Banche, sì a legge per separare istituti commerciali e di affari

Licenziata all’unanimità dalla commissione Affari istituzionali una proposta di legge, presentata da Gabriele Chiurli, che introduce il principio di separazione bancaria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2014 17:16
Banche, sì a legge per separare istituti commerciali e di affari

FIRENZE - Via libera all’unanimità, da parte della commissione Affari istituzionali presieduta da Marco Manneschi (Idv-Alde), a una proposta di legge al Parlamento sull’introduzione del principio di separazione bancaria, presentata dal consigliere Gabriele Chiurli (Gruppo misto).

L’intento della proposta è quello di reinserire in Italia il principio di separazione tra banche commerciali e banche d’affari. Questo al fine di tutelare i risparmi dei cittadini, mettendoli al riparo da investimenti ad alto rischio, e allo stesso tempo contenere il fenomeno dei salvataggi di Stato nei confronti di istituti bancari che abbiano messo a repentaglio il proprio capitale a causa di investimenti rischiosi.

La proposta prevede l’istituzione di due sezioni all’interno dell’albo delle banche autorizzate dalla Banca d’Italia, in modo da differenziare le banche commerciali da quelle di affari, definendo l’ambito di azione delle rispettive tipologie, obblighi e divieti. Sono inoltre previste sanzioni graduate per le inadempienze ed è fissato un termine temporale al Parlamento affinché intervenga sulla normativa. 

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