Banche in Toscana: destini incrociati tra Prato e San Casciano

ChiantiBanca ingloba la BCC Area Pratese e diventa il primo credito cooperativo in Toscana, mentre il sindaco Biffoni chiede chiarezza sul futuro della filiale pratese della Popolare di Vicenza

Nicola
Nicola Novelli
08 ottobre 2015 19:08
Banche in Toscana: destini incrociati tra Prato e San Casciano

Nei giorni scorsi ChiantiBanca Credito Cooperativo ha inglobato BCC Banca di Pistoia e di BCC Area Pratese. Con questo bliz sponsorizzato da Banca d'Italia, l'istituto di San Casciano diventa, quanto a dimensioni, il primo credito cooperativo in Toscana, vantando sportelli dalla città di Siena sino a Pistoia.

E' un capolavoro che corona anni e anni di fatica, guidati dalla coppia vincente Andrea Bianchi, direttore generale, e Stefano Mecocci, vicepresidente vicario. Nel corso di una esaltante stagione imprenditoriale, ChiantiBanca è passata dalla fusione con la BCC di Monteriggioni, attraverso il recupero e il risanamento della BCC di Campi, reduce dalla gestione di Denis Verdini, sino alla conquista di Pistoia e Prato.

Che il tutto stia avvenendo con la benedizione di via Nazionale lo dice l'ipotesi che a guidare il nuovo istituto possa essere Lorenzo Bini Smaghi, il banchiere fiorentino nel board della Banca Centrale Europea sino al 2011. Possibile che l'economista di nobili origini, si scomodi a lasciare il consiglio di amministrazione della banca d'affari francese Société Générale, per sedersi nella poltrona presidenziale di piazza Arti e Mestieri, se non bolle un grande progetto nazionale nella pentola del Governatore Ignazio Visco?

Intanto un aumento di capitale fino a 1,5 miliardi di euro e la trasformazione e semplificazione del modello operativo, con il ridimensionamento della struttura organizzativa del gruppo, l’esternalizzazione di alcune attività a basso valore aggiunto, il controllo rigoroso della spesa, sono invece le principali decisioni che il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza ha approvato nei giorni scorsi.

"I risparmi e gli investimenti delle famiglie e delle imprese, la tutela dei posti di lavoro, l'accesso al credito. Su tutti questi aspetti abbiamo bisogno di chiarezza e di certezze da parte della Banca popolare di Vicenza". Così il sindaco Matteo Biffoni riassume le preoccupazioni per i rapporti tra il territorio e il gruppo bancario alla luce delle notizie sull'inchiesta avviata dalla Procura di Vicenza, come già espresso dall'amministrazione nelle settimane passate. Proprio per questo domani il sindaco incontrerà i vertici toscani della banca ed è in programma un incontro con il direttore generale della BPVi Francesco Iorio.

" La Banca popolare di Vicenza ha un peso importante per la città di Prato e non è possibile mettere a rischio né gli investimenti e i risparmi dei pratesi, siano famiglie o imprese, né i posti di lavoro - ribadisce Biffoni -. Sono già stati chiusi degli sportelli e continuano a persistere le notizie sulla chiusura di altri sportelli e, a livello nazionale, di intere filiali. La presenza a Prato non deve essere messa in discussione, ma vogliamo avere notizie chiare e garanzie".

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