​Banda ultralarga in Toscana, tutti cablati entro il 2020

La porteranno Regione e ministero allo Sviluppo economico, che vi investiranno 228 milioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2017 15:22
​Banda ultralarga in Toscana, tutti cablati entro il 2020

 Anche nei borghi più isolati si potrà navigare velocemente, non solo ad oltre 30 megabit al secondo, già banda ultralarga, ma almeno a 100 megabit. Tutti i comuni toscani saranno interessati dai lavori, compresi i grandi capoluoghi: l'intervento riguarderà solo le aree bianche dove internet veloce con il solo mercato non sarebbe mai arrivato e che non coprono l'interezza dei territori comunali.

Per partire però subito con i primi cantieri e affinché entro il 2020 l'ultimo comune sia cablato servono procedimenti amministrativi snelli e rilascio rapido dei permessi per gli scavi: un impegno chiesto ai Comuni (e alle Province) attraverso la firma di una convenzione.

Nella sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione, l'assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli, ha incontrato gli amministratori dei comuni, oltre centonovanta, che saranno coinvolti dalla seconda alla quarta ed ultima fase della gara bandita da Infratel, società in house del ministero allo sviluppo economico, e che è stata assegnata a Open Fiber. Erano una cinquantina gli amministratori fisicamernte presenti, altri collegati in streaming.

Con Bugli hanno partecipato alla riunione fiorentina anche Alessio Beltrame, capo della segreteria del sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli, e il direttore generale di Infratel Salvatore Lombardo.Tre settimane fa c'era stato il primo incontro, rivolto alle 73 amministrazioni comunali ricomprese nelle prima delle quattro fasi del progetto, con alcuni cantieri che si apriranno già entro l'estate.

In altri dodici comuni ricompresi nelle ‘aree bianche' la banda ultra larga sta invece già arrivando, parte di un intervento deciso nel 2015 e finanziato con altri 29 milioni. Ad oggi solo il 5,2 per cento delle unità immobiliari di tutti i 276 comuni toscani sono raggiunte dalla banda ultra larga. Del piano in quattro fasi che parte oggi beneficeranno alla fine 784 mila toscani e 364 mila tra case, uffici, aziende ed abitazioni, pari a circa il 70 per cento di tutti gli immobili presenti.L'intervento è capillare, più che con la banda larga e la fibra arriverà vicinissima alle abitazioni, a quaranta o cinquanta metri; ma i disagi dovuti ai lavori saranno limitati perché si cercherà quanto più possibile, ancor più che in passato, di riutilizzare infrastrutture già esistenti, ovvero cavidotti e canaline che già si trovano sottoterra, pubblici o utilizzati da oltre operatori o pubblici.

In qualche territorio basteranno per l'80 per cento degli interventi. Laddove non sarà possibile i cavi in fibra saranno posati sulle facciate degli edifici. Dove invece uno scavo in terra sarà alla fine necessario, la trincea scavata sarà davvero piccola: profonda non più di quaranta centimetri, larga venti e ai bordi della carreggiata."Adesso è il momento di correre – sottolinea l'assessore ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli - Dobbiamo garantire alla nostre aziende, anche a quelle dei territori più marginali, la possibilità di navigare veloci su internet e farlo un anno prima anziché dopo significa dar loro la possibilità di avere un vantaggio competitivo rispetto alle imprese di altre regioni".

L'assessore alla presidenza della Toscana spiega agli amministratori comunali, quelli che saranno coinvolti dai prossimi mesi fino al 2020 dagli interventi per portare anche nelle frazioni più isolate la fibra ottica, perché è importare creare corsie preferenziali e non fermare tutto di fronte al permesso per un piccolo scavo. Alcuni hanno partecipato alla riunione a Firenze fisicamente, altri si sono collegati via streaming.

Una partita importante, forte di 228 milioni investimenti pubblici (fondo nazionale di sviluppo e coesione e i fondi europei Fser e Feasr): circa 95 milioni ce li metterà la Regione, gli altri 133 milioni arriveranno dallo Stato.

Bugli chiede dunque alle amministrazioni comunali di farsi parte attiva. "La banda ultralarga – sottolinea - deve diventare una priorità e un patrimonio comunale, essenziale per i servizi ai cittadini". Sempre con l'obiettivo di accelerare i tempi, sarà riproposto anche il modello di un'unica conferenza di servizi già messo in piedi l'anno scorso per portare la banda larga dove ancora non c'era. "La Toscana è stata tra le prime regioni ad investire sulle infrastrutture per abbattere il digital divide - ricorda ancora Bugli – Abbiamo iniziato con la banda larga, per portarla dove il mercato non avrebbe da solo mai investito, e proseguiamo adesso con la banda ultralarga".

"Quello di oggi - ha ribadito anche stamani Alessio Beltrame capo della segreteria del sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli - è un passaggio decisivo per la realizzazione di una rete che da tutti è considerata l'infrastruttura di questo secolo e che consentirà una connessione ultra veloce a cittadini e imprese creando così nuove opportunità di sviluppo. Presto inizieranno i lavori per la posa della fibra e proprio per questo è necessario un impegno collettivo affinché la fase del rilascio dei permessi sia rapida: saranno attivati solo i cantieri di quei comuni e di quelle province che avranno firmato la convenzione prevista dall'accordo quadro tra il ministero dello Sviluppo economico e la Regione toscana''.

"Sulla base della nostra esperienza quando si realizza un'infrastruttura la fase del rilascio dei permessi è quella più delicata e soprattutto quella che assorbe più tempo – ha sottolineato il direttore generale di Infratel Salvatore Lombardo - Una volta avviati i cantieri, di norma, i lavori marciano spediti. E' per questo che auspichiamo che questa convenzione, nello spirito della collaborazione tra pubbliche amministrazioni, aiuti a velocizzare i tempi'.

Priorità ai territori con più imprese ...L'altro criterio, quello con cui i comuni sono stati suddivisi in quattro lotti, riguarda il numero delle imprese presenti sul territorio. "Come già è stato per il primo intervento – conclude l'assessore Bugli - , inizieremo dalle zone con più alta densità di imprese industriali rispetto alla popolazione e dalle zone rurali con la più alta densità di aziende agricole rispetto alla popolazione".

... e case sparse C'è anche un'ultima buona notizia che riguarda chi abita nelle case sparse. L'annuncia Alessio Beltrame. "Il bando prevedeva aree obbligatoriamente da coprire con servizi a 100 megabit ed altre facoltative: ebbene – dice – sarà coperta a questo punto anche la quasi totalità delle case sparse". Anche per loro internet veloce.

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