Biglietto Ataf, Firenze scopre l'aumento a sorpresa

L'aumento del biglietto ha colpito al cuore l'utenza che è rimasta sconcertata

Antonio
Antonio Lenoci
03 luglio 2014 14:58
Biglietto Ataf, Firenze scopre l'aumento a sorpresa

Da 1,20 euro a 1,50 euro. "Dal 1° luglio il costo del biglietto mobile della durata di 90 minuti per i servizi ATAF&Li-nea sarà di 1,50 euro. La nuova tariffa, stabilita da ATAF Gestioni in accordo con la Provincia di Firenze, resta competitiva e promozionale rispetto al biglietto acquistabile a bordo al prezzo di 2,00 euro" peccato che quello acquistabile altrove costi 1,20 euro. Competitività non è proprio il termine più appropriato.

Motivi dell'aumento? "Il biglietto mobile - ha spiegato Ataf - si è dimostrato un efficace strumento di facilitazione per l'accesso al servizio di trasporto, eliminando sostanzialmente le barriere di spazio e tempo nella fase di acquisto. Dopo quasi due anni dall’avvio di questo nuovo canale di vendita, ATAF Gestioni ha deciso di continuare ad investire nel biglietto mobile per migliorare ulteriormente il servizio e renderlo ancora più affidabile e funzionale alla fruibilità dei propri servizi di trasporto".

Investire significa dunque aumentarne il costo? Pensare che qualcuno si aspettava che questo sistema potesse portare ad una riduzione dei costi non andando a consumare carta, stampa e distribuzione.

Risultato? Gli utenti davanti alla scelta del biglietto via SMS ed il ticket cartaceo tornano a cercare il tagliando nelle edicole e nei bar. "In queste poche ore sono aumentate le richieste" spiega un esercente che ha il locale accanto ad una fermata cittadina.

Il comunicato di Ataf ha dunque svegliato tutti da un sonno profondo durato appena qualche mese il tempo di rimandare l'aumento quando già se ne era presentata l'occasione "Tu la cercherai, tu la invocherai più di una notte, ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette". Così proprio il 27 giugno l'assessore Stefano Giorgetti da Palazzo Vecchio ha inviato la diffida ad Ataf ed ha richiamato la Provincia per rivedere la decisione dopo un tavolo informativo e di valutazione sulle reali necessità operative perché "Non ci sono i presupposti per procedere ad aumento della tariffa“  aggiungendo che l'aumento potrebbe provocare "abusivismo". Aspetto curioso quest'ultimo che riguarda, forse, i maniaci del cellulare soliti a non avere alternative se non la rete telefonica.

A seguito delle polemiche, Stefano Giorgetti interviene da Palazzo Vecchio: “Ho incontrato i dirigenti ed esternato tutta la mia contrarietà a tale aumento non perché – spiega Giorgetti - sia ingiustificato dai costi, ma perché ad oggi lo ritengo inopportuno essendo ormai al termine il periodo degli obblighi di servizio con l’assegnazione della gara del Lotto Unico Regionale prevista nel dicembre 2014. Non comprendo perché per 18 mesi si è mantenuto il titolo a 1,20 euro e solo negli ultimi 6 mesi si voglia modificare, visto che probabilmente i maggiori costi non pregiudicavano l’equilibrio economico dell’Azienda. A meno che oggi, cambiati i referenti dell’Amministrazione Comunale, non si cerchi un recupero dei ricavi” conclude Giorgetti con un commento che alimenta il dibattito.

I tempi ristretti (dal 27 al 1 luglio) non hanno permesso di far rientrare l'aumento che dunque è partito ad inizio luglio. Nessuno sapeva con anticipo che sarebbe avvenuto? E' stato un aumento 'a sorpresa'?

Andrea Barducci da Palazzo Medici ha prima replicato ad Ataf chiedendo di non trascinare la Provincia sbandierando l'accordo preso in direzione contraria alla crisi economica e poi ha guardato con perplessità alle parole di Giorgetti che proprio da assessore provinciale ai trasporti difendeva la necessità di aumentare il costo del biglietto: "Abbiamo avuto una sforbiciata di 35 milioni di euro di trasferimenti sul bilancio 2012 - diceva Giorgetti - è sempre più dura far quadrare i conti. Se non si trovano i soldi per l'Iva abbiamo di fronte due strade: o tagliare il servizio, oppure aumentare il biglietto a un euro e 50". La Provincia accolse la modifica del prezzo di vendita a 1,50 euro per non interrompere il servizio come esplicitamente comunicato da Ataf in caso di mancato adeguamento del prezzo. L’aumento doveva scattare dal 1° gennaio 2013, ma non fu attuato perché il gestore accolse la richiesta del Comune di Firenze di mantenere il costo del biglietto a 1,20 euro.

Oggi la duplice veste dell'assessore manda in confusione i fiorentini che sul web hanno difficoltà a commentare l'accaduto. Qualcuno domanda, ma "Giorgetti.. è lo stesso Giorgetti che era in Provincia?".Un mal di pancia interno al Pd visto che Cosimo Guccione, consigliere comunale eletto con oltre 1300 preferenze, accusa: "Una città moderna semplifica e rendere più fruibili i suoi servizi, non ne aumenta i costi: dietro all’aumento del costo biglietto non c’è nessuna logica. Una scelta assurda, di cui chiederemo conto alla Provincia e all’azienda e che proveremo a cambiare". "Rieccoci" avrà pensato Barducci.

Tommaso Grassi capogruppo di Sel ha così commentato la vicenda: "L'aumento di 30 centesimi è stato concordato con l'ex Assessore provinciale Giorgetti, che adesso in Comune promette di impegnarsi per far marcia indietro ad Ataf. Non sarebbe stato più semplice pensarci prima? Ha dell'incredibile scoprire che la decisione di aumentare il biglietto è stata avvallata e approvata dall'ex assessore provinciale Giorgetti, lo stesso che adesso è responsabile delle medesime materie in Comune e che ha annunciato l'impegno per far fare dietro front alla società Ataf".

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