2 e 3 che si avviano alla conclusione nonché con il prolungamento della linea 2 e l’inizio della 4; l’estensione per 1.5 milioni di Km in linee e orari per i quali abbiamo espressamente richiesto una rimodulazione dei collegamenti fra le sedi universitarie fiorentine e il Centro storico che ad oggi sono riconosciute insufficienti. Rimane per noi critico il sistema dell’accessibilità al Centro Storico in generale, sia in termini proprio di mobilità, pensiamo a quante volte abbiamo riproposto il tema del passaggio della tramvia dal centro, accessibilità che facilita anche il ripopolamento del Centro Storico per riportare i cittadini ad abitare il centro, contro una politica di espulsione che conduce alla sostituzione della residenza con una popolazione temporanea ed avulsa dal contesto di comunità. In questa ottica terremo alta l’attenzione nei confronti della questione dell’abitare e dell’emergenza abitativa, puntando alla destinazione di edilizia sociale dei contenitori dismessi presenti in città, in particolare in centro come la caserma ex Mameli. Apprendiamo pertanto positivamente le azioni rivolte all’emergenza abitativa e prendiamo atto dei 12,5 milioni di investimenti in Erp, ma non riteniamo sufficienti i fondi per il contributo per l’affitto per il quale abbiamo ritenuto necessario apportare un emendamento per aumentarne la consistenza, come ieri abbiamo chiesto che i proventi della vendita degli alloggi Erp ad Invimit siano reinvestiti in edilizia sociale e ERP. Tutto pensando che a Firenze ogni mese assistiamo a più di 100 sfratti, per questo apprezziamo la sottoscrizione dei Patti territoriali per intervenire sul mercato delle locazioni private e avviare a soluzione il problema degli sfratti. In merito alla questione sociale, anche se gli investimenti sono aumentati riteniamo di monitorare la situazione, la popolazione fiorentina è fra le più vecchie d’Italia e registriamo un 16% di popolazione straniera.

Ci permettiamo di approfittare di questo contesto per esprimere il nostro più profondo rammarico per la mancata approvazione della legge sullo ius soli che ha deluso le aspettative di tanti piccoli che vivono studiano e giocano nelle scuole e nei giardini della città. In ultimo vogliamo ancora ricordare gli investimenti per l’ambiente e la scuola, molte le nuove alberature, pensiamo che un contributo alla manutenzione del verde possa derivare dal regolamento sui beni comuni, verranno gestiti dai Quartieri con i cittadini che si prendono cura di parti della città e che pertanto fungono da presidi di sicurezza, una nota critica in questo senso nei confronti dell’investimento destinato alla videosorveglianza che stimiamo esagerato.

Saremo attenti affinché siano garantiti i finanziamenti per l’edilizia scolastica e terremo alta l’attenzione sul personale destinato all’infanzia e ai cimiteri. Siamo d’accordo con l’Amministrazione per il recupero con mezzi propri dell’evasione fiscale, e sempre in tema fiscale giudichiamo positivamente l’accordo con Airbnb per la riscossione della tassa di soggiorno delle locazioni turistiche. Come Consiglieri del Gruppo Articolo Uno MDP, abbiamo valutato complessivamente in maniera positiva il bilancio che questa mattina ci è stato presentato dal Sindaco Nardella e, nonostante vi abbiamo riscontrato dei punti critici in merito ai quali abbiano presentato le nostre correzioni, con emendamenti ad hoc, il nostro è stato un voto favorevole".

“Il Comune di Firenze – sottolinea la presidente della Commissione cultura e sport Maria Federica Giuliani – si conferma fra i più virtuosi, arrivando oggi all'approvazione del bilancio di previsione che, come ha ben sottolineato il sindaco, parla della nostra idea di comunità e conferma la nostra idea di coesione sociale e di attenzione alle persone, un'idea di città moderna, che conferma Firenze come una città viva, capitale di storia, tradizione, arte e cultura. Come sito Unesco abbiamo approvato il nuovo piano di gestione e superato il vaglio delle osservazioni preservando il nostro centro storico con atti concreti, penso al regolamento per la tutela del centro storico, proprio al fine di tutelare la nostra identità che fa di Firenze la città più amata al mondo tanto da risultare, anche nella recente indagine del Sole 24 Ore, prima per cultura e tempo libero.

Attraverso la tassa di soggiorno, che è piuttosto una tassa di scopo come ha ricordato il sindaco, e come è previsto dalla legge, i tanti visitatori della nostra città contribuiscono a mantenere questa bellezza soprattutto per ciò che concerne e attraverso i finanziamenti a istituzioni culturali, teatri, musei ma anche trasporti che, con la realizzazione delle due nuove linee della tramvia ed il mantenimento dei chilometri in più per gli autobus, renderà Firenze sicuramente più moderna e più vivibile, al pari delle altre città europee.

Con la Firenze Card, che ha superato quota centomila, con la quale si possono visitare oltre 70 musei in tutto il territorio della Città metropolitana – conclude la presidente Giuliani – siamo riusciti a rendere più fruibile il nostro patrimonio artistico e culturale, differenziando e spalmando i visitatori, salvaguardando così il nostro centro storico e offrendo l'opportunità, per chi viene a Firenze, e non rinuncerà mai alla visita agli Uffizi, di scoprire i tanti tesori di cui è ricco il nostro territorio”.

“Grande soddisfazione per un bilancio che non grava sulle famiglie e pone attenzione alla persona. Un grazie particolare all'assessore Perra – sottolinea il presidente della Commissione politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano – e agli uffici che hanno, con grande senso di responsabilità, permesso di portare in aula il bilancio previsionale del 2018. Uno strumento che ci permetterà di avere maggiori entrate dal governo centrale. Ma anche un'esigenza per organizzare meglio il lavoro da svolgere per i prossimi mesi.

Uno strumento tecnico per erogare servizi e garantire diritti a tutti. Un atto di responsabilità quello fatto dalla giunta che, come dice Don Ciotti, deve sempre precedere il diritto. Un bilancio – prosegue il presidente Armentano – che va a penalizzare chi non rispetta le regole da chi evade le tasse o non rispetta il codice della strada o altre norme. Se giustamente vogliamo giustizia sociale dobbiamo partire dal rispetto della legalità. Sicurezza e sociale temi di grande impatto che trovano risposte in questo bilancio di previsione. Anche se la sicurezza non è solo percezione o sentirsi più sicuri perché oggi abbiamo a disposizione un maggior numero di videosorveglianza con telecamere. Sicurezza è anche investire sulla sicurezza stradale (oggi grazie anche alle campagne di informazione e al progetto David) il numero dei morti in città nel 2017 sono in forte calo. Un bel risultato anche se dispiace sapere che ancora si muore, e molto si dovrà fare. Sicurezza sarà anche aumentare la presenza dei defibrillatori in città e coinvolgere sempre di più la cittadinanza, già molto partecipe, verso la cultura del soccorso agli infortunati.

Contribuiremo così a mettere in sicurezza altre vite umane. Dobbiamo prevedere azioni di contrasto agli abusi di alcool e droghe che spesso ne sono la causa e aumentare i controlli. Ma un occhio particolare va rivolto agli anziani. La nostra città, come del resto un po' in tutto il paese, invecchia. Il carico sociale è in continua crescita e l'anziano spesso è solo, oltre che proiettato ad una perdita fisiologica di autonomia. Qui, servirà mettere costantemente risorse a sostegno dei caregiver familiari o aumentarne la socializzazione per prevenirne l'isolamento o aiutare le coppie di anziani soli che sono nella fascia grigia, di coloro che spesso non sono abbastanza poveri per accedere ai servizi ma, contestualmente, non riescono ad arrivare a fine mese dignitosamente. Come sarà necessario un forte investimento, mi auguro a breve, sull'edilizia popolare e su situazioni di emergenze abitative. Anche se non proprio compito di un'amministrazione comunale – conclude il presidente Nicola Armentano – servirà progettare azioni e finanziarle con risorse proprie contro le dipendenze: servirà a proteggere i più fragili e i più giovani che sono, non dimentichiamocelo, il nostro futuro. A occuparsi sempre di più delle persone soprattutto quelle più indifese e fragili che spesso poi diventano un problema sociale”. 

“Non posso non ringraziare il sindaco e tutta la giunta per il lavoro che è stato fatto, in particolare grazie agli uffici, per aver permesso di arrivare a questo risultato, promesso ad inizio mandato e mantenuto; ovvero l'approvazione del bilancio di previsione nell'anno solare. Sembrano secoli, ma sono passati solo pochi anni da quando l'amministrazione comunale si sacrificava per gestire il bilancio in dodicesimi per poi votare il bilancio a maggio o a giugno dell'anno in corso. Da questo bilancio – sottolinea il presidente della Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità Fabrizio Ricci – si vede l'idea di città che questa amministrazione ha in mente e, tassello per tassello, la sua costruzione.

Mi riferisco al Trasporto Pubblico Locale, per il quale saranno investiti 329 milioni di euro, le due nuove linee della tramvia, le linee di adduzione, i 20 chilometri di piste ciclabili da realizzare, le rastrelliere e gli stalli per le biciclette per invogliare i cittadini a non usare le auto e rendere la città sempre più “green”. Gli sforamenti della qualità dell'area, proprio grazie a questa politica, anche lo scorso anno sono stati limitatissimi. Per quanto riguarda le infrastrutture grande attenzione è stata data all'abbattimento delle barriere architettoniche con il rifacimento di 37 chilometri di marciapiedi e 69 chilometri di strade.

Per quest'ultimi gli investimenti ammontano a 14 milioni di euro. I rifacimenti – ricorda il presidente Fabrizio Ricci – riguardano alcune piazze, tra le quali piazza Nannotti, piazza Goldoni, piazza Indipendenza, riqualificazione di piazzale Michelangelo, piazzale Vittorio Veneto, la realizzazione del Ponte del Barco, la rotatoria di via delle Bagnese al confine col Comune di Scandicci, il progetto dello stradone per Torregalli. Grande attenzione anche alle alberature e al rinnovo del patrimonio arboreo che, anche dopo gli eventi calamitosi, hanno visto l'amministrazione comunale procedere senza indugi per la loro sostituzione e, a fine anno, si arriverà a più di 10 mila piante fra quelle nuove e quelle in sostituzione. Voglio anche sottolineare quanto detto dal sindaco circa l'attenzione alle famiglie al cui interno coabitano persone portatori di handicap raggiungendo due obiettivi: primo dare attenzione a colui che soffre tenendolo nella propria dimora; secondo non utilizzare strutture pubbliche se non è strettamente necessario. In conclusione, per fare una sintesi che per me calza molto, i fiorentini pagheranno meno grazie a quanto messo in atto dall'amministrazione comunale per i turisti investendo in modo adeguato – conclude il presidente Fabrizio Ricci – quanto essi lasciano nella nostra città”.

Questo è l'intervento di Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, sul bilancio di previsione in discussione in Consiglio Comunale: “Questo bilancio di previsione è solo elettorale, per arrivare alla scadenza del mandato del sindaco nella primavera del 2019. Serve per finanziare il completamento della tramvia linea 2, con allungamento a Sesto, e della 3, e per iniziare la linea 4. E ancora serve al sindaco per chiedere un nuovo mandato elettivo per completare le altre opere stradali iniziate o previste, con altri mutui, addirittura 54,9 milioni sono previsti nel 2019, e con i trasferimenti da RFI, che potrebbero diventare circa 50 milioni. Tramvie sanguisughe e TAV benedetta, avrà detto l'amministrazione nella predisposizione del Bilancio di previsione e del relativo piano degli investimenti 2018-2020, pensando proprio a come arrivare alle prossime elezioni comunali.

Dei 422,4 milioni di euro previsti come investimenti in opere per il 2018 circa 342,5 milioni vengono utilizzati per finanziare le varie tramvie, mentre per le opere stradali nel 2019 sono già previsti almeno 34,1 milioni di trasferimenti da RFI, se riparte il cantiere dell'inutile tunnel TAV a Campo di Marte. Le tramvie 2 e 3 succhiano ancora dal bilancio comunale: 16,8 milioni di cui : 10,8 milioni in mutui e 6 milioni in alienazioni nel 2018, più altri 13,2 milioni in mutui nel 2019, mentre per il prolungamento della linea 2 dall'Aeroporto verso il Polo scientifico Sesto Fiorentino vengono stanziati 80 milioni di fondi europei, 20,2 milioni grazie all'ex Governo Renzi col Patto per Firenze e 50,9 con Project financing.

Senza dimenticare la futura linea 4 Leopolda- Piagge, per la quale sono previsti 114,5 milioni dal Governo con Patto di Firenze e Sblocca Italia e 47 milioni di Project. Nel 2018 le altre opere pubbliche verrebbero realizzate con i mutui a carico del Comune, per complessivi 34,2 milioni di euro (compreso le tramvie 2 e 3), e con i proventi dalle alienazioni mobiliari e immobiliari, per complessivi 23,9 milioni di euro (sempre compreso le tramvie 2 e 3). Ma nel 2019 le opere stradali dovrebbero essere realizzate con le risorse trasferite da RFI come compensazione della TAV, se nel frattempo parte il la costruzione del tunnel a Campo di Marte: ben 34,1 milioni di euro sono già preventivati da RFI, sui 37,2 milioni previsti complessivamente in bilancio come trasferimenti per il 2019.

Entro questo mandato sarà difficile vedere realizzati gli interventi indicati per il 2019 con le risorse per la TAV: dal risanamento di Piazza San Marco alla riqualificazione di Piazza Alberti, dal Master plan delle Cascine alla risistemazione di via Guelfa e Panicale, solo per citare gli esempi più significativi, di cui però non risultano esserci ancora le progettazioni. Intanto le liste per una casa popolare rimane lunga e senza risposta, mentre l'amministrazione continua a spendere per tenere le persone in strutture d'accoglienza, inadeguate, quando il problema è meramente economico”.

“Esprimo per conto del Gruppo che rappresento – spiega il capogruppo del Partito Democratico Angelo Bassi – un ringraziamento alla Giunta, ai consiglieri tutti, agli eletti nei consigli di Quartiere, a tutta la struttura del Comune per il lavoro svolto nell’elaborazione di questo Bilancio Preventivo Annuale e Triennale e per il risultato raggiunto e promesso: dotare la nostra città del suo principale strumento contabile di governo entro il termine del 31 dicembre dell’anno corrente stabilito dalla legge.

Risultato che ci colloca tra i Comuni virtuosi potendo così cogliere i vantaggi previsti dalla legge e successivamente migliorare ancora questo bilancio grazie alle misure inserite nell’ultima Legge nazionale di Stabilità. Il Sindaco ha puntualmente ed efficacemente illustrato i contenuti principali del Bilancio. Ci tengo in particolar modo a richiamare come, forse più che degli anni precedenti, in questo bilancio noi possiamo chiaramente leggere le risultanze delle scelte politiche fatte in questi anni.

Scelte politiche fatte a livello nazionale ed in primo luogo con il superamento del Patto di Stabilità e poi la sinergia virtuosa con i governi nazionali. Ricordo in proposito gli ingenti investimenti previsti in questo Bilancio derivanti dal Patto per Firenze e il Patto per le Periferie. E scelte politiche, e di governo, a livello locale. Senza questa connessione sarebbe impossibile governare una città come Firenze. E sappiamo bene come questa collaborazione sia tutt’altro che scontata anche nella storia di Firenze. Questo bilancio – aggiunge il capogruppo PD Bassi – garantisce le risorse tra quanto realizzato in termini di infrastrutture e la sua gestione e quindi con maggiori risorse in spesa corrente, soprattutto per il trasporto pubblico e la tramvia. Un settore, quello dei trasporti e della mobilità, che per noi è stato una scelta strategica per la città, per colmare un ritardo storico, per affermare una diversa idea di città, per la qualità della vita e dell’ambiente. Ricordo come i problemi d’inquinamento che tante grandi città italiane stanno in questi giorni vivendo dimostra quanto un diverso modello di mobilità sia urgente e necessario. Noi c’abbiamo investito e non solo con la tramvia, ma con scelte innovative e d’insieme. Riusciamo a garantire le risorse necessarie per investimenti e per le maggiori spese di gestione del trasporto, garantendo tutte le risorse necessarie per assicurare i servizi fondamentali e per le persone che vivono e frequentano la nostra città. Lo facciamo mantenendo inalterate le imposte e le tasse a carico dei cittadini.

In alcuni casi prevedendo nuove e mirate agevolazioni per categorie svantaggiate o attività in difficoltà. Dimostriamo con numeri e dati precisi quanto le famiglie fiorentine risparmiano rispetto a tanti capoluoghi di regione, grazie allo sforzo per spendere meglio, alla capacità crescente di lotta all’evasione ed elusione, alla giusta scelta di spostare quote crescenti di prelievo su chi viola le regole e usa la città. Ha fatto bene quindi il Sindaco a richiamare il connotato di giustizia sociale e di progressività che caratterizza il nostro bilancio, sia sotto l’aspetto delle entrate che per quello della spesa. Riteniamo questi aspetti fondamentali. Stiamo venendo fuori da un lungo periodo di crisi che ha inciso non solo sulle condizioni materiali delle persone, ma sui legami sociali, sulla fiducia dei cittadini verso le istituzioni e dell’individuo verso i propri simili. Non sarà sfuggito a nessuno quanto poche settimane fa il Censis scriveva sull’Italia del rancore. Ecco proprio partendo da questi segni materiali e spirituali del nostro tempo noi crediamo che valga la pena di scommettere ed impegnarsi per un’idea di città che affronti i temi della qualità della vita, delle nuove diseguaglianze, della coesione sociale, dell’educazione, della cultura e che non lasci indietro nessuno ma che offra nuove opportunità a tutti.

Nel rispetto della legalità e della sicurezza. Non possiamo quindi che condividere i contenuti e le scelte di questo bilancio. E lo faremo anche attraverso un ordine del giorno – conclude il capogruppo PD Angelo Bassi – che conterrà anche alcuni indirizzi per ulteriori aggiornamenti e miglioramenti che potranno rendersi possibili nei prossimi mesi. E concludo ringraziando in modo particolare tutti i colleghi della maggioranza e ribadendo tutto l’impegno del gruppo consiliare del Partito Democratico a servizio della città e dei suoi cittadini”.

Questa una sintesi dell'intervento del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai nel dibattito in consiglio comunale sul bilancio preventivo 2018: "Il sindaco Nardella ha giustamente parlato di idea di città. E allora vediamo qual è l'idea di città sua e del PD. Questo è innanzitutto il bilancio della viabilità. Dopo lo slittamento della fine dei lavori per le linee 2 e 3 della tramvia, resta però da capire come andrà a finire. Se e quando i tram entreranno in funzione e se, soprattutto, sarà riorganizzata la viabilità con le linee in esercizio. Per adesso, ciò che già si può dire è che manca totalmente la riorganizzazione di Ataf.

Si stanziano soldi in più, ma non per potenziare il servizio notturno (il 'Nottetempo' fa acqua da tutte le parti), bensì per evitare esuberi. E a proposito di potenziare il servizio Ataf, che fine ha fatto il 'jumbo bus' annunciato per il collegamento con Bagno a Ripoli? Sparito, e vorremmo capire perché. C'è un tema della residenza in centro storico, un tema cruciale per una città come Firenze, che non compare affatto in questo bilancio. I residenti restano senza servizi.

E si continua a pensare di combattere il degrado con la Ztl, mentre il problema vero sono i parcheggi: questo è un problema che i fiorentini si aspettavano venisse affrontato e risolto. E invece, cancellato il parcheggio del Carmine, al suo posto non arriva quello di piazza Tasso, e l'Oltrarno resta terra di nessuno. Centro storico: idem con patate. SS. Annunziata, Santa Croce... niente parcheggi. Ma non solo: il trasporto pubblico in centro storico è fermo alla cancellazione del passaggio della linea 2 dal Duomo.

Noi abbiamo plaudito a quella scelta, ma quali alternative sono state messe in campo al suo posto? Nessuna. E cosa dire di via Palazzuolo? Si recupera l'area dell'ex Monte dei Pegni ma il resto della strada resta com'è. Niente in questi anni è stato fatto e niente si farà per riqualificare quest'area preda di un degrado inarrestabile. E pensare che l'ex sindaco Renzi ne aveva parlato come di un modello da esportare... Altra grande sfida mancata, quella del recupero dei contenitori vuoti della città.

Non una riga di questo bilancio ci dice cosa sarà di Sant'Orsola o dell'ex Scuola dei Carabinieri di Santa Maria Novella, per cui Forza Italia ha proposto la realizzazione di edilizia residenziale pubblica con una quota riservata alle Forze dell'Ordine. E cosa dire delle periferie, che secondo il programma di Nardella sarebbero dovute essere 'al centro' dell'azione amministrativa. Nulla anche qui. Mentre alla voce casa, si manca nuovamente l'occasione di destinare 2 milioni, 2 soli milioni che basterebbero ad eliminare il fenomeno degli appartamenti di edilizia residenziale pubblica che restano sfitti perché necessitano manutenzione. Capitolo imprese: buio pesto anche qui.

Combattiamo da anni una battaglia perché l'amministrazione comunale dia più aiuti alle piccole e medie imprese del commercio e dell'artigianato. Invano. L'unico obiettivo che siamo riusciti a centrare è l'abbassamento dell'aliquota IMU per magazzini, uffici e altri spazi non abitativi occupati abusivamente. Un atto dovuto a cui si sarebbe dovuto aggiungere molto altro, ma la volontà politica del PD non c'è, e non possiamo che prenderne atto. Infine, al capitolo sicurezza, apprezziamo il potenziamento dell'organico della Polizia Municipale e l'incremento delle telecamere, ma senza una seria riorganizzazione del corpo questo non basterà ad eliminare i fenomeni di criminalità e illegalità che affliggono centro storico e ampie zone delle nostre periferie. Il nostro voto sarà contrario, perché non basta far tornare i numeri per dire di aver affrontato i problemi.

Da questo bilancio mancano le grandi sfide che per Firenze restano tutte da affrontare. Solo un cambio di governo della città potrà dare ai fiorentini le risposte che aspettano. Forza Italia c'è, e nel 2019 potremo finalmente proporre una seria alternativa a decenni di inconcludenza politica della sinistra".

“Il sindaco Nardella sbaglia nell'usare l'espressione “pagare meno, pagare tutti”. Il bilancio che stiamo discutendo non è proprio come vorrebbe farci credere. Il principio enunciato è corretto ma purtroppo non applicato”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta la relazione del sindaco. E spiega: “Dico questo perché sono i dati a smentirlo. Basti pensare all'Irpef che, salvo la esenzione fino a redditi sotto 25 mila euro, che abbiamo introdotto noi nello scorso mandato, tratta uguali tutti gli altri redditi superiori.

Si è rinunciato ad una progressività e quindi dove è che paghiamo tutti per pagare meno? E come non dimenticare che anche sull'Imu si favoriscono categorie indipendentemente dal soggetto e dal patrimonio. Noi eravamo d'accordo su una tassazione patrimoniale comunale. Chi ha di più paghi di più e non abbia le esenzioni di chi merita un sostegno dal Comune”. “Dobbiamo aiutare la cittadinanza in sofferenza – continua Grassi – e quindi avere maggiori risorse da spendere per servizi, opere ed interventi non è un male assoluto.

Anche se alcuni settori hanno poche risorse, pensiamo al sociale, ad esempio, dove l'aumento sventolato di 3 milioni di euro deriva solo da un innalzamento degli stranieri minori non accompagnati”. Il capogruppo dell'opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio dichiara: “Questo è un bilancio che non investe nel proprio personale, che esternalizza e che peggiora le condizioni di chi lavora. Siamo d'accordo sul non aumento delle tasse, ma sarebbe bene far pagare di più a chi ha di più in maniera progressiva sia sul patrimonio che sui redditi.

Quindi un bilancio che non ci appartiene e che respingiamo. Le uniche note positive sono rintracciabili sugli investimenti sulla tramvia, con i prolungamenti delle linee, ma oltre a questo ci si affida a sponsor privati e a fondi dello Stato. Ma se il Governo cambierà casacca siamo sicuri che questo beneficio continuerà per Firenze? La città andrà avanti anche dopo le elezioni politiche del prossimo marzo”. “E poi per finire – conclude Grassi – la famosa lotta alle buche.

Il male delle città italiane. Ora è arrivato anche l'annuncio di Nardella, ha promesso risorse in più, ma non ci aveva già detto che lo stava facendo? Quindi o le buche riparate non reggono oppure è il solito spot che si ripete tutti gli anni”.

Questo l'intervento del consigliere del gruppo Firenze riparte a sinistra Giacomo Trombi: "La giunta Nardella porta a casa un bilancio che narra di una visione ancora fortemente ancorata al passato, una Firenze incentrata sul turismo sempre in espansione, con un centro vetrina da cui si allontanano residenza e alloggi popolari, una città dove si tutela la grande rendita. Nardella paladino del perbenismo e del decoro, fra l’ipocrisia di pretendere legalità da chi vive in condizioni indegne e la lotta contro il degrado e contro i poveri, invece che contro la povertà. È sicuramente una buona cosa votare il bilancio adesso, ha ricadute positive sull’economia dell’amministrazione, ma nulla più di un buon compitino, alla fine.

Noi avremmo preferito uno studente più discolo, ma geniale: che fa scelte coraggiose, di rottura, che sfida i vincoli di bilancio per dichiarare guerra alla povertà, non ai poveri. Avremmo voluto un bilancio con al centro la cosa pubblica, che riportasse il trasporto pubblico, l’acqua, la gestione delle strade nelle mani dei cittadini, dove si invertisse la tendenza verso le esternalizzazioni dell'istruzione, fatte passare come unico modo per mantenere un servizio. Avremmo voluto un bilancio che contenesse una risposta vera al 28% di famiglie che hanno diritto ad un alloggio popolare ma che non lo hanno.

Avremmo voluto una spesa seria per il verde pubblico, non la cifra ridicola di 88 centesimi a metro quadro di verde (siano aiuole o alberi monumentali), le cui conseguenze sono la mala gestione degli ultimi anni, e i conseguenti abbattimenti di moltissime piante. Restano poi grandi contraddizioni: pensiamo alla tranvia, l'ossatura del trasporto cittadino, che però non passerà dal centro storico; pensiamo all'accordo con airbnb, nel quale non vi è traccia di alcun disegno politico: ci si accontenta di recuperare la tassa di soggiorno, invece di porre la questione della distribuzione geografica delle locazioni, dell'effetto gentrificante e terribile di tali piattaforme sui prezzi e sugli affitti. Resta infine il grande assente dalla scena politica fiorentina: la moschea.

La città di Firenze non ha ancora una moschea".

“Un bilancio di previsione fatto da luci ed ombre. Apprezziamo che non siano state aumentate le tasse, come apprezziamo lo sforzo fatto per agevolare le aliquote IMU per i beni immobili occupati sia residenziali che non residenziali. Riteniamo questo intervento importante per tutelare la cittadinanza. Sulla Tari, invece – sottolinea Arianna Xekalos del Movimento 5 Stelle – c’è ancora molto da fare. A breve discuteremo una nostra proposta sia per diversificare ancora di più le utenze domestiche e non domestiche a favore delle prime, sia per rivedere i coefficienti delle utenze non domestiche in modo da pagare in proporzione a quanti rifiuti si producono davvero. A questo tema sono strettamente collegati quelli inerente l'inceneritore e l'aeroporto, due infrastrutture che contestiamo e sulle quali non crediamo, a differenza di questa maggioranza che, invece, punta molto sulla loro realizzazione. Non condividiamo neanche le continue esternalizzazioni, come quella fatta sulla scuola d'infanzia; ne la vendita di alcuni immobili.

Quest'anno – prosegue Arianna Xekalos – non abbiamo presentato un emendamento al bilancio per non alienare Villa di Rusciano, come abbiamo fatto negli anni passati, perché è ormai palese che questa amministrazione non ha nessuna volontà di mantenerla, visto che sono anni che la inserisce nel piano delle alienazioni. Il sindaco ha detto che la persona deve essere messa al centro. Un concetto condivisibile ma queste parole poi non si trasformano in realtà.

Non c'è tutela delle persone a Firenze: sia nel centro che nelle periferie. Qualcosa è stato fatto, come l'installazione delle telecamere e l'attivazione del servizio di polizia municipale che un tempo avremmo chiamato vigile di quartiere e sul quale noi abbiamo prodotto molti atti ma, secondo noi, occorre fare ancora di più per lottare contro il degrado e a favore della sicurezza. Sulle linee della tramvia siamo stati sempre contrari. Mentre i lavori sono quasi terminati, in bilancio sono stati stanziati ingenti somme di denaro per mantenere i chilometri per il trasporto su gomma, ma non c’è certezza della loro previsione per gli anni futuri, previsione che noi riteniamo necessaria.

Nel frattempo ancora non è pronta la riorganizzazione di tutto il TPL, sintomo di una mancata visione di tutto il sistema dei trasporti. E, infine, il taglio degli alberi. Sul tema sono mancate attenzione, investimenti e risorse nel passato. Adesso questa amministrazione cerca di recuperare, non basta però mettere a bilancio ingenti quantità di denaro, occorre non la quantità ma la qualità su questi temi. Non basta abbattere o sostituire gli alberi per risolvere il problema del verde pubblico.

Occorre, e lo abbiamo ribadito in ogni sede competente, tenere in considerazione la funzione essenziale degli alberi: danno vita e danno ossigeno a tutti noi. Prima di abbattere – conclude Arianna Xekalos – occorrerebbe muoversi in maniera corretta avendo cura degli alberi con una manutenzione che è più cara ma che, a lungo termine, porta maggiori benefici alla comunità. Gli alberi tagliati sono stati sostituiti con piante che niente hanno a che vedere con quelli sostituiti. Il nostro voto sarà contrario anche quest'anno”.

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