Notte di paura in Toscana per la pioggia incessante, ecco situazione - Video -

Sale di livello per la giornata di oggi, passando da “ordinaria” a “moderata” per il territorio della Toscana Centrale, l’allerta meteo della Regione Toscana che è valida, salvo proroghe, almeno fino all’alba di sabato 1 febbraio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 gennaio 2014 13:23
Notte di paura in Toscana per la pioggia incessante, ecco situazione - Video -

La Regione Toscana ha esteso l'allerta meteo in corso, fino alle ore 00:00 di domenica 2 febbraio per la Val d'Era. Previste precipitazioni sparse, deboli o al più moderate. Ulteriore proroga di 24 ore dell'allerta meteo per piogge forti, ovvero fino alla mezzanotte di domani, sabato 1 febbraio. La Sala Operativa Unificata Permanente della Protezione civile regionale ha emesso nel primo pomeriggio di oggi un avviso di criticità che parte dalle ore 13.30 di oggi e che riguarda gran parte della regione, fatta eccezione per le province di Massa Carrara e Arezzo. Le aree dove i fenomeni potrebbero risultare più intensi (con precipitazioni che potranno arrivare fino a 40-50mm) sono quelle meridionali (bacini di Orcia, Bruna, Albegna e Fiora) e l'Arcipelago, soprattutto nella nottata di oggi e nel pomeriggio di domani. I livelli idrometrici dei fiumi Arno, Ombrone, Elsa, Pesa, Sieve e Bisenzio risultano stabili o in discesa.

Personale del Servizio di Piena e del volontariato sta monitorando le arginature. Risultano ancora chiuse la SP17-Alto Valdarno per smottamento al Km 2+200, la SP 43-di Pietramarina al confine con la provincia di Prato per frana, Sp 36-di Montepiano chiusa per frana dopo l'abitato di Mangona, SP108-Granaiolo dal km 0+200 al km 1+500.

Circa un migliaio di persone vengono evacuate in questo momento da alcuni edifici di Roffia, in provincia di Pisa, lungo il corso dell'Arno.

Si tratta di una misura preventiva determinata dall'erosione dei piedi dell'argine da parte del fiume. Al lavoro ci sono personale del Comune, volontari, Protezione civile regionale. Lo ha comunicato poco fa la Sala Operativa Unificata Permanente della Protezione civile regionale.

Le Pubbliche assistenze toscane hanno deciso di aprire la sala operativa regionale per meglio coordinare i propri volontari che sono impegnati insieme alle squadre delle province colpite da smottamenti e allagamenti dovuti alla furia dei fiumi.

In vista della nuova allerta meteo prevista per queste ore, saranno rafforzati i turni del personale reperibile. Il post nei Social del presidente Enrico Rossi nel primo pomeriggio del 31 gennaio -

Toscana: in 24 ore caduti 170 mm di pioggia nelle zone dell’Appennino lucchese, pistoiese e pratese, arrivando a toccare i 200 mm nelle ultime 36 ore. Nei prossimi giorni previste piogge sparse e intermittenti, ma non di grande intensità. Il problema sono i terreni già saturi.

A questo si aggiunge un’alta quota neve, fissata a 1700 metri. La pioggia non viene quindi trattenuta e precipita a valle. Abbiamo avuto un mese di Gennaio più caldo degli ultimi 100 anni. Volterra, franati 30 metri delle mura medioevali e evacuate 11 famiglie. Ponsacco la situazione più critica: il torrente Era ha rotto gli argini vicino al centro abitato e l’acqua ha invaso case e strade. 85 persone evacuate dalle loro abitazioni nei comuni di Peccioli, Pontedera, SanGiulianoTerme. Enel.

I livelli delle dighe di Levane e La Penna sull’Arno e lo sbarramento di Borgo a Mozzano sul Serchio non hanno mai superato il livello di guardia. Fiume Cecina esondato nella zona industriale di San Pietro in Palazzi. Allagamenti e alcune case isolate per l’esondazione nel livornese. Soccorse una quindicina di persone in varie località del cecinese. Interrota la linea ferroviaria Cecina-Saline per l’esondazione del fiume Cecina nella zona di Riparbella, dove una pesona bloccata in auto è stata salvata dai vigili del fuoco. Migliora la situazione dell’Arno. Allerta meteo continua fino alle 24 di oggi

I fiumi Arno, Ombrone, Elsa, Pesa, Sieve e Bisenzio sono sopra i livelli di guardia e criticità, anche se al momento risultano stabili o in discesa.

Personale del Servizio di Piena e del volontariato sta monitorando le arginature. Al momento risultano ancora chiuse la SP17-Alto Valdarno per smottamento al Km 2+200, la SP 43-di Pietramarina al confine con la provincia di Prato per frana, Sp 36-di Montepiano chiusa per frana dopo l'abitato di Mangona, SP108-Granaiolo dal km 0+200 al km 1+500.

Grande la preoccupazione a Pisa - La Polizia Municipale di Livorno, d’intesa con la Questura, si è messa a disposizione della Polizia Municipale di Pisa per avvisare i livornesi diretti alla città della Torre pendente che non potranno andare al di là dell’Arno se non usando l’autostrada. A Pisa infatti il maltempo ha colpito duramente; tutti i ponti sul fiume sono chiusi per il rischio che l’Arno straripi. Avvisato dal 113, quindi, il Comando livornese ha inviato una pattuglia al ponte del Calambrone; un’altra pattuglia è alla rotatoria di Pian di Rota per tenere sotto controllo la situazione di via di Firenze.
Il sindaco di Livorno Cosimi, attraverso il suo ufficio di Gabinetto, ha comunicato al sindaco di Pisa Filippeschi la totale disponibilità dell’Amministrazione Comunale livornese per ogni esigenza che si dovesse manifestare in questo momento di emergenza. Per quanto riguarda Livorno, la Protezione Civile ha monitorato anche con il volontariato per tutta la notte le zone più critiche, anche in collaborazione con il Consorzio delle Colline Livornesi e in stretto contatto con la Polizia Municipale. Il Prefetto della provincia di Pisa dispone la chiusura degli uffici pubblici del Comune di Pisa fino a cessate esigenze della giornata odierna, con eccezione di quelli preposti alle attività di ordine e sicurezza pubblica, di protezione civile, della sanità, del soccorso, dei trasporti e della mobilità, di quelli addetti alle società di erogazione di servizi nonché a tutte le altre attività di supporto alla sicurezza e al soccorso.Esprimo forte preoccupazione per quanto sta accadendo in questi istanti a Pisa.

In questi momenti è fondamentale lo spirito di collaborazione fra la Protezione civile e le autorità competenti.” così Federico Gelli, Presidente del Cesvot, Centro Servizi Volontariato Toscana. “Nella gestione di un’emergenza di questa entità un ruolo chiave viene svolto dai tanti operatori impegnati nelle associazioni di volontariato che, con competenza e alta professionalità, rappresentano il 50% delle forze messe in campo. A questo proposito voglio ricordare che, rispetto al passato, le ondate di piena possono essere previste e monitorate sia nella tempistica che nella portata grazie all’azione di controllo svolta dal Centro Funzionale Regionale della Protezione Civile, uno dei primi istituiti in Italia, che misura in tempo reale il rischio idrogeologico del territorio e che ha sede proprio a Pisa.

Questo consente la risposta della Protezione civile in tempi rapidi garantendo così maggiore sicurezza per i cittadini. Mugello - Il fiume Sieve è monitorato constantemente e sotto controllo dalla giornata di ieri. E' rimasto attivo e in stato di allerta fino alle 2 di questa notte l'ufficio di Protezione civile dell'Unione montana dei Comuni del Mugello, che già dalle prime ore di questa mattina sta proseguendo il monitoraggio del territorio in stretto contatto con i Comuni.

In località Sagginale, nel comune di Borgo San Lorenzo, nel tardo pomeriggio di ieri è stato chiuso il ponte di Annibale, che è rimasto presidiato da volontari della Protezione civile per tutta la notte, fino alle 7 di stamani. Attualmente, il livello della Sieve è calato ed è stata decisa la riapertura al traffico del ponte. Anche il torrente Stura, nel comune di Barberino, è ingrossato ma sotto controllo. Si segnalano due frane, una in località Mantigno a Palazzuolo sul Senio e una in località Lumena nel comune di Scarperia. Siena - Dopo le piogge persistenti che hanno interessato tutta la provincia di Siena in queste ore la situazione sta tornando lentamente alla normalità, nonostante ci sia ancora la massima allerta per le nuove precipitazioni previste nelle prossime ore.

La Sala operativa della Provincia di Siena continuerà a restare aperta per monitorare la situazione della viabilità e dei fiumi, a partire dal bacino dell’Ombrone. “Il livello dei fiumi si sta abbassando – sottolinea Alessandro Pinciani, vicepresidente e assessore alla Protezione civile della Provincia di Siena – ma continuiamo a mantenere alta l’attenzione a causa della criticità legate al maltempo che persisteranno fino alla mezzanotte di sabato 1 febbraio”. Situazione strade provinciali.

Tra le criticità registrate fino a questo momento ci sono la chiusura al traffico della Sp 103 di Castiglion del Bosco, nel comune di Buonconvento; della Sp 18/d di Monte Amiata nel tratto tra Campiglia d’Orcia e Abbadia San Salvatore e della Sp 34/d di Murlo nel tratto tra Buonconvento e Bibbiano per la chiusura cautelativa del Ponte sull’Ombrone. Empolese Valdelsa - La Pesa, che alle 17 di ieri era ancora sotto i 2 metri, ha sfiorato nella prima serata i 3.5 m del secondo livello di guardia per poi ridiscendere lentamente nella nottata e nel corso di tutta la mattinata, tanto che si è arrivati a soli 30-40 cm dall’attivazione della cassa di espansione del Turbone e in numerosi commenti facebook degli abitanti della zona si parla di un notevole “brontolio” notturno delle acque del torrente. Nella serata di ieri l’Ema è salita e scesa sopra e sotto il primo livello di guardia, come sulle montagne russe, per poi calare in mattinata con l’arrestarsi momentaneo della pioggia senza interessare al momento alcuna area di laminazione. La situazione maggiormente preoccupante si è registrata nella nottata nell’Empolese Valdelsa: il fiume Elsa è salito a Certaldo di circa 6 metri e la pioggia, incessante e più intensa che nel Chianti, ha provocato qualche rigurgito al sistema di smaltimento delle acque piovane andando ad interessare le zone depresse, qualche strada minore, i guadi e gli attraversamenti più bassi, specie lungo i corsi d’acqua minori.

La piana empolese ha sofferto e soffre ancora invece della chiusura per tempi lunghi delle cateratte lungo l’Arno, che evitano sì il rigurgito delle acque del fiume verso la città e le campagne ma non permettono ai più piccoli fossi e rii della piana di drenare e scaricare l’acqua che cade dal cielo. Al Consorzio non sono giunte al momento segnalazioni rilevanti di malfunzionamento delle opere idrauliche e, come riportato dai tecnici e operatori sul territorio e dalle numerose foto rilanciate su diversi siti internet e social network l’ondata di piena sembra scorrere regolarmente all’interno degli alvei dei corsi d’acqua. E se le piogge cumulate delle ultime 24 ore si attestano già tra i 30 e i 50 mm nel Chianti e ben oltre i 50 sulla bassa Valdelsa, le previsioni meteo non promettono ancora bel tempo, anzi si annunciano nuove precipitazioni, che tuttavia dovrebbero mantenersi regolari e ridurre via via di intensità.

Il Consorzio, nel frattempo, rimane in stretto contatto con gli enti locali territoriali per monitorare la situazione dei corsi d’acqua anche minori e offrire il proprio contributo tecnico-operativo laddove necessario. Fiume Elsa, perdura lo stato di allerta anche a Castelfiorentino. Da ieri sera (20.30) è scattato il piano di intervento del Comune che ha visto impegnate ininterrottamente (per tutta la notte e l’intera mattinata) una squadra formata da 5 operatori del Comune (coordinati dal Sindaco Giovanni Occhipinti) due squadre della Prociv Arci (15 persone), i Vigili del Fuoco e tre pattuglie della Polizia Municipale (fino a 8 unità tra agenti e ispettori). Le squadre hanno lavorato a fondo, intervenendo dove sono emerse le maggiori criticità.

Allagamenti consistenti si sono avuti nella frazione di Dogana, lungo via Sanminiatese e fino all’altezza della località Madonna della Tosse (via Paolini), dove il personale ha messo in funzione anche un’idrovora. Nelle vicinanze, una famiglia è stata evacuata e il Comune si è adoperato per trovare subito una sistemazione in albergo (al momento per 3 notti, fino a che perdurerà l’emergenza). In via Chimenti da Empoli si è registrata una frana, che ha costretto gli operatori ad un intervento per rimuovere la terra dalla strada (chiusa in nottata al transito delle auto per alcune ore).

Altri allagamenti si sono avuti a Petrazzi, lungo la srt 429 all’altezza del Torrente Pesciola (tratto tra la zona industriale di Pesciola e quella di Malacoda, chiuso al transito) e nei piani interrati di Piazza delle Fiascaie e piazza Ulivelli. La Cassa di Espansione è entrata in funzione una volta superato il livello di guardia, e alle prime luci dell’alba l’acqua ha allagato completamente anche il terzo modulo. Durante la notte, è stata comunque disposta la chiusura di tutte le scuole. Perdurando le cattive condizioni del tempo, il persistente allagamento di diverse aree del territorio e previsioni meteo di allerta “moderata”, il Sindaco Occhipinti invita la cittadinanza a limitare gli spostamenti ai casi di effettiva necessità, nonché ad evitare ogni eventuale assembramento che possa intralciare l’operato del Comune, della Prociv, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale. “Finora tutti hanno fatto un ottimo lavoro e senza orario – sottolinea il Sindaco Occhipinti – a loro va il plauso e il mio ringraziamento personale”. PRATO – Aggiornamento sulla situazione del reticolo idraulico.

La cassa di ponte alle Vanne è stata chiusa verso le 6.45 per raggiungimento del livello di massimo invaso. Nella nottata il massimo livello raggiunto dall'Ombrone è stato di 6.34 mt all'idrometro di Poggio a Caiano, livello raggiunto intorno alle 2-3 del mattino. Il picco di piena è stato tenuto sotto controllo per 6 ore circa, alle 9 l'Ombrone era ancora a 6 mt, adesso sta scendendo lentamente. E' prevista pioggia per tutta la giornata ma non dovrebbero presentarsi cumulate critiche. Appena possibile il Consorzio aprirà le portelle di scarico di ponte alle Vanne sulla base della capacità di deflusso e quindi l'Ombrone scenderà ancor più lentamente.

Questo permette anche di non sottoporre troppo a stress le arginature in fase di ritiro delle acque. Sulla restante parte del reticolo non si segnalano particolari criticità oltre a quelle già note a Castelnuovo (idrovora posizionata dal Comune di Prato). Per il Calicino c'è una idrovora allestita dal Comune di Prato in corrispondenza della cassa di proprietà Galli in funzione da ieri pomeriggio. La Provincia ha disposto che il Consorzio apra la portella di scarico del Calicino nella cassa di ponte alla Vanne non appena i livelli idrometrici lo permetteranno.

Questa portella non è stata mai aperta e non è dotata di impianto elettrico dovrà pertanto essere alimentata con apposito generatore che sarà approvvigionato dal Consorzio. Gli interventi del Consorzio sono tutti a carico della Provincia. Sul Bisenzio al Cavalciotto ci sono danni ai plinti messi da Publiacqua e al guado, ma pare che sui lavori non ci siano stati danneggiamenti importanti, confermata un'ulteriore erosione della sponda a valle dei lavori. Sorveglianza attiva su tutti i corsi d'acqua e sala unificata di Protezione civile aperta.

Lo rimarrà fino al regolarizzarsi della situazione. Nelle prossime ore si potranno verificare franamenti e cedimenti di sponda, la Provincia sta preallertando una ditta per apporre eventuali telonature. Crollo di un tratto di mura medievali nel centro storico di Volterra e di una parte di manto stradale in corrispondenza di piazzetta dei Fornelli. Dalle ore 11 è in corso un incontro tra il sindaco Marco Buselli e le undici famiglie evacuate nella notte a scopo precauzionale per definire la loro sistemazione temporanea in altre strutture e le modalità per recuperare in sicurezza, insieme ai Vigili del fuoco, dei loro effetti personali.

L’Amministrazione Comunale è al lavoro per valutare l’entità dei danni provocati dalla frana, oltre che per valutare le modalità di sgombero della strada sottostante interrotta dalla curva del Baldacci fino al Liceo in modo da poter ripristinare la circolazione nel più breve tempo possibile. Scuole I tecnici stanno valutando la riapertura delle scuole di Volterra, chiuse precauzionalmente. Un provvedimento che sarà possibile solo una volta messa in sicurezza la frana. Mentre rimane la massima allerta sull’abitato di Saline di Volterra.

Sulla base dell’evoluzione delle condizioni meteo sarà valutata la possibilità o meno di riaprire le scuole. Viabilità Al momento la Sp 15 è interrotta nel tratto tra la Conad e Molino d’Era mentre sulla strada comunale Santa Margherita, chiusa per una frana nella notte, è ripresa la circolazione a senso unico alternato. Reazioni politiche: “Bene Sindaco, Prefetto, Protezione Civile e associazioni di volontariato di Pisa, il sistema di prevenzione messo in atto dalla notte è un esempio di efficienza nella gestione di eventi ad alto rischio, modello per tante Regioni in ritardo.

Se fosse stato adottato anche in Sardegna, a Olbia avremmo probabilmente evitato una strage”. Lo ha detto il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis sull’emergenza maltempo che sta colpendo in queste ore la Toscana. “Resta ancora molto da fare – aggiunge D’Angelis - per la sicurezza del bacino dell’Arno e degli altri fiumi toscani che in queste ore creano allarmi e provocano danni. Noi siamo impegnati a ridurre intralci burocratici per far spendere tutte le risorse a disposizione (104 milioni di euro dell'accordo Stato-Regione del 2005) e per garantire ulteriori risorse per la messa in sicurezza di tutto il corso del fiume fino alla foce.

Con il prossimo inserimento in Legge Obiettivo – conclude il Sottosegretario - la sicurezza del bacino dell'Arno diventerà una priorità nazionale così come la conclusione delle opere come le casse d’espansione e lo scolmatore”. “Le forti piogge che si stanno abbattendo in queste ore nel centro e nord Italia creando forti disagi ai cittadini, in particolare a Pisa, Firenze e Roma, rendono ancora una volta evidente che non è più tollerabile il forte ritardo delle politiche di manutenzione del territorio e di prevenzione del dissesto idrogeologico.

Proprio per mettere in sicurezza il territorio nazionale, la Commissione Ambiente della Camera aveva chiesto con una risoluzione approvata all’unanimità di cui sono primo firmatario di stanziare almeno 500 milioni annui per la difesa del suolo, ben più dei soli 30 milioni previsti allo scopo nella Legge di Stabilità per il 2014. La risoluzione chiedeva, inoltre, un allentamento del Patto di Stabilità interno per consentire agli Enti Locali che hanno risorse di investirle in interventi di prevenzione e manutenzione del territorio e di contrasto al dissesto idrogeologico.

Un piano nazionale di prevenzione del rischio idrogeologico, manutenzione e messa in sicurezza del territorio e una revisione del Patto di Stabilità avrebbero l’effetto di garantire maggiore sicurezza ai cittadini e di attivare migliaia di cantieri, con ricadute molto positive anche sul lavoro e sulla riduzione della disoccupazione”, così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, torna sul tema del dissesto e della difesa del territorio commentando l’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Paese.

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