Pirelli, i lavoratori accettano l’accordo e piantano la bandiera del Belgio

Beccastrini e Franchi: “Riconosciuto il lavoro fatto e l’impegno del sindacato. E’ un’intesa importante che prevede tre livelli di garanzie.”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2014 18:53
Pirelli, i lavoratori accettano l’accordo e piantano la bandiera del Belgio

I lavoratori della Pirelli di Figline Valdarno hanno approvato a larghissima maggioranza l’accordo raggiunto la scorsa settimana dai sindacati con l’azienda al Ministero dello sviluppo economico che definisce una serie di garanzie nella cessione della ‘Business Unit Steel Cord’ alla belga Beckaert. 275 i si, 35 i no, 4 gli astenuti, su 390 aventi diritto. “Siamo soddisfatti per l’alta percentuale di votanti –dice il segretario provinciale Fim-Cisl, Alessandro Beccastrini- e perché con l’amplissima prevalenza dei si è stato riconosciuto il difficile lavoro fatto.

Questo è un voto che ci da però una grande responsabilità che è quella di preparare la discussione in vista del piano industriale che Beckaert dovrà presentarci. E’ un accordo che incrocia tre livelli di garanzia: di tempo (fino al 31 dicembre 2016), di volumi produttivi che arriveranno a Figline e un tetto nel ricorso agli ammortizzatori sociali. Di meglio credo proprio che non si potesse fare.” Fabio Franchi, della segreteria Cisl di Firenze e Prato, esprime “grande soddisfazione per l’esito positivo del referendum in Pirelli, ringraziando la Fim e i suoi delegati per il grande lavoro fatto in questa importantissima vertenza, che non riguarda solo Figline, ma l’intero territorio del Valdarno fiorentino.” “Ancora una volta –prosegue Franchi- alla Pirelli di Figline le organizzazioni sindacali si sono dimostrate all’altezza del loro compito, come hanno fatto nei 50 anni di presenza Pirelli, difendendo ed innovando le relazioni sindacali all’interno dello stabilimento.

Questa è la migliore risposta a quanti dicono che il sindacato è superato perché non al passo con i tempi. Pensiamo cosa sarebbe accaduto alla Pirelli di Figline e nelle tantissime aziende del territorio fiorentino senza la presenza del sindacato. E’ anche una risposta che il sindacato dà sul tema del lavoro: se Matteo Renzi nel suo programma lo metterà veramente al primo posto, la Cisl sarà pronta a fare come sempre la propria parte.” Con 275 “sì” su 314 votanti i lavoratori dello stabilimento Pirelli di Figline hanno approvato l'accordo firmato dai sindacati e dall'azienda sulla cessione della Bus (l'azienda del gruppo Pirelli che si occupa della produzione del cordino d'acciaio) alla belga Bekaert. L'accordo, firmato il 13/02/2014, prevede garanzie occupazionali e produttive sino a tutto il 2017.

Come da abitudine, i sindacati avevano chiesto il voto vincolante dei lavoratori, che oggi ha dato riscontro positivo: l'accordo è stato validato. Ha così commentato Daniele Calosi (Segretario generale FIOM CGIL Firenze): “Quello di oggi è un ottimo risultato. L'accordo ci permette di tutelare il lavoro e la produzione dello steelcord a Figline. Ringraziamo tutte le istituzioni per l'impegno e la vicinanza: la Provincia, la Regione, il Ministero dello sviluppo economico, così come ringraziamo tutte le forze politiche e sociali che hanno seguito assieme a noi la vicenda.

Un accordo così si sarebbe potuto raggiungere anche in tempi più brevi, se non fosse uscita la notizia di una presunta 'cordata italiana' interessata all'acquisto che non si è mai, e dico mai, palesata né ai tavoli presso il Ministero né con offerte ufficiali a Pirelli. Noi come FIOM abbiamo sempre pensato, e continuiamo a dirlo, che non ci si scelgono i datori di lavoro, ma facciamo accordi che tutelano l'occupazione, l'industria ed il territorio. Spiace dirlo, ma l'amministrazione comunale uscente, andando dietro a notizie senza verificarle, ha soltanto fatto perdere tempo al tavolo di trattativa”

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