Sette indagati al Parco di Migliarino San Rossore

Fuscagni: «Rossi e Bramerini facciano chiarezza. Ancora da verificare il consuntivo del 2012»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 2014 19:35
Sette indagati al Parco di Migliarino San Rossore

Sette indagati al Parco di Migliarino San Rossore al centro delle indagini delle Fiamme Gialle pisane. L'inchiesta, cominciata a fine 2013, riguarda presunte irregolarità, notate dal collegio dei revisori. E' finita sotto inchiesta la precedente amministrazione dell'Ente per peculato e truffa. «Pesanti nubi si addenserebbero sulla gestione dell’Ente Parco di Migliarino-San Rossore a seguito di un’inchiesta già avviata e di ispezioni fatte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria.

Ora il Presidente Rossi e l’Assessore Bramerini facciano chiarezza. Per questa ragione domani depositerò in qualità di Portavoce dell’Opposizione un’interrogazione a risposta immediata che sarà, come di regola, discussa al prossimo Consiglio regionale». Così Stefania Fuscagni, consigliere regionale di Forza Italia, componente della commissione Ambiente e Portavoce dell’Opposizione a commento delle notizie inerenti un’inchiesta che coinvolge l’Ente Parco di San Rossore.

«Del resto sulla gestione dell’Ente Parco di Migliarino-San Rossore diciamo che piove sul bagnato visto che ancora il consiglio direttivo non ha approvato il bilancio consuntivo del 2012 e di conseguenza quel bilancio non è passato al vaglio del Consiglio regionale. Insomma una gestione amministrativa quanto meno approssimata che a nostro avviso già richiedeva soluzioni robuste come il Commissariamento dell’Ente. Ora oggettivamente il quadro si complica visto che – spiega la portavoce - esistono verifiche da parte della Polizia Giudiziaria e della Magistratura circa le quali apprendiamo, se confermate, che emergerebbero questioni gravissime.

Si tratterebbe, infatti, di verificare il coretto utilizzo di finanziamenti regionali e la giusta rendicontazione su cifre significative che sfiorerebbero, complessivamente, i trenta milioni di euro. Oltre a questo si farebbe riferimento anche a profili di responsabilità molto seri e tutti di natura penale», ricorda l’esponente di Forza Italia. «E’ evidente che siamo garantisti, ma non siamo fessi e visto che da anni sottolineiamo come la correttezza solo formale dei bilanci lasciasse dubbi nella sostanza e nelle valutazioni politiche, ora è tempo che la Giunta si assuma le proprie responsabilità dicendo ciò che sa circa queste verifiche e quali posizioni di cautela e prudenza intenda prendere.

Se poi davvero, oltre a dati amministrativi da verificare vi fossero stati anche atteggiamenti quali il peculato, il falso e la truffa ai danni dell’Ente e quindi della Regione, e perciò stesso dei cittadini, forse sarebbe il caso da parte della Giunta di capire, aprendo una specifica verifica interna sulle falle nei sistemi di controllo», conclude Fuscagni.

Notizie correlate
In evidenza