Alluvione 2012: stop del Tesoro ai contributi per i danni economici

Stralciati rimborsi alle aziende alluvionate. Bugli: "Ora il Governo trovi la copertura”. Il 12% dei comuni senza piano di Protezione civile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2014 22:54
Alluvione 2012: stop del Tesoro ai contributi per i danni economici

FIRENZE- "Uno stop grave e imprevisto, un colpo alle legittime aspettative di aziende e imprenditori che hanno subito danni pesanti a causa dell'alluvione. Ora occorre trovare una soluzione". L'assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli, chiede a Parlamento e Governo di rimediare alla decisione presa in commissione bilancio, dove, per mancanza di copertura finanziaria, è stato negata agli imprenditori dei comuni toscani colpiti dall'evento del novembre 2012 l'erogazione dei contributi economici concessi per il ristoro dei danni subiti per la perdita di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti danneggiati o distrutti.

La norma era passata in commissione finanza della camera, ma nel successivo passaggio in commissione bilancio, dopo le osservazioni della Ragioneria dello Stato, era arrivata con il no del Tesoro per mancanza di copertura. "Dopo un anno e mezzo di richieste, emendamenti presentati dalla Regione e dai Parlamentari toscani, finalmente - prosegue - la commissione finanze aveva dato una risposta alle aziende e gli imprenditori danneggiati destinando risorse tanto attese e necessarie per attività economica così danneggiata dall'alluvione del 2012.

Il successivo passaggio negativo in commissione bilancio per carenza di copertura economica deve essere assolutamente recuperato al Senato, come promesso dal Governo perché è grave e inaccettabile anche perché starebbe a dimostrare che possono esserci trattamenti diversi tra territori comunque colpiti da eventi calamitosi". "La Toscana – conclude Bugli – si aspetta che il Governo mantenga l'impegno preso alla Camera di ripresentare al Senato il provvedimento con un adeguata copertura finanziaria.

Mi auguro che si mostri fino in fondo un'adeguata sensibilità per chiudere positivamente questa vicenda". Questa sera la Camera ha approvato il “DL sul rientro dei capitali”, stralciando la parte relativa agli aiuti aggiuntivi alle aziende che in Toscana avevano subito danni a scorte e materie prime, in occasione delle alluvioni del novembre 2012 nei comuni di Arezzo, Grosseto, Lucca, Massa e Carrara, Pisa, Pistoia e Siena. «Rispetto alla necessità reintegro di almeno una parte dei danni a scorte e materie prime subiti dalle aziende, che come parlamentari toscani avevamo posto alcuni mesi fa – spiega l’On.

Luca Sani, presidente della Comagri della Camera – il Governo e la Commissione finanze avevano in un primo momento dato parere favorevole. Dopodiché è intervenuta la Ragioneria dello Stato che ha posto eccezioni a fronte delle quali Il Governo ha ritirato il provvedimento, impegnandosi per voce del sottosegretario Zanetti a riproporlo alla prima occasione utile, con le necessarie coperture finanziarie. Pur esprimendo rammarico – aggiunge Sani - per l’intervento in extremis della Ragioneria, che a nostro parere non ha tenuto conto che gl’impegni assunti facevano affidamento su risorse certe e assegnate, abbiamo presso atto dell’impegno del Governo a risolvere in tempi stretti la questione.

Cosa che è possibile, a fronte di un fabbisogno per il reintegro di scorte e materie prime delle aziende (di ogni tipo) danneggiate dall’alluvione calcolato tra i 2 e 3 milioni di euro. Risorse relativamente modeste se considerate in assoluto, ma determinanti per le aziende che hanno subito danni ingentissimi sotto più profili, come nel caso di quelle del grossetano andate sott’acqua il 12 novembre 2012». «Ti aspettiamo a Volterra. Vieni in Toscana e fai conoscere alle tue figlie la misteriosa città di Twilight.

Firmato: il sindaco». E’ il messaggio che il sindaco di Volterra Marco Buselli ha “cinguettato” in inglese questa mattina sul suo profilo Twitter al presidente americano Barack Obama. Il primo cittadino ha invitato direttamente il presidente Usa in vista della sua annunciata visita in Italia il prossimo 27 marzo. «Speriamo vivamente che Obama scelga Volterra - spiega Buselli - perché è una città che ha 3 millenni di storia ed è stata recentemente riconosciuta coma una delle 10 città collinari più belle al mondo.

La nostra città ferita – prosegue il sindaco - ha bisogno che i riflettori non si spengano sui disastri che ci ha causato il maltempo. E poi siamo in testa per numero di preferenze nel sondaggio lanciato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi per far scegliere ai cittadini toscani quali luoghi meritano la visita del presidente Obama. E questo è un altro forte segnale che Volterra e le sue bellezze meritano una visita anche di poche ore. L’auspicio – conclude Buselli - è che il presidente Obama possa apprezzare Volterra, una delle realtà più belle d’Italia nel cuore della Toscana». Il 12 per cento dei comuni toscani non ha il piano di protezione civile E’ l’aspetto più negativo emerso, questa mattina, dall’audizione del responsabile regionale della protezione civile Antonino Melara, ascoltato in commissione Mobilità e infrastrutture, presieduta da Fabrizio Mattei (Pd).

Aspetto negativo, anche perché i piani, elementi base per far fronte all’emergenza, nel restante 88 per cento dei comuni non sempre sono conosciuti o fatti con perizia. “Bisognerebbe – ha detto il presidente Mattei - prevedere una norma che imponesse a quei comuni senza piano di mettersi in regola, pena il commissariamento regionale”. Melara ha parlato poi dei dati: “Su 1 miliardo e 250 milioni di euro di danni totali” per eventi calamitosi successi in Lunigiana e all’Elba nel 2011, in varie parti della Toscana tra novembre 2012, marzo 2013 e ottobre 2013, il sisma di giugno 2013 tra Lunigiana e Garfagnana e gli ultimi eventi di gennaio fennraio 2014, “le risorse statali – ha detto - sono state pari a 221 milioni, quelle regionali pari a 134 milioni, ciò significa che il 71 per cento dei danni stimati non è stato coperto”.

Dall’audizione è emersa poi la necessità di creare un maggior coordinamento “tra protezione civile e prefetture – ha detto Melara -. La prefettura coordina i Vigili del fuoco, la Guardia di finanza, il Corpo forestale, l’Esercito, la Marina mentre la Protezione civile coordina i volontari, i comuni, le province. Tra di loro deve esserci piena collaborazione nel rispetto dei ruoli.“ Mattei ha invitato la commissione a lavorare ad un ordine del giorno da proporre al Consiglio regionale per ripristinare i contributi per le ristrutturazioni antisismiche di abitazioni private.

Dall’audizione è emerso il quadro di una protezione civile che funziona, radicata sul territorio e appoggiata ad una solida rete di 3 mila volontari. Tra gli aspetti positivi, Melara ha ricordato una base della Protezione civile con sede ad Ospedaletto in provincia di Pisa “un magazzino – ha detto - a costo zero locato in posizione strategica, vicino all’aeroporto, alla ferrovia e all’autostrada.” “Tra gli obbiettivi – ha aggiunto – c’è quello di allocare tre moduli assistenziali da 250 posti l’uno nelle zone a maggior rischio sismico in Mugello, in Casentino e in Garfagnana-Lunigiana”.

In commissione sono stati ascoltati anche Paolo Masetti e Paolo Dolfi, responsabili rispettivamente della Protezione civile della Provincia e del Comune di Firenze; Alessandro Minucci, responsabile della Protezione civile del comune di Signa; Girolamo Bartoloni, responsabile della Protezione civile del Mugello e Federico Bonechi, del coordinamento provinciale del volontariato di protezione civile. “La Regione – ha detto Masetti – deve migliorare i rapporti con gli enti locali, ci dovrebbe essere un maggiore confronto anche dopo eventi calamitosi per capire cosa ha funzionato e cosa invece, è mancato”.

Un altro aspetto da sanare secondo Masetti è quello della precarietà dei professionisti della protezione civile e della mancanza di uno specifico profilo professionale: “molti – ha detto - hanno contratti a tempo determinato che quando scadono non possono essere rinnovati”. Dolfi ha, invece, richiamato l’attenzione sul bisogno di coinvolgere “tutti i comuni rivieraschi per il piano di emergenza rischio Arno”. “Il cittadino – ha concluso Bonechi – deve essere messo nelle condizioni di essere il primo a partecipare nei momenti in cui è richiesto l’intervento della protezione civile”.

La commissione proseguirà le audizioni con altri soggetti per avere un quadro regionale completo.

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